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L'ottimismo dilaga negli USA, nonostante la grande offerta di suini...

Dopo che alcuni settori dell'industria hanno vissuto, con consistente preoccupazione, l'incertezza di cosa avrebbe fatto il presidente Trump con la rinegoziazione del NAFTA (in particolare per quanto riguarda il Messico) e con la decisione di uscire dall'Accordo Transpacifico, sembra che gran parte di questo timore stia dando spazio ad un piano strategico determinato...

L'ottimismo americano sta dilangando per gli Stati Uniti, grazie alla incipiente sensazione che i mercati esteri possano mantenere il flusso di benefici, nonostante la produzione americana stia raggiungendo valori record. Quest'anno è successo un fatto molto raro, sia la produzione, sia i prezzi sono elevati... Nella grande Fiera "World Pork Expo2" (7-9 di giugno, Des Moines, IA, USA) mi sono reso conto che l'allevatore medio è concentrato sulle statistiche dell'export, come sui parametri produttivi attuali, assieme ai costi di produzione. Non ci sono dubbi che tutto il settore suinicolo è consapevole del ruolo e dell'importanza dell'espansione costante delle vendite nette all'export e che l'industria sta finanziando un buon numero di azioni per cercare di ridurre il rischio che qualcosa vada storto, che sia una malattia che fa chiudere l'allevamento o un accordo commerciale mal fatto, o ancora peggio, perdere un'opportunità commerciale esistente nel tentativo di migliorarlo ancora di più.

L'ambiente che si respirava in questa ultima versione del World Pork Expo, avvenuto in un clima stupendo e con presenze record, può rappresentare un ottimismo temperato con un certo realismo dovuto alla grande produzione di suini americani, cui ciclo espansionista non è ancora finito.

Dopo la grande caduta dei prezzi a inizio febbraio, che ha ritardato l'inizio della ripresa stagionale dell'estate, i mercati si sono rafforzati, mentre i costi alimentari rimangono incredibilmente stabili e bassi da record storici. Indubbiamente, l'improvviso aumento del prezzo dei suini (fino a $20,00/cwt, carcassa a maggio) è correlato direttamente all'aumento brusco delle esportazioni, le cui cifre stanno salendo alla luce del sole, dato che l'USDA sta pubblicando le statistiche dei mesi indietro. Dopo il 16 % di marzo, le esportazioni di suini continuano ad aumentare ad un ritmo dell'8% in aprile, configurando il grande cambiamento dei prezzi.

Dopo che alcuni settori dell'industria hanno vissuto, con consistente preoccupazione, l'incertezza di cosa avrebbe fatto il presidente Trump con la rinegoziazione del NAFTA (in particolare per quanto riguarda il Messico) e con la decisione di uscire dall'Accordo Transpacifico, sembra che gran parte di questo timore stia dando spazio ad un piano strategico determinato, con energia reale e con fiducia nella sua applicazione. Questo cambio di rotta si è rafforzato con il recente accordo con il Messico per la canna da zucchero, fatto ad alto profilo, riuscendo a prorogare il trattato precedente, ma con una posizione per gli USA sostanzialmente migliorata rispetto all'accordo del 2014. Si è visto questo come il primo test del team dei negoziati per le prossime revisioni, della maggior parte degli accordi commerciali che il presidente Trump ha tanto criticato durante e dopo la campagna elettorale...

L'accordo sullo zucchero fu seguito dal punteggio 1-1 tra USA e Messico, entrambi giocavano per il pareggio , il che può far prevedere il risultato delle prossime negoziazioni commerciali. E' stata una delusione per i messicani, che avrebbero voluto sconfiggere gli USA in modo chiaro, e una sorpresa per gli americani che avevano iniziato molto duramente la partita.

Recentemente, si è osservato una notevole diminuzione dei pesi alla macellazioni (rispetto ad un anno fa), anche se il MidWest ha avuto un inizio d'estate relativamente fresco e umido, ritardando lo stress termico dei suini. Si spera che le temperatur, al di sotto delle medie stagionali, continuino nella maggior parte del Kansas, Missouri, e sud dell'Illinois e Iowa. Tuttavia, l'aumento dell'umidità si dislocherà verso sud, ritornando al range normale di precipitazioni nel "cinturone dei cereali", ma continueranno gli acquazzoni nell'est di Oklahoma, e sud di Missouri, Arkansas, Mississippi e alcune parti meridionali dell'est del "cinturone del mais"(corn belt) .

La prima stima dell'USDA, per il mais a metà maggio, prevede un altro grande raccolto, appena sotto quello dell'anno passato. Si prevede un calo della produzione di frumento e soia, ma gli stocks dell'anno passato sono abbondanti. Tutto questo significa che se la normalità climatica ritorna nel "cinturone del mais", come si prevede, i costi saranno bassi quando siamo in autunno, con un pesante, ma gestibile, numero di suini. Come qualcuno mi ha detto durante il 'World Pork Expo", "Si cerca di vivere giorno dopo giorno...ma quello di oggi ci piace tantissimo".

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