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Ritorno alla normalità: atterraggio forzato???...

Nel resto dell'anno probabilmente compariranno sfide più importanti di quanto crediamo ...

C'è molta incertezza su come sarà il resto dell'anno e come sarà ricordato il 2017 dagli allevatori, però una cosa è certa: la redditività è stata maggiore di quello previsto tra maggio ed agosto, il che farà sorridere gli allevatori degli USA per un certo periodo di tempo. Questa redditività inaspettatamente elevata ha preso origine dai prezzi dei mangimi molto bassi e stabili, combinati con il prezzo record delle pancette, che hanno portato rialzi stagionali estivi dei prezzi a livelli imprevisti. Inoltre, la pancetta si è mantenuta sulle nuvole in luglio, favorendo il prezzo delle carcasse e la redditività per gli allevatori è rimasta vicino ai picchi stagionali quasi per un mese in più rispetto agli altri anni. Anche se nel resto dell'anno ci saranno probabilmente più importanti sfide rispetto alla maggior parte di quello che si crede, non sembra un disastro, ma piuttosto un ritorno alla normalità, in particolare una normalità ben imbottita!...

Un vecchio argomento nel settore dei suini dice che è possibile ottenere l'idea del prezzo medio annuo guardando il prezzo dei futures di ottobre. Questo si basa sull'idea che il picco massimo avviene d'estate, il minimo in dicembre ed ottobre si posiziona tra entrambi. Se questo avviene, possiamo vedere in anticipo una situazione complicata. I futures di ottobre hanno raggiunto il loro massimo con il picco dei prezzi estivi, alla fine di giugno, rafforzato dal prezzo straordinario della pancetta, che ha tenuto alto sostanzialmente il prezzo di tutta la carcassa. Però, usciti dal picco massimo con normalità in luglio, dalla metà di agosto, i prezzi sono caduti da 10 $/carcassa fino a 62 $/cwt. Questo ha portato a zero opportunità di profitto e le previsioni per dicembre si sono abbassate in questo momento di 6-7 $/cwt rispetto all'estate. Il crollo del prezzo della pancetta, che è passata da un picco di 200 $/cwt alla metà, lo spiega completamente.

A questo, c'è da aggiungere che le esportazioni di luglio mostrano una certa riduzione anno dopo anno ed i pesi medi dei suini mostrano un aumento inaspettatamente alto dal 1° giorno di settembre. Il peso medio dei 5gg prima del 1° di settembre erano di 196,2 lbs e subito 7gg dopo, la media nazionale dei 5gg è arrivata appena sotto delle 203 lbs, a 202,7. Sei libbre e mezza di peso di carcassa in una settimana è molto per una media nazionale che viene pubblicata ogni 5 giorni. Anche se era previsto un certo aumento per il non carico dei suini prodotti nella settimana corta a causa della festività del Labor Day (primo lunedì di settembre) sommato ad un tempo autunnale che si è stabilizzato nel Midwest con temperature massime più basse rispetto la norma durante il giorno e notti fresche con bassa umidità, il salto è stato abbastanza grande.

Sono appena stati inaugurati 2 grandi macelli che inizieranno ad assorbire l'aumento annuale del 3% che sta cercando il suo spazio. Tuttavia, quello che molte persone dimenticano è che gli stabilimenti tardano un pò di tempo per raggiungere il loro massimo di lavorazioni e che vi è una curva di "apprendistato" che comporta forniture più elevate di carcasse che sono da vendere con degli sconti a causa dei tagli non perfetti o di altri difetti durante le lavorazioni. Non si dovrebbe prevedere che questi stabilimenti debbano pagare il massimo in un ambiente di suini abbondanti e redditi instabili iniziali. Questi macelli sono nel punto finanziario più vulnerabile nei primi 6 mesi e non necessitano di spingere per raggiungere tutti i suini di cui hanno bisogno. All'inizio, i sistemi di calcolo e misurazione possono essere un poco peculiari e si utilizzano stime e formule per compensare gli allevatori quando non si dispone di misurazione dei pesi o di qualità reali. Questo è molto comune, però non bisogna aspettarsi che i nuovi macelli spingano all'aumento dei prezzi per gli allevatori dato che il loro programma di macellazioni era già da molto tempo prestabilito ed è già tutto in cammino...Inoltre, questi stabilimenti stanno aprendo in un momento in cui i suini sono più che abbondanti e la domanda stagionale dei tagli per i barbecue già si sta riducendo.

Tutto questo aggiunge incertezze al futuro degli allevatori. Quello che salverà la situazione sono, naturalmente, il basso costo dei mangimi e dell'energia, che aiuteranno gli allevatori ad affrontare le prossime sfide con solo alcuni graffi, al posto di ritrovarsi con fiumi rosso sangue. L'USDA prevede che le esportazioni supereranno quelle dell'anno scorso, però gli eventi politici e gli accordi commerciali che purtroppo non sono ancora stati conclusi, potrebbero alterare le predizioni a breve raggio. Con tutto questo, sembra comunque un buon momento per fare un pò di spazio nel congelatore di casa e poter comprare carne suina di ottima qualità a prezzo molto conveniente nelle prossime settimane...

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