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La farina di soia nelle diete per suinetti può essere parzialmente sostituita con farina di pisello

L'aumento dell'aggiunta di pisello foraggero riduce la digeribilità delle proteine, però senza effetti negativi sulle performance produttive.

18 Marzo 2015
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A causa delle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, i produttori devono trovare nuove strategie per aumentare l'aggiunta nella dieta di alimenti alternativi. Il pisello foraggero (Pisum sativum L., sottospecie hortense) è una delle fonti proteiche alternative di maggior produzione in Canada. Questo studio ha valutato gli effetti dell'aggiunta del pisello foraggero che sostituisce parte della farina di soia (HS) sulla digeribilità dei nutrienti e sull'accrescimento dei suinetti.

Per fare questo sono stati utlizzati 260 suini (8,5 kg) a partire da 1 settimana post-svezzamento che furono alimentati con diete di Fase 1 per 2 settimane (giorni 1-14) e successivamente diete della Fase 2 per 3 settimane (giorni 15-35). Cinque diete a base di frumento includevano 0, 100, 200, 300 e 400 g di farina di pisello/kg in sostituzione fino a 300 g HS/kg e 100 g di frumento/kg. Le diete della Fase 1 e 2 furono formulate per fornire 10,2 e 9,8 MJ di energia netta (EN)/kg, e 1,2 e 1,0 g di Lys digeribile ileale standardizzata (DIE) /MJ NE, rispettivamente. Le diete furono equilibrate per la EN riducendo l'olio di colza nella dieta Fase 1 di 48-34 g/kg e nella fase 2 di 27 a 12 g/kg.

L'aumento dell'inclusione di pisello foraggero a 400 g/kg ridusse linearmente (P <0,001) il coefficiente di digeribilità apparente totale (CDTA) della proteina grezza (PB) di un 7% e dell'energia grezza di un 2% nella Fase 1, però ridusse solo linearmente (P <0,05) CDTA la PB di un 1% nella Fase 2. L'aumento dell'inclusione di pisello foraggero a 400 g/kg ridusse quadraticamente (P <0,001) i valori calcolati di EN della dieta di 0,4 MJ/kg  nella Fase 1 e ridusse linearmente (P <0,001) i valori calcolati di EN della dieta di 0,2 MJ/kg nella Fase 2. Il valore in EN del pisello foraggero utilizzato per le formulazioni delle diete venne sovrastimato subito dopo lo svezzamento. Durante la prima settimana, aumentare l'aggiunta di pisello foraggero non influenzò il consumo medio giornaliero (CMG), però ridusse linearmente (P <0,01) l'incremento medio giornaliero (IMG) e l'efficienza (G:F). I risultati di accrescimento non furono influenzati dai giorni 8-14 e 15-21. L'aumento dell'inclusione di pisello incrementó quadraticamente (P <0,05) il CMG e l'IMG, però non influenzò G: F dai giorni 22-28. Nei giorni 29 a 35, l'aumento dell'inclusione di pisello tese ad aumentare linearmente (P <0.10) il CMG,  (P <0,05) l'IMG, però non influenzò la G: F. In generale (giorni 1-35), l'aumento dell'inclusione di farina di pisello non influenzò il CMG, l'IMG o la G: F.

In conclusione, fino a 400 g/ kg di pisello può sostituire completamente la farina di soia nelle diete dei suini nel post-svezzamento senza effetti dannosi sull'accrescimento dei suinetti.

Landero, J.L., Wang, L.F., Beltranena,E. and Zijlstra, R.T. 2014. Diet nutrient digestibility and growth performance of weaned pigs fed field pea. Animal Feed Science and Technology, 198: 295-303. doi:10.1016/j.anifeedsci.2014.10.014

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