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Nuovi approcci ai problemi di sempre nei suinetti in svezzamento

Quali fattori causano l'aumento della mortalità e dei suinetti "scartini" nella fase di svezzamento?... Come possiamo combatterli?...

Negli ultimi anni, insieme all'aumento dei suinetti svezzati/scrofa/anno, negli svezzamenti si è assistito ad un peggioramento dei parametri tecnici in due indicatori:

  • Mortalità aumentata
  • Percentuale più alta di suinetti "scartini" che avranno prestazioni peggiori negli ingrassi.

Problemi che colpiscono più frequentemente nella fase di svezzamento dei suinetti

  1. Streptococchi suini, sia nella sua forma acuta che produce meningite e morte, sia nella sua forma localizzata con aumento dell'infiammazione delle articolazioni.
  2. Processi enterici prodotti da E. Coli: con la rimozione dell'ossido di zinco si è assistito ad un aumento dei processi digestivi, influenzati anche dalla qualità del suinetto e dalle condizioni di qualità dell'acqua e delle strutture dello svezzamento.
  3. Processi enterici dovuti a rotavirus o altri virus, che di solito persistono nelle strutture, anche dopo il lavaggio.
  4. La Sindrome post-svezzamento tende ad apparire più frequentemente legato alla variabilità dei pesi allo svezzamento, ed al maggior numero di suinetti di peso inferiore, che hanno maggiori difficoltà ad avere un adeguato apporto alimentare nei primi giorni dopo lo svezzamento.
  5. Malattia di Glasser: Processo che si verifica con febbre e polisierosite (pericardite, infiammazione delle sierose con ampia presenza di fibrina). Gli animali sono abbattuti, pallidi. Zoppia e tosse sono generalmente molto frequenti.

Di seguito vengono presentati i fattori di rischio e i meccanismi di controllo per ogni problema, nonché i meccanismi di controllo generali in questa fase.

Streptococchi suini

Tabella 1. Patogenesi dello streptococco suino.
Tabella 1. Patogenesi dello streptococco suino.

Fattori di rischio e loro correzione

  1. Co-infezione con PRRS che limita la capacità di eliminazione degli streptococchi a livello polmonare, pertanto, l'impatto dello streptococco è molto potente negli animali nei quali ricircola il virus PRRS in svezzamento.
  2. Gestione della ventilazione, ventilazione minima, un errato rinnovo del volume d'aria è un fattore di rischio per la presentazione clinica della malattia. Controllo delle correnti d'aria in tenera età.
  3. Densità. Densità errate possono aumentare il grado di stress ed essere un fattore predisponente per il suo sviluppo.
  4. Pulizia e disinfezione errata delle strutture. La pressione dell'infezione ambientale è un fattore di rischio.
  5. La diarrea in sala parto ed in svezzamento dà luogo ad infiammazioni intestinali e di conseguenza ad una penetrazione di agenti patogeni (cedimenti della barriera intestinale).
  6. Nelle sale parto il taglio della coda è una via di ingresso, utilizzare cauterizzatori.

L'approccio deve essere diretto a correggere i fattori di rischio e stabilizzare la salute delle scrofe e quindi degli svezzamenti.

Colibacillosi

Tabella 2. Sviluppo della colibacillosi in svezzamento
Tabella 2. Sviluppo della colibacillosi in svezzamento

Fattori di rischio all'entrata in svezzamento

  1. Variazioni brusche delle temperature: variazioni di 10° C e / o basse temperature aumentano la presentazione clinica della malattia.
  2. Qualità dell'acqua di bevanda: le acque superiori a 1500 microsiemens di conducibilità sono solitamente fattori predisponenti. L'acqua deve avere una buona qualità microbiologica ed anche una buona qualità fisico-chimica.
  3. Digeribilità ed appetibilità dei mangimi: ridurre il tempo di anoressia è di vitale importanza. La presentazione del mangime in "piatti" può garantirci un consumo precoce del mangime.

Trattamenti antibiotici in sala parto, se nelle sale parto sono stati effettuati trattamenti antibiotici, questo porta ad un cambiamento del microbiota intestinale e probabilmente altera l'integrità della barriera intestinale.

Sindrome post-svezzamento

Tabella 3. Patogenesi della sindrome post-svezzamento
Tabella 3. Patogenesi della sindrome post-svezzamento
A causa del calo del consumo allo svezzamento, i suinetti perdono peso e possono essere colonizzati da qualsiasi agente patogeno intestinale e portare a processi patologici con conseguente mancato sviluppo. Il calo dell'ingestione di mangime allo svezzamento porta all'atrofia dei villi intestinali, poiché necessitano di nutrienti nel lume intestinale.

Fattori da considerare:

  1. L'igiene delle strutture: agenti patogeni come rotavirus e coronavirus, che tendono a persistere se il lavaggio non è corretto, spesso portano ad una perdita di villi e quindi ad una sindrome da malassorbimento.
  2. Temperatura d'entrata dei suinetti: le basse temperature porteranno ad una bassa ingestione di mangime ed alla diarrea. Garantire tra 26-28 ° C all'entrata.
  3. Monitorare la CO2, se è alta a causa di una ventilazione minima inadeguata, si ha una perdita dei consumi.
  4. Controllo degli abbeveratoi: con buona portata che consentono un adeguato consumo di acqua.
  5. Qualità dell'acqua di bevanda, i suinetti non mangiano se non bevono abbastanza in anticipo. La qualità microbiologica deve essere considerata così come la qualità fisico-chimica. Se l'acqua è di buona qualità fisico-chimica, l'uso di dolcificanti o aromi non migliora il consumo di acqua.
  6. Uso di "piatti" (mangiatoie rotonde) nei box per incrementare il consumo di mangime e dar luogo ad un buon avvio dei suinetti, poiché limitiamo gli effetti negativi che l'anoressia ha sui suinetti.

Tabella 4. Interazione del consumo di mangime e acqua nella patologia intestinale.
Tabella 4. Interazione del consumo di mangime e acqua nella patologia intestinale.

Malattia di Glässer


Fattori di rischio:

  • Scarsa ventilazione che causa scarso ricambio d'aria e concentrazione di gas.
  • Aumento della densità degli animali.
  • Malattie virali concomitanti (PRRS, influenza).
  • Il mescolamento di animali di età diverse.

Misure di controllo:

  1. La gestione dei flussi degli animali è molto importante per ottenere la stabilizzazione sanitaria della fase di svezzamento. Il mescolamento di età e cicli continui sono spesso motivi per aumentare la gravità del processo.
  2. Stabilizzare le scrofe nei confronti della PRRS e dell'influenza poiché la ri-circolazione di virus in svezzamento aumentano notevolmente l'incidenza della malattia.
  3. La densità degli animali e la ventilazione, sono fattori che determinano un forte stress e quindi aumentano la presentazione clinica.

Misure generali di controllo che sono sempre più importanti per ridurre al minimo i problemi in svezzamento.

  • Igiene delle strutture e relativo monitoraggio per ridurre la pressione infettiva.
  • Controllo ambientale con gestione della ventilazione, che influisce sul controllo delle temperature minime, consentendo un corretto rinnovo dell'aria mantenendo la temperatura adeguata.
  • Ridurre gli antibiotici nella fase di sala parto. La diversità del microbiota intestinale aiuta a mantenere l'integrità della barriera intestinale.
  • Il microbiota intestinale è un ecosistema dinamico complesso, che può essere alterato da numerose cause, fondamentali come stress, malattie, trattamenti antibiotici, ecc... Gli elementi che influenzano il microbiota in una fase avranno il loro pedaggio nella fase successiva, ad esempio: le azioni sul microbiota in sala parto influenzeranno le prestazioni in svezzamento.
  • Favorire il consumo precoce di mangime: l'anoressia è un fattore determinante per l'aumento della permeabilità intestinale e la riduzione dell'assorbimento dei nutrienti.
  • Avere abbeveratoi che massimizzano il consumo di acqua: se i suinetti non hanno un buon consumo di acqua, non mangeranno.
  • Diventa sempre più rilevante l' all-in-all-out (tutto pieno-tutto fuori), per procedere al taglio della catena epidemiologica di diverse malattie (gestione dei flussi degli animali)

I problemi in svezzamento devono essere prevenuti e trattati in modo completo considerando la patologia, l'alimentazione, la gestione, le strutture, i flussi, ecc...

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