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Analisi filogenetica delle popolazioni di Campylobacter coli in sistemi liberi da antimicrobici ed in convenzionali

Questo studio mostra l'esistenza di una popolazione genotipica differente di C. coli che però ha in comune una parte "ancestrale" sia nei sistemi di produzione convenzionali che PAF.

31 Ottobre 2012
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Ricercatori dell'Università della Carolina del Nord (Stati Uniti) hanno riscontrato ceppi identici di Campylobacter coli (C. coli) resistenti ad antibiotici tanto in allevamenti convenzionali che in allevamenti liberi da antibiotici (PAF, population antimicrobial free). Questo riscontro può indicare che questi agenti patogeni resistenti agli antibiotici possono persistere e prosperare nell'ambiente, indipendentemente dal loro uso o meno da parte degli allevatori di suini.

L'obiettivo dello studio fu la comparazione biologica della popolazione di C. coli resistente dei campioni isolati da suini allevati in allevamenti convenzionali e in allevamenti PAF tanto a livello d'allevamento, come al macello e nell'ambiente. Per fare questo, si effettuarono 200 isolamenti di C. coli derivanti da campioni fecali, ambientali e da carcasse di suini di allevamenti PAF (n=100) e convenzionali (n=100)

Si rilevarono 51 tipi de sequenze (ST) includendo due nuovi alleli (glnA 424 e glyA 464) e 14 nuovi Sts osservati per la prima volta. La maggior parte degli isolati di C. coli appartenevano a ST-854 (PAF: 31, convenzionali: 17) e si raggruppavano nel complesso clonale ST-828 (PAF: 68%, convenzionale: 66%). La diversità genetica media (H) fu similare (0,3963 +/- 0,0806 per PAF e 0,4655 +/- 0,0714 per convenzionale). Si rilevarono ST identici tra i campioni sui suini ed ambientali tanto a livello d'allevamento che di macello. Un ramo di espansione minima rivelò la vicinanza dei gruppi dei STs di C. coli derivanti dai suini e carcasse con quelli dell'ambiente.

In conclusione, questo studio mostra l'esistenza di una popolazione genotipica diversa di C. coli che hanno una parte "ancestrale" in comune sia nei sistemi di produzione convenzionali che PAF. Questo potrebbe spiegare l'elevata prevalenza di C. coli resistente agli antibiotici sia nei sistemi dove si usano antimicrobici che nei sistemi PAF, dove non esiste una pressione di selezione antimicrobica.

Quintana-Hayashi MP, Thakur S (2012) Phylogenetic Analysis Reveals Common Antimicrobial Resistant Campylobacter coli Population in Antimicrobial-Free (ABF) and Commercial Swine Systems. PLoS ONE 7(9): e44662. doi:10.1371/journal.pone.0044662

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