Martedì il Parlamento europeo ha approvato nuove norme che introducono maggiore flessibilità e sostegno agli agricoltori nel rispetto della Politica Agricola Comune (PAC) dell'UE.
L'accordo preliminare, raggiunto tra i negoziatori del Parlamento e del Consiglio il 10 novembre, è stato sostenuto da 629 deputati, con 17 voti contrari e 16 astensioni.

Una delle misure chiave è il sostegno ai piccoli agricoltori. È stato concordato che le piccole aziende agricole potranno ricevere fino a 3.000 euro all'anno, rispetto ai 2.500 euro inizialmente proposti dalla Commissione, oltre a un pagamento una tantum fino a 75.000 euro per lo sviluppo aziendale (invece dei 50.000 euro proposti).
Per quanto riguarda i requisiti ambientali, le nuove norme garantiscono che i terreni classificati come seminativi a partire dal 1° gennaio 2026 manterranno tale designazione, anche se non vengono arati, coltivati o riseminati. Inoltre, gli agricoltori certificati biologici saranno automaticamente considerati conformi ai requisiti delle Buone Condizioni Agricole e Ambientali (BCAA) per le superfici delle loro aziende già biologiche o in fase di conversione all'agricoltura biologica. Gli Stati membri possono limitare questa semplificazione se i controlli risultano troppo onerosi dal punto di vista amministrativo.
Le ispezioni saranno effettuate "una tantum", il che significa che gli agricoltori non saranno soggetti a più di un'ispezione ufficiale nello stesso anno.
L'accordo provvisorio dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'UE.
Martedì 16 dicembre 2025/ PE/ Unione Europea.
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