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Rilevazione e quantificazione del PCV2 in campioni di fluidi orali in suini all'ingrasso

L'obiettivo è stato di valutare l'utilizzo di corde di cotone in box di suini da ingrasso per la raccolta di campioni di fluidi orali e possibili rilevazione di anticorpi specifici per PCV2 e DNA virale.

10 Aprile 2012
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L'obiettivo è stato di valutare l'utilizzo di corde di cotone in box di suini da ingrasso per la raccolta di campioni di fluidi orali e possibili rilevazione di anticorpi specifici per PCV2 e DNA virale, in 50 box selezionati a caso (n=23 suini/box) di un allevamento danese positivo al PCV2. Le corde sono rimaste appese per 30 minuti. Oltre le corde, sono stati prelevati campioni di feci di ogni box e 5 campioni di sangue per box.

Sia il fluido orale che il sangue e feci sono stati testati per anticorpi specifici con test ELISA. Tutti i tipi di campioni sono stati testati per la presenza di DNA virale attraverso qPCR.

Per i campioni di sangue tutti i box sono risultati positivi all' ELISA, mentre per i campioni orali, solo il 54% dei campioni risultarono positivi. Non sono stati rilevati anticorpi nei fluidi orali quando i titoli dei campioni in pool erano uguali o inferiori a 125 (n = 19). Inoltre, il 38% dei box (n = 8) con titolo = 625 e 1 box (n=19) con titolo = 3125 sono risultati negativi per i campioni di fluido orale. Circa l'80% dei box sono stati classificati come PCV2 positivi con qPCR per i campioni in pool del sangue. Per i campioni di fluido orale e di feci, la sensibilità del test è stata di 0,98, la specificità dello 0,60, i valori predittivi positivi di 0,91 e i valori predittivi negativi di 0,86. La differenza media tra i risultati della qPCR nel fluido orale e i pool dei campioni di sangue è stata di 2,0 log10 copie, mentre per i campioni di feci e pool di sangue la differenza è stata del 1,60 log10 copie.

I risultati ottenuti in questo studio mostrano che gli anticorpi e il DNA per il PCV2 possono essere rilevati nei campioni di saliva raccolti attraverso corde appese nei box. Sono necessari elevati titoli anticorpali affinchè i campioni risultino positivi. Questo fatto può limitare il profilo sierologico dell'allevamento. La limitata specificità dei campioni di fluido orale possono dar luogo a falsi positivi o ad una maggiore sensibilità a livello di box rispetto al campionamento di sangue di 5 animali. L'applicazione delle prove in serie dei fluidi orali e campioni fecali per box danno risultati comparabili a quelli di 5 campioni di sangue per box. Invece i risultati della qPCR nel fluido orale mostrarono elevato livello di affidabilità se paragonati ai campioni di sangue.

In conclusione, la raccolta di fluidi orali attraverso le corde di cotone o di campioni fecali sono procedure affidabili per l'identificazione e quantificazione di PCV2 in allevamenti di suini in ingrasso.

S. Christiansen Leth, K.S. Pedersen, C.K. Hjulsager, H. Stege, C. Sonne Kristensen, S. Østergaard Breum, L.E. Larsen. Detection and quantification of porcine circovirus type 2 (PCV2) and PCV2-antibodies in oral fluid from finisher pigs. 6th International Symposium on Emerging and Re-emerging Pig Diseases. 2011.

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