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Massimo ViscarelliAllevatore - Italia25-Lug-2018
Sul taglio delle code nei suini, la
prima raccomandazione rivol-
ta all’Italia dagli ispettori euro-
pei è stata di dare ai veterinari ufficiali
dei “criteri di conformità” alle norme
unionali. Il Ministero della Salute ha ri-
sposto emanando un Piano d’azione
nazionale per prevenire il tail docking ne-
gli allevamenti. Riviste anche le check-
list dell’Izsler e fornito ai Servizi Veteri-
nari un manuale esplicativo. L’audit con-
dotto a novembre nel nostro Paese dal-
la DgSante ha infatti stigmatizzato l’as-
senza di “orientamenti dettagliati per va-
lutare la conformità alla direttiva
120/2008”, di conseguenza l’applica-
zione delle norme “non è coerente né
efficace”. La DgSante ha anche os-
servato che “i suinicoltori sono convinti
che i loro allevamenti siano conformi ai
requisiti giuridici e che nel sistema di al-
levamento italiano sia impossibile alle-
vare suini con code intatte”; convinzioni,
queste, che “rappresentano un grave
ostacolo che impedisce alle autorità di
modificare lo status quo”. Il Piano na-
zionale è stato calibrato sulla realtà pro-
duttiva italiana, notoriamente strategi-
ca sui mercati nazionali e internazionali.
Il benessere animale è un fattore di com-
petizione economica che si presta (è già
stato fatto notare nelle sedi europee) ad
influire sul posizionamento dei singoli
Stati Membri sul mercato della UE e non
solo di quello. Non diversamente da
quanto accade con un altro grande
tema, plausibilmente agitato con il me-
desimo retropensiero competitivo: quel-
lo dell’uso degli antibiotici negli alleva-
menti.
Materiale di arricchimento
Materiale per esplorazione e manipolazione: tipologia
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