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Unione Europea:previsti a breve segnali di aumento della produzione di carni suine

Nonostante la diminuzione della produzione che ha avuto luogo durante la prima metà dell'anno, ora ci sono segnali di recupero.

10 Ottobre 2014
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Secondo l'ultimo rapporto "Prospettive a corto raggio dei mercati agricoli, carni e prodotti lattiero-caseari", pubblicato dalla Commissione, si prevede che i raccolti di cereali della UE stabilisca un nuovo record nel 2014 con importanti esportazioni ed aumento degli stocks, mentre per la produzione di carni inizierà il recupero durante quest'anno dopo 2 anni di scarsezza di offerta.

Aumento della produzione di carni suine dopo 2 anni di ridotta offerta

Dopo due anni di riduzione dell'offerta di carni suine, con una contrazione dello 0,5% prevista per la produzione di carne suina nel 2014, anche se, nonostante il calo della produzione che ha avuto luogo durante la prima metà dell'anno, ora ci sono segnali di ripresa (in maggio-giugno il numero di scrofe è stato superiore rispetto allo scorso anno, soprattutto in Germania, Paesi Bassi, Spagna, Danimarca ed Ungheria). Ci si aspettava che la produzione recuperasse un po 'quest'anno, ma dal momento che il focolaio di peste suina africana (PSA) nel febbraio 2014, che ha determinato un divieto totale sulle esportazioni dell'UE verso la Russia, ha ritardato il recupero della produzione dell'UE mettendo incertezza sui mercati.

La situazione varia tra gli Stati membri. Nei primi sette mesi dell'anno, le macellazioni sono state in calo rispetto allo scorso anno nei tre principali paesi produttori: in Germania -2%, -1% in Danimarca e circa il 5% in Italia, mentre sono rimasti relativamente stabile in Francia e significativamente più alte in Polonia (+ 7%) e Paesi Bassi (+ 3%).

I prezzi dei mangimi inferiori dovrebbero consentire al settore di affrontare il calo dei prezzi dei suini e raggiungere una ripresa della produzione dello 0,8% previsto per il 2015.

Si prevede che le esportazioni di carni suine europee per il 2014 si trovino sotto dell'8% inferiori a quelle del 2013, nonostante la perdita del mercato russo dal febbraio 2014, mercato che rappresenta un quarto del totale delle esportazioni di carni suine al di fuori dell'UE. Si prevede che alcuni dei volumi che originariamente si pensava fossero assorbiti dalla Russia ora potrebbero essere assorbiti dai mercati asiatici come le Filippine, Corea del Sud e Giappone.

Nel 2014, si prevede che il consumo di carni suine si mantenga allo stesso basso livello del 2013 (31 kg pro capite) ed aumenti nel 2015, grazie alla maggiore disponibilità sul mercato dell'UE e migliori prospettive di crescita economica.

Marted' 7 Ottobre 2014/ EC - Agriculture and Rural Development/ Unione Europea. http://ec.europa.eu

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