La Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (AGRI) del Parlamento europeo ha adottato una relazione che delinea le sue priorità per la Politica agricola comune (PAC) dopo il 2027.
Tra le richieste principali figurano un bilancio della PAC rafforzato e autonomo, una riduzione della burocrazia per gli agricoltori, misure più incisive per il ricambio generazionale e un più ampio accesso agli strumenti digitali per l'agricoltura.

Approvata con 29 voti favorevoli, 9 contrari e 8 astensioni, la relazione sottolinea che, nell'attuale clima geopolitico, l'agricoltura dell'UE è essenziale non solo per la sicurezza alimentare, ma anche per la più ampia strategia di sicurezza e difesa dell'UE. I deputati insistono sul fatto che il bilancio della PAC debba rimanere indipendente e non debba essere accorpato ad altri flussi di finanziamento o utilizzato per scopi non agricoli.
Il sostegno diretto al reddito dovrebbe essere rafforzato per tutti gli agricoltori attivi e professionali, in base alla superficie. Per garantire un efficace sviluppo rurale, il secondo pilastro della PAC deve rimanere distinto dalle politiche di coesione. I pagamenti di sostegno accoppiati volontari per i settori in difficoltà dovrebbero essere mantenuti o aumentati.
La riduzione degli oneri amministrativi per gli agricoltori è un principio fondamentale. I deputati sostengono un sistema basato su incentivi per il raggiungimento di obiettivi ambientali e sociali. I regimi ecologici dovrebbero rimanere volontari ed essere accompagnati da una remunerazione equa. I controlli di conformità alla PAC dovrebbero basarsi su immagini satellitari e sull'autodichiarazione degli agricoltori tramite un sistema elettronico centralizzato, riducendo lo stress delle ispezioni fisiche.
Per quanto riguarda il ricambio generazionale, la Commissione sottolinea che il 58% degli agricoltori dell'UE ha più di 55 anni, mentre solo il 6% ha meno di 35 anni. Propone maggiori finanziamenti per la PAC, insieme a incentivi fiscali e creditizi, per eliminare le barriere all'ingresso per i giovani agricoltori.
Infine, i deputati chiedono un'etichettatura armonizzata dei prodotti agroalimentari a livello UE. Poiché oltre il 70% dei consumatori basa le decisioni di acquisto sulla confezione del prodotto, le etichette dovrebbero indicare chiaramente l'origine, la qualità e gli standard di produzione, evitando informazioni fuorvianti.
Martedì 8 luglio 2025/Parlamento Europeo/Unione Europea.
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