TwitterLinkedinWhatsAppTelegramTelegram
0
Leggere questo articolo in:

Non è che siamo arrivati al 3tre4? (2/2)

Grazie alla combinazione del calo dei suinetti natimorti e della mortalità sottoscrofa di quasi il 30%, raggiungendo una percentuale pari al 10,2 % di perdite, finalmente si è arrivati a svezzare 1 suinetto in più per scrofa.

Con i dati ottenuti finora, abbiamo visitato l'allevamento e l'allevatore ci conferma che sta inducendo il parto a 113 giorni, con parto previsto a 114. La procedura adottata è: somministrare prostaglandina il giorno 113 seguita da ossitocina a quelle che abbiano iniziato il parto. Entrando nella sala parto vediamo suinetti molto piccoli e deboli, i quali mettiamo subito in relazione alla precoce induzione del parto.

Suinetti di basso peso e deboli alla nascita

Figura 6: Suinetti deboli o di basso peso alla nascita.

 

Verifichiamo che la curva alimentare in gestazione e pre-parto è quella consigliata dalla casa genetica. Inoltre, anche altri parametri rafforzano la convinzione del problema del basso peso e della vitalità dei suinetti appena nati, causati da un parto prematuro, quindi, abbiamo deciso di sospendere l'induzione del parto e di valutare la reale durata della gravidanza dell'allevamento, che una volta stabilita, potrebbe ridisegnare la sincronizzazione, se così desidera l'allevatore e gli operatori, ma questa volta con una data più precisa.

Simultaneamente, si fa un addestramento del personale per una corretta assistenza al parto naturale, l'unica addetta all'assistenza è abituata all'uso della sola ossitocina sopratutto per "finire" i parti nella data prevista; si ridisegna anche la forma di raccolta dati e le modalità di introduzione nel programma di gestione per analisi future.

I cambiamenti sono stati messi in pratica nella prima settimana di giugno del 2014.

Nonostante le preocupazioni dell'adetta ai parti, che non è d'accordo che le scrofe partoriscano da sole di notte, le scrofe delle bande successive non sono state indotte e come si si aspettava la durata della gravidanza si è allungata anche di 2 gioni. A partire da allora abbiamo iniziato l'analisi dei dati.

Come indicato nel paragrafo precedente, la durata della gravidanza si sposta a 116 giorni  (figura 7) a fronte dei 114,6 di prima, ed i suinetti incominciano a nascere con più peso e vitalità.

 

CConfronto della durata della gravidanza

Figura 7: Confronto della durata della gravidanza con l'induzione prima praticata ed il parto naturale.

 

Il numero dei suinetti nati morti nei parti indotti era dell'8,4 %, un numero non eccessivo ma migliorabile; i dati ottenuti a partire dal momento della sospensione dell'induzione, con un management più naturale con meno uso di ossitocina, hanno fatto sì che la percentuale di natimori (NM) sia scesa a 5,2 %  come mostra la figura 8.

 

 

Evoluzione della % di Nati morti prima e dopo

Figura 8: Evoluzione della % di Nati Morti prima e dopo : parti indotti e parti naturali..

 

Grazie alla combinazione del calo dei Nati Morti(NM) e del calo della mortalità sottoscrofa (MSS) di quasi il 30%, si raggiunse il 10,2 % di perdite; finalmente, si ottiene l'obiettivo finale: svezzare 1 suinetto in più per scrofa: 10,9 rispetto ai 9,6 precedenti (figura 9).

Evoluzione della % di Nati morti prima e dopo

Figura 9: Risultati comparativi dell'induzione del parto a 114gg rispetto al parto naturale.

 

Fino ad ottobre la decisione era di non tornare ad indurre il parto. L'operatrice, che era molto convinta dei benefici della sincronizzazione dei parti, ci dice che il suo lavoro è migliorato. I parti avvengono scaglionati in vari giorni e lei ha più tempo da dedicare ai suinetti nati: colostramento (figura 10) ; aiuto ai più deboli, come per esempio la cura degli Splay Leg. Inoltre, ci racconta che in modo generale, i suinetti sono più autonomi nella ricerca del capezzolo dopo il parto per la presa del colostro (figura 11).

 

La operaria de partos dispone de más tiempo para encalostrar y cuidar a los lechones más débiles

Figure10 e 11: L'opertrice dei parti ha più tempo per il colostramento e la cura dei più deboli.

 

Questo allevamento lavora ad orario continuato. Dal cambio di protocollo, che è avvenuto a giugno, dal momento in cui non usavano più la prostaglandina per la sincronizzazione, hanno deciso di fare una pausa all'operatrice dei parti nei 3 giorni di parti più concentrati e altri colleghi, che sono stati addestrati per la stessa sua funzione, la sostituiscono.

Da un altro lato, questo studio mostra  che un intervento scorretto sugli animali può essere controproducente. Il parto è un evento naturale per la scrofa, è necessario un controllo di questo evento, ma sempre con le conoscenze adeguate delle caratteristiche genetiche della scrofa con cui si lavora ed inoltre adattando i metodi al proprio allevamento con le sue necessità.

Invece l'analisi dei dati raccolti negli allevamenti è uno strumento essenziale, che completa l'osservazione clinica di campo, che aiuta a rilevare i problemi e a monitorare i risultati degli eventuali cambiamenti applicati.

Commenti sull'articolo

Questo spazio non è dedicato alla consultazione agli autori degli articoli, ma uno spazio creato per essere un punto di incontro per discussioni per tutti gli utenti di 3tre3
Pubblica un nuovo commento

Per commentare ti devi registrare su 3tre3 ed essere connesso.

Articoli correlati