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Effetti dell'adozione crociata sulla mortalità dei suinetti lattanti

L'elevata mortalità dei suinetti nel settore suinicolo rappresenta un problema di benessere e riduce le entrate degli allevatori. I suinicoltori danesi hanno deciso di ridurre la mortalità del 20% prima del 2020 rispetto ai livelli del 2011. Per ogni percentuale di riduzione della mortalità, le scrofaie aumentano il margine lordo per scrofa e per anno di circa 6€. L'obiettivo di questo studio è valutare l'impatto delle adozioni crociate e le movimentazioni successive dei suinetti prima dello svezzamento, sulle mortalità....

29 Settembre 2016
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L'elevata mortalità dei suinetti nel settore suinicolo rappresenta un problema di benessere e riduce le entrate degli allevatori. I suinicoltori danesi hanno deciso di ridurre la mortalità del 20% prima del 2020 rispetto ai livelli del 2011. Per ogni percentuale di riduzione della mortalità, le scrofaie aumentano il margine lordo per scrofa e per anno di circa 6€. L'obiettivo di questo studio è valutare l'impatto delle adozioni crociate e le movimentazioni successive dei suinetti prima dello svezzamento, sulle mortalità.

L'ipotesi di partenza dello studio era che le adozioni crociate, le movimentazioni successive dei suinetti ed il peso alla nascita fossero associate con la mortalità pre-svezzamento. Lo studio venne realizzato come studio di gruppo in 9 allevamenti a ciclo chiuso con più di 1,8 suinetti nati morti per figliata. Nello studio vennero inclusi circa 70 parti consecutivi per allevamento. Nel caso delle scrofe, vennero registrati le loro ID, N° di parto, dati dei parti e trattamenti. Nel caso dei suinetti vennero annotati il peso, trattamenti, adozioni crociate e movimentazioni successive. Si determinó come adozioni crociate le movimentazioni dei suinetti nello stesso giorno della nascita. Le movimentazioni dal 2° giorno vennero analizzate separatamente. Solo la prima adozione crociata il giorno della nascita e la prima movimentazione a partire dal 2° giorno, vennero incluse nelle analisi, mentre le adozioni e le movimentazioni successive a partire dal giorno 2 non furono incluse. Il peso alla nascita venne incluso come covariabile.

Nelle analisi statistiche furono inclusi 8611 suinetti nati vivi e un totale di 1615 suinetti che morirono nelle sale parto (18,3%). Nel giorno della nascita il 26% dei suinetti furono sottoposti all'adozione crociata. Tra il giorno 2 ed il giorno 20 il 30% dei suinetti fu trasferito.Il tasso di rischio per i suinetti con adozione crociata fu dello 0,77 in comparazione ai suinetti senza adozione. Questo significa che i suinetti sottoposti ad adozioni crociate avevano circa un  23% di minor rischio di morire prima dello svezzamento. Il tasso di rischio per i suini trasferiti a partire dal 2° giorno era del 2,49 in comparazione con i suinetti che non venivano spostati. Questo significa che i suinetti che venivano trasferiti avevano un rischio di circa 2,5 volte maggiore di morire prima dello svezzamento. Il tasso di rischio per i suinetti con un peso alla nascita <1 kg e tra 1,0-1,5 kg, rispetto ai suinetti > 1,5 kg, era di  6,43 e 1,50, rispettivamente.

Questo studio indica che le adozioni crociate vengono associate con un minor rischio di mortalità prima dello svezzamento. La movimentazione dei suinetti a partire dal 2° giorno di vita ed il basso peso alla nascita vengono associati ad un maggior rischio di mortalità prima dello svezzamento.

 
 
 
 
 

Markku Johansen, Jan Dahl, Poul Baekbo. Effect of cross fostering on preweaning mortality. 24th International Pig Veterinary Society Congress. 2016.

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