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La Regione Lombardia emana il proprio Piano 2018-2020 di contrasto all'AMR (Antimicrobico Resistenza), vedi Doc.Uff...

In Lombardia ci sono 66.815 allevamenti, 70 grossisti di medicinali veterinari, oltre alle strutture che detengono medicinali e tutto il settore dei piccoli animali...

22 Dicembre 2017
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La Lombardia recepisce il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-resistenza (PNCAR) 2017-2020 ed emana il proprio «Piano Regionale per il contrasto all’antimicrobicoresistenza e il controllo del consumo di antibiotici in ambito umano e in ambito veterinario» per il triennio 2018-2020, puntando allo sviluppo di un sistema integrato umano-veterinario di monitoraggio degli antibiotici e delle resistenze.

In lombardia ci sono 66.815 allevamenti 70 grossisti di medicinali veterinari oltre le strutture che detengono medicinali e tutto il settore piccoli animali. La Regione Lombardia parte dai dati in suo possesso per organizzare un Piano di contrasto alle resistenze riscontrate in ambito veterinario, a fronte di una spesa regionale per medicinali veterinari di 218 milioni di euro per gli animali da reddito e 78milioni per premiscele.

Il piano si basa sull'uso prudente da parte dei professionisti comprese buone pratiche veterinarie e di allevamento e prende in considerazione le pratiche di prevenzione della malattie, così come l’uso di vaccinazioni e i miglioramenti delle condizioni di allevamento; si conforma alle condizioni d’uso del medicinale veterinario autorizzato e si basa sui risultati della sorveglianza e del monitoraggio della resistenza.

Uso prudente: tra le azioni previste dal Piano regionale figura la definizione di modalità di calcolo e di valutazione del consumo dei farmaci veterinari per tipologia e consistenza di allevamento (DDDVET, DcdVet o altri indicatori concordati con il livello centrale). Utilizzo di tali indicatori per modulare l’attività di controllo ufficiale negli allevamenti. Inoltre, la Regione Lombardia intende predisporre e recepire linee guida sull’utilizzo appropriato degli antimicrobici negli allevamenti, con il coinvolgimento dei Veterinari Liberi professionisti.

Monitoraggio della resistenza": In attuazione alla decisione 2013/652/UE in Regione Lombardia viene data attuazione al Piano di monitoraggio armonizzato della resistenza agli antimicrobici nei batteri zoonotici e commensali, mediante il campionamento (circa 400 campioni anno) in determinate popolazioni animali e categorie di alimenti di origine animale. L’analisi dei risultati permette di fare valutazioni sulla circolazione di germi antimicrobico resistenti negli allevamenti di bovini, suini e avicoli della Regione e di adottare opportuni provvedimenti. Tale piano è stato integrato, in collaborazione con IZSLER, con un progetto specifico, previsto dalla programmazione regionale, nei suini che monitora la presenza di agenti antimicrobici dall’allevamento sino al macello degli animali.

Il consumo reale dei famaci veterinari- "A partire dal gennaio 2015 è stato reso operativo, anche se in forma sperimentale nel territorio regionale, il sistema del Ministero della Salute che permette l'emissione elettronica della ricetta veterinaria da parte dei Medici Veterinari, la fornitura dei farmaci da parte dei farmacisti, la gestione delle registrazioni e della somministrazione ai capi in azienda da parte degli allevatori. L’utilizzo di tali funzionalità rende disponibile automaticamente alle Autorità Competenti il consumo reale dei farmaci e individua per singola azienda anche i flussi degli antibiotici definiti criticals importans. Queste funzionalità sono disponibili anche per i veterinari libero professionisti che per gli allevatori".

Mangimi- "E' in corso di implementazione nel sistema informatico la possibilità di prescrivere i mangimi medicati.

Equiparazione con le malattie trasmissibili- "Con il regolamento (UE) n. 2016/429 relativo alle malattie animali trasmissibili (Animal Health Law), i microrganismi diventati resistenti agli antimicrobici sono stati equiparati alle malattie trasmissibili, per cui è opportuno e necessario adottare norme specifiche per la loro prevenzione e controllo. L’applicazione dei principi fondamentali di buona governance in materia di sanità animale e di buone prassi di allevamento può contribuire a prevenire e/o ridurre l’introduzione, lo sviluppo e la diffusione di malattie animali, anche quelle trasmissibili da e all’interno di una popolazione animale, massimizzando il numero di animali sani e, quindi, riducendo al minimo la necessità dell’uso degli agenti antimicrobici".

pdfPiano Regionale 2018-2020

Venerdì, 15 dicembre 2017/Italia/Regione Lombardia.http://www.consultazioniburl.servizirl.it/ConsultazioneBurl/

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