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L'ondata di calore di questa estate sta incendiando i mercati

E 'una questione di attesa di vedere a quali livelli di prezzi di mercato si assestano, dopo questi aumenti così bruschi...

Devo confessare che ho scritto e riscritto questo commento perlomeno 3 volte. All'inizio dell'estate abbiamo sofferto un riscaldamento del mercato che ha fatto innalzare i prezzi di circa 20 €/Tm (le informazioni sugli stock e sulle semine del 30 di giugno hanno dato il punto finale). La domanda che tutti si fanno: cos'è successo??. Stavamo così bene!! Era da giorni che parlavamo di prezzi bassi di mercato, discutendo del valore dell'euro al ribasso o al rialzo, però si parlava di prezzi bassi in definitiva per disponibilità e posizioni a lungo termine, tanto che ci siamo abituati e non ci siamo accorti che andava come al solito, un rovesciamento del mercato che fa sì che i prezzi siano in fuga. E come sempre i prezzi salgono con gli ascensori e scendono con la scala. Abbiamo avuto vari motivi per questa festa rialzista: partiamo da future a buon mercato a Chicago, fondi a breve, notizie sui nuovi raccolti molto ottimiste. A questo cocktail aggiungiamo un paio di di fiammiferi, l'incertezza latente del conflitto russo-ucraino, la telenovela greca facendo sì che il dollaro si sia rivalutato nei confronti dell'euro ed infine la scintilla che fa incendiare il mercato, le continue notizie di riduzione dei raccolti dovuti al clima ( sia per il caldo in Europa o per l'eccesso di acqua negli Stati Uniti). Il weathermarket dell'emisfero nord quest'anno è stato un cocktail molotov contro la tranquillità dei prezzi. Il finale del romanzo è stato il report sulle semine e degli stock dello scorso 30 giugno che riduceva tanto gli stoccaggi che le superfici seminate che hanno provocato aumenti di mercato che da tempo non si vedevano.

La domanda da 1 milione di dollari: ora come risolviamo il pasticcio!?. Temo che la tendenza non cambi nel breve; quello che vedo difficile è mantenere il ritmo degli aumenti ( di fatto il frumento il giorno seguente all'informativa sugli stocks ha già subìto una buona correzione). Storicamente parlando, agosto/settembre sono mesi nei quali vengono intaccate le pressioni dei raccolti, perlomeno in Europa, Russia ed Ucraina: vedremo se quest'anno si ripete o no. Ad oggi i fondamentali non sono cambiati: stiamo parlando di stocks sufficienti a livello mondiale, o detto in un altro modo, dovremo continuare a seguire guardando le merci con i conseguenti costi. In Asia il raccolto di riso è stato eccellente, il che indirettamente fa supporre una minor domanda degli altri cereali, o nel Nord Africa, il raccolto è migliore dell'anno scorso, pertanto la domanda sopratutto di frumento sarà minore e per questo a breve termine non ci sono ripercussioni sul mercato, in cambio vediamo se si mantiene l'ondata di calore che sta soffrendo l'Europa (vedremo come influenzerà il raccolto del mais) o le piogge negli USA.

Un piccolo appunto sull'orzo, tanto l'offerta come la domanda continua ad essere scarsa e se si vede qualche offerta è solo per l'immediato. Come idea possiamo dire che il prezzo quotato è tra 183/188 €/Tm secondo le zone.

E la soia?. Per una volta seguendo la stella del mercato, anch'essa ha avuto un aumento notevole, di circa 40-50 €/Tm a seconda delle posizioni. Abbiamo visto anche prezzi relativamente a buon mercato per la soia, tanto per quella disponibile che per posizioni future ( 348 €/Tm per posizioni luglio/agosto, 345 €/Tm per posizioni settembre-dicembre o 338 €/Tm per tutto l'anno 2016). Il girasole e sopratutto la colza per meriti propri (dovuto alla riduzione dei raccolti a livello mondiale) sono a prezzi intoccabili rispetto alla soia, è chiaro che se continua a crescere la soia alla fine saranno anch'esse competitive di nuovo. La soia ha poche probabilità di ribassare, perlomeno fino ad ottobre-novembre con la pressione dei raccolti degli USA: spero che ritornino prezzi che ci riportino un pò di allegria.

Riassumendo, credo che è ora di essere prudenti e aspettare di vedere a che livelli i prezzi di mercato si stabilizzano, dopo questi aumenti tanto bruschi. Per l'immediato sembra evidente che i prezzi sono già scappati e pertanto meglio coprirsi sul breve. 

2 luglio 2015.

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