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La dieta di "passaggio" verso lo svezzamento

La somiglianza delle diete prima e dopo lo svezzamento dei suinetti può essere più importante per le prestazioni dopo lo svezzamento, rispetto alla quantità di mangime consumata prima dello svezzamento...

Figura 2. Ingestione media giornaliera di mangime (grammi/giorno) dei suinetti dopo lo svezzamento. Adattato da Heo et al. (2018). Diversi apici (AB) nelle barre indicano una differenza significativa tra i trattamenti (P<0,00).
Figura 2. Ingestione media giornaliera di mangime (grammi/giorno) dei suinetti dopo lo svezzamento. Adattato da Heo et al. (2018). Diversi apici (AB) nelle barre indicano una differenza significativa tra i trattamenti (P<0,00).

Il passaggio da una dieta a base di latte ad un'alimentazione esclusivamente solida è uno dei fattori di stress più importanti nei suinetti in svezzamento, contribuendo alla "depressione post-svezzamento= post-weaning dip" ed al deterioramento del tratto gastrointestinale dopo lo svezzamento. L'obiettivo del ''creep feed' o mangimi sottoscrofa è quello di migliorare le performance dei suinetti svezzati, abituandoli all'alimentazione solida prima dello svezzamento, mentre gli effetti sui parametri produttivi prima dello svezzamento possono essere marginali.

Gli effetti della somministrazione di un "creep feed" sullo sviluppo intestinale sono stati ampiamente studiati, ma le conclusioni rimangono ambigue, in particolare per quanto riguarda gli effetti del "creep feed" sull'incidenza della diarrea post-svezzamento. Gli Autori concordano sul fatto che gli effetti del "creep feed" sullo sviluppo intestinale (microbiota) e indirettamente sulla diarrea post-svezzamento dipendono probabilmente dall'età, dalla composizione dietetica e nutrizionale del "creep feed" e dal livello di ingestione. Quest'ultimo è chiarito dal fatto che gli effetti del "creep feed" sulle prestazioni dei suinetti sono più pronunciati nei suinetti che consumano il "creep feed" (cioè quelli che lo mangiano), e in particolare in quelli che ne consumano quantità relativamente elevate. Pertanto, c'è più consenso sul fatto che, in assenza di livelli farmacologici di ZnO e con pressioni per ridurre l'uso di antimicrobici, è di grande importanza preparare i suinetti prima dello svezzamento per un periodo post-svezzamento di successo.

Da un recente studio abbiamo capito che, soprattutto quando si svezza a più di 24 giorni, abbiamo la necessità di mantenere la stessa dieta durante lo svezzamento per evitare la ''depressione post-svezzamento/post-weaning dip". La definiamo la dieta di passaggio verso lo svezzamento (transition weaner diet) e il suo obiettivo principale è incoraggiare l'ingestione di mangime post-svezzamento, mantenendo sani i suinetti senza la necessità di curarli per la diarrea post-svezzamento. Quando il "creep feed" è molto diverso dalla dieta post-svezzamento, i suinetti potrebbero non adattarsi alla nuova dieta, anche se prima dello svezzamento sono state raggiunte elevate ingestioni di "creep feed".

Ciò è stato dimostrato dal Gruppo Australiano di Heo et al. (2018), che hanno fornito ai suinetti lattanti mangime di passaggio o mangime "creep feed" o mangime per scrofe e, dopo lo svezzamento, tutti hanno ricevuto la dieta di "passaggio" che alcune figliate avevano precedentemente ricevuto. Le figliate alimentate con ''creep feed'' hanno avuto il più alto consumo totale di mangime prima dello svezzamento, anche se con un numero simile di suinetti che lo consumavano, rispetto agli altri due trattamenti (Figura 1).

Figura 1. Ingestione media&nbsp;giornaliera&nbsp;di mangime (grammi/giorno) prima dello svezzamento. Adattato da Heo et al. (2018). Diversi apici (AB) nelle barre indicano una tendenza verso una differenza significativa tra i trattamenti (P&lt;0,10).
Figura 1. Ingestione media giornaliera di mangime (grammi/giorno) prima dello svezzamento. Adattato da Heo et al. (2018). Diversi apici (AB) nelle barre indicano una tendenza verso una differenza significativa tra i trattamenti (P<0,10).

Durante le prime due settimane dopo lo svezzamento, tuttavia, i suinetti alimentati con la dieta di "passaggio" prima e dopo lo svezzamento avevano una maggiore ingestione di mangime post-svezzamento rispetto agli altri due gruppi, e un maggiore aumento di peso corporeo post-svezzamento rispetto al gruppo alimentato con ''creep feed'' (figura 2.). È interessante notare che il gruppo di mangime per scrofa ha avuto un aumento di peso corporeo intermedio nelle prime 2 settimane dopo lo svezzamento e una maggiore efficienza alimentare tra 2 e 5 settimane dopo lo svezzamento rispetto agli altri due gruppi di trattamento. Inoltre, gli Autori hanno anche riportato differenze significative al giorno 4 post-svezzamento nell'altezza dei villi e nella profondità delle cripte nel duodeno e nell'ileo, rispettivamente. Pertanto, questo studio suggerisce che le strategie di alimentazione pre-svezzamento possono anche influenzare l'architettura e la funzionalità dell'intestino nel post-svezzamento.

Figura 2. Ingestione media giornaliera&nbsp;di mangime (grammi/giorno) dei suinetti dopo lo svezzamento. Adattato da Heo et al. (2018). Diversi apici (AB) nelle barre indicano una differenza significativa tra i trattamenti (P&lt;0,00).
Figura 2. Ingestione media giornaliera di mangime (grammi/giorno) dei suinetti dopo lo svezzamento. Adattato da Heo et al. (2018). Diversi apici (AB) nelle barre indicano una differenza significativa tra i trattamenti (P<0,00).

Nel loro complesso, questi risultati suggeriscono che la somiglianza tra la composizione della dieta prima e dopo lo svezzamento è più importante per le prestazioni dopo lo svezzamento, rispetto al livello totale di ingestione di alimenti solidi prima dello svezzamento. Si spera che nei prossimi anni vengano fatte ulteriori ricerche su questa dieta di "passaggio" verso lo svezzamento per comprendere meglio la composizione di questo mangime, il livello di nutrienti, nonché la presentazione del mangime per ottenere livelli ottimali di ingestione. Nel caso di suinetti svezzati a 30 giorni di età, sappiamo che è possibile raggiungere un'ingestione cumulativa di mangime prima dello svezzamento di 1 kg per suinetto. Se riusciamo a raggiungere questo obiettivo nel 100% dei suinetti che svezziamo, potremmo essere soddisfatti!...

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