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Impatto della variabilità genetica e della distribuzione geografica del PRRSV sull'infettività e crescita dei suini

La variabilità genetica per il virus PRRS che è determinata dall'evoluzione temporale e locale a livello d'allevamento può essere considerata come strumento per la prevenzione.

16 Luglio 2013
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Questo studio analizzò la variabilità genetica del virus PRRS così come la relazione tra questa variabilità genetica e la distribuzione geografica e temporale dei ceppi di PRRSV. Inoltre, sono stati indagati i modelli di glicazione tra le varie sequenze di virus nei suini in accrescimento.

I dati ottenuti evidenziarono che i ceppi di PRRSV sono evoluti rapidamente in allevamenti a livello individuale e che l'evoluzione nel tempo del PRRSV è un fattore importante per la variabilità genetica. L'analisi dei siti di glicosilazione della glicoproteina 5 (GP5) nell'ectodominio ha rivelato che gli isolati di PRRSV avevano sette combinazioni di ipotetici siti di glicosilazione legata a N, dei quali N37/46/53 si trovò nel 79% dei sequenziamenti. Non è stata trovata una relazione significativa tra la variabilità genetica dei ceppi PRRSV e la distanza geografica degli allevamenti. E' stata trovata una relazione significativa tra la variabilità genetica e il momento in cui sono stati prelevati i campioni quando l'allevamento era considerato come fattore d'analisi. Dall'altro lato, il seme commerciale proveniente da centri verri non fu fonte di trasmissione del virus PRRS.

Il PRRSV con il sito di glicosilazione nella posizione N46 (N46+) ha mostrato maggiore concentrazione nei suini; di conseguenza i suini infetti corrispondenti avevano un incremento medio giornaliero del peso inferiore rispetto ai suini infetti con PRRSV e che non avevano la glicosilazione in N46 (N46-). Inoltre lo studio ha dimostrato che il numero dei suinetti per figliata infetti da PRRSV fu minore per la razza Landrace rispetto alle altre razze in studio (Large White, Duroc e Pietrain).

Lo studio conclude che la variabilità genetica del PRRSV, che è determinata dall'evoluzione locale e temporale del virus in allevamento, dovrebbbe essere considerata nei modelli di prevenzione. D'altra parte l'associazione tra i modelli di glicosilazione del PRRSV e la sua virulenza potrebbe essere di interesse per lo sviluppo dei vaccini. In ultimo, la resistenza all'infezione con il virus PRRS tra le differenti line genetiche potrebbe aprire nuovi orizzonti per la selezione genetica della resistenza all'infezione dal virus PRRS.

B.Badaoui, R.Grande, S.Calza, M.Cecere, M.Luini, A.Stella and S.Botti. Impact of genetic variation and geographic distribution of porcine reproductive and respiratory syndrome virus on infectivity and pig growth. BMC Veterinary Research 2013, 9:58 doi:10.1186/1746-6148-9-58

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