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PSA: la Germania esorta la Polonia a costruire un corridoio di protezione dalla parte polacca

La cosiddetta Animal Health Troika ha incontrato la Commissione europea a Bruxelles per discutere l'approccio congiunto per combattere la peste suina africana...

29 Settembre 2021
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Il Segretario di Stato del Ministero Federale dell'Alimentazione e dell'Agricoltura, Beate Kasch, si è recato a Bruxelles per parlare con il Vice Direttore Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare, Claire Bury, e le loro controparti polacche e ceche sui prossimi passi nella lotta contro la peste suina africana (PSA) e in particolare sui provvedimenti per la realizzazione di recinzioni nella zona di confine.

Beate Kasch ha presentato alla Commissione dell'Unione Europea il concetto di corridoio di protezione tedesco, che mira a interrompere la diffusione del contagio verso ovest. Il corridoio sarà delimitato con due recinzioni fisse e la popolazione di cinghiali sarà ridotta a zero. A tal fine, si prevede di applicare misure graduali come la ricerca regolare delle carcasse, l'aumento della caccia e la rimozione delle carcasse. La Commissione Europea ha accolto con favore il concetto.

La pressione dei contagi in Polonia rimane alta. All'incontro, Beate Kasch ha chiarito ancora una volta quanto sia importante che Germania e Polonia agiscano insieme nella costruzione di recinzioni per cinghiali nella zona di confine. Oltre al corridoio di protezione tedesco, è stato ritenuto importante aggiungere un altro corridoio con una terza recinzione sul lato polacco e ha esortato la sua controparte polacca a intraprendere questa azione.

Il Segretario di Stato Beate Kasch ha spiegato: "Un ampliamento del nostro concetto di corridoio di protezione dalla parte polacca sarebbe un mezzo efficace per fermare la diffusione della PSA verso ovest. Sfortunatamente, la Polonia non è ancora pronta per questo, anche se la Germania ha offerto di fornire personale, supporto organizzativo e finanziario”.

Il ministero federale dell'Alimentazione e dell'Agricoltura si è adoperato per cofinanziare con la Commissione Ue le misure necessarie per la costruzione delle recinzioni: solo per Brandeburgo e Sassonia, il possibile volume di rimborso ha superato i 9 milioni di euro. Tuttavia, finora sono state rimborsate solo le spese derivanti dal controllo diretto delle malattie degli animali. Beate Kasch ha chiesto alla Commissione Ue di fornire assistenza finanziaria per la costruzione e la manutenzione preventiva delle recinzioni...

Giovedì 23 settembre 2021/ BMEL/ Germania.
https://www.bmel.de

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