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Unione Europea: il Consiglio non ha raggiunto un accordo pro o contro l'autorizzazione della coltivazione del mais MG 1507

In conformità alla normativa applicabile, è ora la Commissione che autorizza il mais 1507.

14 Febbraio 2014
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Durante la riunione ieri del Consiglio Affari Generali, non si è potuto raggiungere una maggioranza qualificata nè a favore nè contro la proposta della Commissione per autorizzare la coltivazione del mais geneticamente modificato 1507, che è resistente a certi insetti.

Il presidente del Consiglio, Viceprimier Ministro ed il Ministro degli Affari Esteri della Grecia, Sr. Venizelos ha detto che "la presidenza Ellenica si impegna a perseguire un dibattito sugli OGM nel Consiglio dell'Ambiente".

In conformità alla normativa applicabile, è ora la Commissione che autorizza il mais 1507.

Antecedenti

Nel 2001, l'azienda Pioneer presentó una richiesta di autorizzazione a coltivare il mais 1507 (resistente a certe larve di insetti nocivi per la pianta, come la piralide del mais) in conformità con la Direttiva 2001/18/CE sulla liberazione intenzionale nell'ambiente di organismi modificati geneticamente. Nel 2007, Pioneer presentó un primo ricorso per violazione contro la Commissione al Tribunale Generale dell'Unione Europea per non aver sottomesso ad una decisione per l'autorizzazione di detto mais al voto del Comitato di Regolamentazione. Il Tribunale ha posto fine al ricorso una volta che la Commissione, nel febbraio del 2009, ha presentato un progetto di decisione di autorizazione al Comitato di Regolamentazione, però il Comitato non arrivò all'emissione di un parere. Nel 2010 ed in conformità con il procedimento di comitatologia applicabile in quel momento (Decisione 1999/468/CE del Consiglio), Pioneer intraprese un secondo ricorso per violazione contro la Commissione (problema T-164/10) per non aver presentato una proposta di decisione di autorizzazione al Consiglio difronte all'assenza del parere del Comitato di Regolamentazione.

Il 26 settembre del 2013, il Tribunale Generale emise la sentenza sul problema T-164/10 nella quale si dichiarava che la Commissione aveva violato la Direttiva 2001/18/CE per non aver presentato una proposta al Consiglio in conformità con l'articolo 5, comma 4, della Decisione 1999/468/CE del Consiglio.

Pertanto, la Commissione, in conformità con l'articolo 266 del Trattato del Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE), sta prendendo le misure necessarie per adempiere alle normative e per porre fine alla violazione ed ha presentato al Consiglio un progetto di decisione per autorizzare la coltivazione del mais 1507. Per garantire un alto grado di protezione della salute e dell'ambiente, si è modificato leggermente il progetto di decisione di autorizzazione per includere alcune raccomandazioni effettuate dall'EFSA nel 2011 e 2012.

Martedì 11 febbraio 2014/ Consiglio Europeo / Unione Europea. http://www.consilium.europa.eu/

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