TwitterLinkedinWhatsAppTelegramTelegram
0
Leggere questo articolo in:

Biosicurezza interna: McREBEL e oltre!...

In questa serie di articoli sulla "Biosicurezza Interna" esamineremo la strategia McRebel e altre che portiamo avanti per controllare il movimento dei patogeni all'interno dell'allevamento mentre completiamo il nostro lavoro quotidiano...

Il modo in cui lavoriamo e gestiamo i nostri allevamenti di suini è fortemente influenzato dai concetti di Biosicurezza Interna che abbiamo acquisito negli anni imparando a controllare e gestire le malattie presenti nei nostri allevamenti. Anche il modo in cui noi, come veterinari, visitiamo un allevamento è guidato da questi principi. Sappiamo che ci sono alcune regole rigide che dobbiamo sempre seguire, come iniziare la visita nelle sale parto invece che nei reparti d'ingrasso, non entrare nelle gabbie parto (immagine 1) ed eseguire necroscopie in aree specifiche. Tutte queste decisioni si basano sulle nostre conoscenze ed esperienze in relazione alla Biosicurezza Interna.

Immagine 1: Per quanto possibile, evitare di entrare in un box parto. Foto per gentile concessione di Ramaderies Duch.
Immagine 1: Per quanto possibile, evitare di entrare in un box parto. Foto per gentile concessione di Ramaderies Duch.

Il termine "Biosicurezza Interna" o "Bio-Management" si riferisce a tutte le pratiche di gestione che svolgiamo per controllare il movimento degli agenti patogeni da animali infetti ad animali non infetti all'interno della stessa popolazione, generalmente dagli animali più anziani a quelli più giovani. Venticinque anni fa, Monte B. McCaw, consulente di suini e ricercatore presso l'Università del North Carolina, ha pubblicato la prima procedura di biosicurezza interna per cercare di controllare la sindrome riproduttiva e respiratoria suina (PRRS). Dopo la peste suina classica alla fine degli anni '80, la PRRS era considerata la malattia più devastante conosciuta dai produttori di suini. McCaw era molto preoccupato, non solo per l'alta percentuale di suinetti nati deboli che alla fine si traduceva in un'elevata mortalità prima dello svezzamento, ma anche per le infezioni batteriche secondarie che uccidevano i suinetti in svezzamento. Per affrontare questo problema, ha delineato un protocollo di bio-management con una serie di azioni importanti che hanno avuto immediatamente successo nel ridurre la mortalità pre-svezzamento non solo negli allevamenti che hanno subito perdite dopo un'episodio acuto di PRRS, ma anche negli allevamenti con PRRS endemica. Ha chiamato questa procedura "Cambiamenti nella gestione per ridurre l'esposizione ai batteri per eliminare le perdite da PRRS" o, abbreviando secondo le sigle in inglese, McREBELTMPRRS (Management Changes to Reduce Exposure to Bacteria to Eliminate Losses from PRRS). Di seguito, puoi leggere tutte le loro raccomandazioni originali, pubblicate nel 1995. Includono le procedure relative all'adozione dei suinetti, alla movimentazione dei suinetti ed all'eliminazione umanitaria degli animali ammalati (humane elimination of sick animals):

  1. Bloccare l'adozione dei suinetti tra figliate per pareggiare le dimensioni o per salvare i suinetti ammalati, scartini e code della banda (immagine 2).
  2. Le adozioni per pareggiare il numero di suinetti per figliata: solo entro le prime 24 ore di vita.
  3. Si possono movimentare suinetti solo all'interno della stessa sala parto. Non si devono movimentare scrofe e suinetti tra sale.
  4. Smettere di usare scrofe balia per suinetti nati debilitati infetti da PRRS, scartini e code di banda.
  5. Minimizzare il management dei suinetti, specialmente trattamenti antibiotici routinari o iniezioni di ferro aggiuntivo.
  6. Valutare gli effetti sulla malattia clinica di ogni procedura o trattamento non essenziale per suinetti e suini in svezzamento.
  7. Eliminare immediatamente i suinetti ammalati gravemente e che abbiano poche possibilità di recuperare completamente.
  8. Non si possono movimentare suinetti "all'indietro". NON si può movimentare suinetti scartini, o di minor peso, verso sale con suinetti più giovani o a scrofe balia.
  9. STOP IMMEDIATAMENTE AL FEED_BACK con nati debilitati o feti abortiti/nati morti.
  10. Lo svezzamento deve essere movimentato SOLAMENTE CON IL TUTTO PIENO-TUTTO VUOTO. Bisogna lasciare 2-3 giorni per le pulizie e la disinfezione tra i lotti.
  11. Lo svezzamento si può riempire TUTTO PIENO svezzando, con meno giorni di lattazione, alcune delle migliori figliate delle sale che seguono per età.
Immagine 2: CFigliata di piccoli suinetti adottati o di scarsa qualità sotto una scrofa balia. Foto per gentile concessione di Ramaderies Duch. 
Immagine 2: CFigliata di piccoli suinetti adottati o di scarsa qualità sotto una scrofa balia. Foto per gentile concessione di Ramaderies Duch. 

Questo procedimento di controllo considerava la figliata come una unità ed animava i produttori a muovere i suinetti nel TP/TV (tutto pieno-tutto vuoto) come un gruppo dalla stessa figliata allo svezzamento. McREBELTM PRRS diminui' effettivamente la trasmissione virale a livello delle sale parto. La successiva diminuzione delle infezioni batteriche secondarie in svezzamento si rese evidente 12 settimane dopo l'inizio del programma McREBELTM PRRS. Sin dai tempi in cui è stato sviluppato il protocollo originale, i veterinari ed i produttori di suini hanno sviluppato molti protocolli simili per gli allevamenti che hanno problemi legati non solo alla PRRS, ma anche a molte altre malattie virali e batteriche, ed il programma più comune è chiamato "McREBEL modificato".

Pertanto, nella nostra epoca moderna di produzione di suini e gestione delle malattie, quali sono le strategie che stanno utilizzando gli allevamenti con il miglior management per controllare la propagazione virale nei confronti di un episodio o semplicemente come parte integrante dei propri procedimenti quotidiani?... Di seguito, troverai un elenco che include concetti di biosicurezza interna, nonché altre strategie che mirano a controllare la malattia per minimizzarne il suo impatto. Li esamineremo e, nel prossimo articolo, spiegheremo la maggior parte di essi in dettaglio.

A. A livello di allevamento:

  1. Progetto delle installazioni considerando il management delle malattie
  2. Pulizia, disinfezione ed asciugatura
  3. Programmi vaccinali
  4. Programma di controllo dei roditori
  5. Qualità dell'acqua
  6. Quarantena, sviluppo ed acclimatamento delle scrofette da rimonta
  7. Movimentazione del personale
  8. Ventilazione

B. A livello dei reparti/settori (sale parto, svezzamenti, ingrassi):

  1. Movimentazione dei suinetti (dentro la sala, o tra lotti di parti)
  2. Movimentazione del personale (tra fasi di produzione, sale, box)
  3. Movimentazione dell'attrezzatura (tra sale, tra figliate)
  4. Pratiche gestionali (pareggiamenti, scrofe balia, ecc...)
  5. Gestione degli indumenti e delle calzature
  6. Lavaggio delle mani (tra sale, tra figliate)...

Commenti sull'articolo

Questo spazio non è dedicato alla consultazione agli autori degli articoli, ma uno spazio creato per essere un punto di incontro per discussioni per tutti gli utenti di 3tre3
Pubblica un nuovo commento

Per commentare ti devi registrare su 3tre3 ed essere connesso.

Prodotti associati al negozio on line

Il negozio specializzato in sunicoltura
Supporto e Servizio tecnico specializzato
Oltre 120 marchi e fabbricanti

Articoli correlati

Imagen 2. Ejemplo de recepción de ingredientes a granel con alto potencial de contaminación. Norteamérica.

Biosicurezza dei mangimi nelle fasi di produzione e post-produzione. Comprendere e gestire il rischio di trasmissione di malattie durante la produzione e la consegna di mangimi per suini

La miscelazione degli ingredienti nel mangime e la loro distribuzione nel luogo dell'allevamento in cui vengono consumati è nota come "fase di produzione e post-produzione" della catena di approvvigionamento dei mangimi. Questo articolo descrive come i concetti di biosicurezza possono essere applicati alla produzione e distribuzione dei mangimi per suini per garantire che venga consumato un prodotto privo di agenti patogeni...