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Unione Europea : l'EMA (European Medicines Agency) raccomanda di ridurre l'uso della colistina negli animali, attraverso un percorso...

Nel corso dei prossimi tre o quattro anni, tutti gli Stati membri dovrebbero ridurre l'uso di colistina negli animali almeno ad un livello obiettivo di 5 mg di colistina / PCU.

29 Luglio 2016
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L'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha raccomandato che i medicinali contenenti colistina utilizzati solo come trattamento di seconda linea in animali e le loro vendite siano ridotti al minimo in tutti gli Stati membri dell'Unione europea (UE) per ridurre rischio di resistenza antimicrobica.

La Commissione Europea ha richiesto un aggiornamento della guida EMA 2013 in risposta alla scoperta di un nuovo meccanismo di resistenza dei batteri contro la colistina (causata dal MCR-1 gene). Questo gene può essere trasferito tra diversi tipi di batteri, causando il potenzialmento rapido di sviluppo di resistenza. Il gene è stato identificato nei batteri (Enterobacteriaceae) nel sud della Cina, e da allora è stato trovato in Europa e in altre regioni.

Misure per ridurre il rischio di resistenza per l'uso veterinario della colistina

Nel corso dei prossimi tre o quattro anni, tutti gli Stati membri dovrebbero ridurre l'uso di colistina negli animali almeno con un obiettivo di 5 mg di unità di colistina / correzione del livello di popolazione (PCU). PCU significa il peso previsto per il bestiame e degli animali macellati. Se attuata con successo, questo potrebbe tradursi in una riduzione complessiva di circa il 65% delle vendite attuali di colistina per uso veterinario a livello UE. Questa diminuzione deve essere costruita sulle vendite in calo di colistina per uso veterinario e osservata tra il 2011 e il 2013. Gli Stati membri sono anche incoraggiati a stabilire obiettivi nazionali più rigorosi, ideale a meno di 1 mg di colistina / PCU .

Nel suo parere, il Gruppo di Esperti sulla Resistenza Antimicrobica (AMEG-Antimicrobial Advice Ad Hoc Expert Group) ha sottolineato che la riduzione delle vendite di colistina non deve essere compensata da un maggiore uso di altri tipi di agenti antimicrobici, se non di essere raggiunto attraverso altre misure come il miglioramento delle condizioni di allevamento, di biosicurezza e la vaccinazione degli animali.

Inoltre, la colistina deve essere riclassificata e da aggiungere alla categoria 2 del sistema di classificazione AMEG, che comprende i farmaci riservati per il trattamento delle infezioni negli animali per i quali non vi sono trattamenti alternativi efficaci. Questa categoria comprende alcune classi di antimicrobici elencati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come fondamentale per importanza della salute umana. A causa del rischio rappresentato per la salute pubblica per uso veterinario, questi farmaci sono soggetti a restrizioni specifiche.

Mercoledì 27 luglio 2016/ EMA/ Unione Europea.
http://www.ema.europa.eu

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