Il Parlamento europeo ha fermamente respinto la proposta della Commissione europea di creare uno strumento di finanziamento unico, affermando che mette a repentaglio il futuro della Politica agricola comune (PAC). Egli sostiene invece un bilancio agricolo rafforzato.
La visione e le richieste del Parlamento per il bilancio dell'UE 2028-2034 sono illustrate in una risoluzione adottata mercoledì dagli eurodeputati. Questi ultimi richiedono un quadro finanziario pluriennale (QFP) molto più ambizioso, in grado di soddisfare le crescenti aspettative dei cittadini europei in un contesto di instabilità globale. L'attuale limite di spesa pari all'1% del reddito nazionale lordo dell'UE-27 è considerato insufficiente per affrontare il crescente numero di crisi e sfide.

Il Parlamento respinge l'idea della Commissione di replicare il modello del Recovery and Resilience Facility, basato su "un piano nazionale per Stato membro". Gli eurodeputati chiedono invece una struttura che garantisca trasparenza e responsabilità parlamentare, coinvolgendo le autorità regionali e locali e tutte le parti interessate. La risoluzione ribadisce inoltre il ruolo della politica di coesione nell'approfondimento del mercato unico, nella riduzione delle disuguaglianze e nella lotta alla povertà.
Sono stati adottati due emendamenti chiave: uno per mantenere la linea di bilancio separata della PAC nel prossimo QFP, l'altro per chiederne un aumento. Ciò include l'indicizzazione del bilancio agricolo all'inflazione e l'individuazione di ulteriori fonti specifiche di finanziamento per sostenere le numerose transizioni richieste al settore agricolo dall'UE. Si tratta di un approccio pragmatico volto a garantire la coerenza tra le ambizioni della Commissione e i mezzi finanziari disponibili.
Gli eurodeputati ritengono che il fondo per la competitività proposto, che unirebbe diversi programmi esistenti, sia insufficiente. Chiedono invece un nuovo fondo mirato per mobilitare gli investimenti pubblici e privati attraverso meccanismi europei di condivisione del rischio. Riconoscono la necessità di aumentare la spesa per la difesa, ma insistono sul fatto che ciò non deve avvenire a scapito della spesa sociale, ambientale o delle politiche di lungo periodo.
Il prossimo bilancio a lungo termine dovrà ridurre la burocrazia inutile per i beneficiari, senza dare alla Commissione più margine di manovra a scapito del controllo democratico del Parlamento. Secondo gli eurodeputati, un bilancio più semplice deve essere anche più trasparente.
Anche la flessibilità di spesa è considerata essenziale: le capacità di risposta alle crisi devono essere integrate nel bilancio di ogni settore politico, tutelando gli aiuti umanitari.
Gli eurodeputati insistono inoltre sul fatto che il rimborso dei prestiti legati a NextGenerationEU non dovrebbe compromettere il finanziamento delle principali priorità dell'UE.
Le priorità del Parlamento mirano a confluire nella proposta della Commissione per il prossimo bilancio a lungo termine dell'UE, previsto per luglio 2025.
Mercoledì 7 maggio 2025/ Parlamento Europeo e Copa-Cogeca/ Unione Europea.
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