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Riduzione dei livelli proteici come strategia per ridurre l'impatto ambientale della produzione suinicola

La riduzione dell'impatto ambientale, derivante dalla produzione suinicola, è possibile mediante una adeguata e corretta soddisfazione dei fabbisogni nutrizionali...

24 Maggio 2017
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Ottimizzare l'efficienza dei nutrienti è essenziale per aumentare la sostenibilità nella produzione suinicola dato che si può ridurre l'escrezione dei nutrienti ed i costi produttivi. Questo studio è stato condotto per valutare se una strategia alimentare nei suini in ingrasso-finissaggio possa mantenere le performance, le caratteristiche delle carcasse e la qualità delle carni ed allo stesso tempo ridurre l'impatto ambientale (valutati per ciclo di vita).

La strategia alimentare, basata sulle raccomandazioni standard con un elevato margine di sicurezza, cerca di definire i fabbisogni nutrizionali in accordo con gli obiettivi delle performance. L'obiettivo di questo studio fu valutare gli effetti della riduzione del contenuto dei nutrienti nella dieta dei suini da 25 a 130 kg di peso vivo sulle performance, sulle caratteristiche delle carcasse, sulla qualità delle carni e sull'impatto ambientale. 40 femmine e 40 maschi castrati furono distribuiti in un disegno a blocchi a caso con 2 trattamenti e 10 ripetizioni per trattamento a 4 soggetti per unità sperimentale. Il programma alimentare fu definito in 4 fasi. Vennero formulate 2 diete per ogni fase alimentare. Uno è stato regolato usando il modello InraPorc® per minimizzare l'eccesso proteico, aminoacidi e fosforo (LN), e l'altro (ST) fu formulato con le raccomandazioni standard del Brasile.

Non si riscontrarono differenze sulle performance. La media degli incrementi giornalieri ed il consumo medio giornaliero (GMD e CMD, rispettivamente) furono 0,919 e 2,46 kg/giorno, rispettivamente. Le caratteristiche delle carcasse e la qualità delle carni non furono influenzate dalle diete sperimentali.

Il costo medio alimentare totale fu del 6,8% minore per i suini alimentati con le diete LN. Per l'equilibrio dell'azoto e del fosforo, non si osservarono diffrenze statisticamente significative sulla ritenzione, però l'ingestione dell'azoto e del fosforo fu del 15,8% e 9,42% minore per i suini alimentati con diete LN, rispettivamente, ed i livelli di escrezione furono del 24,1% e 14,6% minori, rispettivamente. La valutazione, considerando il ciclo vitale, mostrò che la strategia del LN può ridurre gli impatti ambientali delle variazioni climatiche e della ecotossicità terrestre fino al 4%, e l'acidificazione e l'eutrofizzazione dell'8% e 10%, rispettivamente, e del 9% l'occupazione del suolo. I dati suggeriscono che questi adattamenti nutrizionali sono una valida alternativa alle formulazioni standard, senza avere effetti negativi sulle performance, riducono i costi e gli impatti ambientali.

Monteiro, A. N. T. R., Bertol, T. M., de Oliveira, P. A. V., Dourmad, J. Y., Coldebella, A., and Kessler, A. M. (2017). The impact of feeding growing-finishing pigs with reduced dietary protein levels on performance, carcass traits, meat quality and environmental impacts. Livestock Science, 198, 162-169. http://doi.org/10.1016/j.livsci.2017.02.014

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