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Un indice di conversione ottimale nella prima settimana di svezzamento: è possibile che sia un segnale di problemi?

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Un fattore che normalmente passa all'insaputa è che i suinetti svezzati che abbiano un edema o trattengono acqua a volta spiega un indice di conversione eccezionalmente basso nei primi giorni dopo lo svezzamento.

I suinetti appena svezzati normalmente presentano un indice di conversione (IC:incremento di peso/kg mangime) intorno ad 1 durante la prima settimana di svezzamento. Questo dato è utilizzato spesso per sottolineare l'elevata qualità di un mangime starter somministrato ai suinetti. Il curioso è che facendo due calcoli, si arriva ad un aspetto completamente inverso. L'IC può indicare un problema sanitario! Nulla per essere troppo contenti...

Alcune ipotesi di calcolo:

  • Un tipico suinetto svezzato a 21 giorni pesa 6 kg.
  • Per cui i suoi fabbisogni energetici di mantenimento sono di 60.75 x 100 kcal = 383 kcal.
  • L'uso di un mangime con 3,35 Kcal/kg EM implica in un'ingestione di circa 115 gr/giorno.

 

Indubbiamente, il mantenimento prevede che il suinetto sarà coricato tranquillamente disteso, il che è lontano dalla realtà. Se si calcola, a causa dello stress, che il suinetto possa ingerire circa x1,5 per il mantenimento, allora dovrà ingerire 172 g al giorno o 1,2 kg durante la prima settimana post-svezzamento per avere un bilancio energetico pari a zero. Questi dati sono concordi con quello che si osserva nella pratica: il consumo dei mangimi è di circa 1 kg nella prima settimana in moltissimi allevamenti.

Però ora arriva la contraddizione: questo calcolo prevede un bilancio energetico 0. Per cui il nostro suinetto non guadagna nè perde peso nella prima settimana, ossia...non cresce. Il mancato accrescimento significa che il calcolo dell'I.C. è di 0/1 kg/kg, che risulta zero (e l'IC non potrebbe  mai essere  (1/0)).

E allora perchè il suinetto cresce con un IC di 1? Una risposta ce l'ho, nonostante vari esperti dicano che il suinetto perde grasso e usa questa energia per depositare proteina. Tuttavia, questo non è ancora scritto sui libri, ma probabilmente c'è qualcosa di vero ( dati saranno pubblicati da studi realizzati sulla calorimetria indiretta presso l'Università di Wageningen). I fabbisogni di mantenimento per i suini in accrescimento possono essere diversi per la produzione di grasso o di proteina, essendo più elevati per il deposito del grasso rispetto al deposito proteico. Ipoteticamente, presupponiamo che i fabbisogni proteici siano di  70 kcal/kg0,75 e  per il grasso di 120 kcal/kg0,75, e di nuovo utilizziamo il fattore di attività di 1,5. Usando questi coefficienti, il nostro suinetto ha bisogno di ingerire 130 gr/giorno, o 0,9 kg/settimana per un incremento zero ( a questo punto il suinetto incremente in musculo e perde grasso nella prima settimana). Assumendo che questo suinetto mangi il doppio, teoricamente potrebbe incrementare 124 gr/g, per un IC di  0,47. Ben lontano dall'1!

Cosa non va?. I  nostri calcoli o il suinetto?. Anche se i calcoli sono solamente approssimativi, il problema è del suinetto. Il fattore che ci sfugge è che i suinetti appena svezzati sviluppano una sorta di edema: trattengono acqua al di sopra del normale. Il grafico seguente ci mostra: la linea blu è la proporzione "normale" tra acqua/proteina dalla nascita fino alla macellazione (Emmans). Alla nascita i muscoli hanno un contenuto particolarmente elevato in acqua.  Questo spiega, in parte, l'incremento di peso eccezionalmente elevato dei giovani suinetti svezzati. Man mano che il suino invecchia, la proporzione acqua/proteina cala e con questo..l'IC. Dopo lo svezzamento, tuttavia, il suinetto fa una deviazione dalla linea blu. I muscoli trattengono acqua al di sopra del normale e questo spiega l'incremento di peso e l'indice di conversione eccezionale dei primi giorni dopo lo svezzamento.

 

Rapporto acqua/proteina nei suini dalla nascita alla macellazione

Figura 1: Rapporto acqua/proteina nei suini dalla nascita alla macellazione (l'asse X è una scala logaritmica; modificato da Emmans et al., 1995), e la deviazione che si produce nello svezzamento (dimostrato da Shields et al., 1983).

La domanda interessante è: perche avviene questo edema? Purtroppo, non è ancora chiaro. Nelle persone, gli edemi avvengono con frequenza negli atleti quando raggiungono il proprio limite.Probabilmente, la causa di questi edemi è lo stress ossidativo e il dislocamento dell'albumina e dei minerali dai propri luoghi verso i tessuti o cellule. L'albumina ed i minerali hanno proprietà osmotiche, pertanto, possono causare accumulo di liquidi nella nuova localizzazione. Quello che non è chiaro è se si tratta di un meccanismo di difesa o se è il risultato di un danno cellulare. Potrebbe essere anche il risultato di un elevato consumo di acqua. Negli atleti questo edema scompare dopo alcuni giorni, senza evidenza di danni permanenti, anche se..possa essere fatale in alcuni casi.

Nei suinetti appena svezzati, questo edema può essere prevenuto con un miglior managment nutrizionale nei giorni intorno allo svezzamento. Per esempio, l'IC può diventare normale offrendo diete liquide ed evitando il consumo eccessivo di solo acqua. La questione importante è se questo è un passo verso la direzione giusta. Sembra una soluzione più corretta, ma se si pretende di avere indici di conversione pari a 1 nella prima settimana post-svezzamento, sicuramente questa tecnica non sarà adottata dall'industria mangimistica.

Commenti sull'articolo

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05-Mag-2015Giuseppe BariccoGiuseppe BariccoHi Theo,
nice to meet you after a long time. Your considerations are intriguing, and in fact turn around one of the major stress factors in the wened piglets, i.e. water/electolyte impairment. I am currently starting a study on the effect od the administration of ORS (oral rehydratation salts) in the drinking water to the piglets in the first 3-4 days after weaning. Old papers are available on this, but not so many as could be expected. What do you think?
Ciao
Giuseppe (we did business together at Rhone Poulenc and filiations ...)
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