Caso clinico: Aborti di scrofe giovani

Descrizione dell'allevamento

L'allevamento si localizza nel centro del Portogallo. Ha 200 scrofe e produce suinetti da 18 kg.

Il caso risale al 2008, dopo la crisi dei prezzi dei cereali del 2006. In quella occasione, la genetica è stata cambiata nel mese di marzo 2008. La nuova genetica è di razza locale, che offriva migliori prezzi di mercato. Le perdite economiche erano importanti e per troppo tempo il mercato era difficile, e allora, oltre che altri cambi nel tentativo di ridurri i costi, si cambiò anche la genetica.

L'allevamento presentava uno stato sanitario "convenzionale", positivo a PRRS, PRRS, M. hyo, S. suis, rogna e rinite atrofica. L'allevamento ha il suo proprio centro verri per l'inseminazione artificiale.

Il piano vaccinale era il seguente:

• Quarantena:
  • Parvovirosi + mal rosso.
  • Aujeszky.
  • Rinite atrofica.
  • PRRS vaccino vivo.
  • Influenza.
• Gestazione:
  • Rinite atrofica + colibacillosi.
  • Aujeszky, vaccino vivo ogni 3 mesi a tappeto.
  • PRRS vaccino vivo a tappeto in ottobre e novembre.
• Lattazione:
  • Parvovirosi + mal rosso.

La chiamata dell'allevatore

La chiamata telefonica è stata il 6 di giugno 2008, un venerdi alle 8 di sera.

L'allevatore era molto preocupato e raccontava che aveva avuto molti aborti. Durante la conversazione, mi resi conto della gravità. Innanzitutto ho chiesto quali erano le scrofe che avevano abortito e la risposta è stata "sopratutto le scrofette " (ricordiamoci che erano entrati nuovi animali di origine diversa) , anche se pure le primipare stavano abortendo. Chiesi la percentuali di scrofe abortite, e la risposta è stata allarmante, ossia 90% delle scrofette coperte e 10% delle primipare ( ossia quasi tutti gli animali coperti) . Il 90% degli aborti, suggeriva che questi succedessero in tutti i momenti della gravidanza, tra 30 e 109 giorni, il che ha confermato l'allevatore. Da un cellulare , mi ha inviato queste foto.

Aborti a metà gestazione

Box con scrofe abortite

Le foto hanno comprovato la realità dei fatti. A questo punto abbiamo deciso di visitare l'allevamento.

Visita all'allevamento

Per motivi di calendario, la visita è stata fissata per il 30 giugno. Nel momento della visita erano già registrati 80 aborti, in quello stesso giorno abbiamo fatto altre foto e abbiamo verificato anche la presenza di spurghi nelle femmine.

Aborti all'inizio gestazione (40giorni)

Scrofa con spurgo

Durante la visita abbiamo potuto constatare che le gravidanze delle scrofe più vecchie non veniva colpita. L'allevatore racconta che solo alcuni animali non mangiavano in seguito all'aborto, e nemmeno presentavano febbre alta, solo il 20% aveva avuto febbre.

Abbiamo cercato di verificare/controllare i fattori ambientali che potessero spiegare la comparsa degli aborti , ma senza successo, la temperatura non era eccessivamente alta, non erano presenti correnti d'aria eccessive, e gli aborti succedevano in diversi ambienti. Abbiamo constatato la comparsa degli aborti sia in gestazione che in sala parto. Inoltre abbiamo verificato che non esistevano altri problemi riproduttivi e nemmeno il numero di natimorti era cambiato. La portata al parto era regolare (80-85%). Unico dato in più era la presenza di spurghi.

Di fronte a questa situazione, abbiamo deciso di fare dei prelievi di sangue ed inviare i feti abortiti in laboratorio e controllare la qualità del mangime.

Analisi di laboratorio e misure adottate

Il laboratorio di analisi non ha rilevato niente in particolare, ma il mangime conteneva micotossine, anche se a livelli tollerabili. A questo punto abbiamo aggiunto degli antimicotossine al mangime.

Analisi sollecitate: profilo sierologico
Campioni prelevati: 44
Specie animale: suina

Esami batteriologici

Ulteriori analisi e diagnosi

Purtroppo gli aborti proseguirono e a dicembre dello stesso anno abbiamo fatto una seconda visita , ma non siamo stati in grado di verificare niente di nuovo. A questo punto abbiamo fatto un secondo prelievo per lo studio dell'ematogramma e altri feti sono stati inviati al laboratorio. Per questa indagine abbiamo prelevato 18 campioni di sangue.