TwitterLinkedinWhatsAppTelegramTelegram
0
Leggere questo articolo in:

Il trasferimento non chirurgico degli embrioni di suino è oggi una realtà

La procedura è semplice, sicura, veloce e ben tollerata dalle scrofe riceventi...

8 Dicembre 2017
TwitterLinkedinWhatsAppTelegramTelegram
0

L'utilizzo del trasferimento degli embrioni (TE) dovrebbe essere cruciale per il settore suinicolo, grazie alle sbalorditive applicazioni che questa tecnologia presenta già nell'ambito della produzione zootecnica. Nonostante questo, due fatti fondamentali hanno portato al suo non uso commerciale:

1) le difficoltà incontrate per crioconservare gli embrioni di suino

e 2) la necessità di utilizzare metodi chirurgici per depositare gli embrioni nelle scrofe riceventi.

Tuttavia, nell'ultima decade la situazione è cambiata drasticamente grazie alle nuove tecniche (vetrificazione) esistenti per la crioconservazione embrionale ed allo sviluppo di una nuova ed unica procedura di trasferimento non chirurgica (TnQ), mediante il quale gli embrioni vengono trasferiti nella profondità dell'utero delle scrofe recettive (Martínez e coll, 2004) (vedi figure). Con questo procedimento è possibile attraverasre la cervice e raggiungere la profondità di un corno uterino in 3-5 minuti nel 95% delle scrofe riceventi (Martínez e coll, 2013).

Apparato genitale della scrofa
Apparato genitale della scrofa
Pulizia scrupolosa della zona perineale della scrofa recettiva ed inserimento del catetere e degli embrioni
Pulizia scrupolosa della zona perineale della scrofa recettiva ed inserimento del catetere e degli embrioni

Pulizia scrupolosa della zona perineale della scrofa ricevente ed inserimento del catetere e degli embrioni.

La diagnosi di gravidanza ed il controllo dei parti finalizzano il procedimento
La diagnosi di gravidanza ed il controllo dei parti finalizzano il procedimento

La diagnosi di gravidanza ed il controllo dei parti finalizzano il processo.

Tre anni fa abbiamo iniziato un programma di TnQ degli embrioni in collaborazione con l'azienda Selección Batallé SA, Girona, (Spagna). In questo programma, utilizzando scrofe di razza Duroc e con più di 150 TnQ realizzate, si ottenne una fertilità dell'80% ed una prolificità di 9,5 suinetti nati, utilizzando 30 embrioni freschi per scrofa ricevente.

I risultati del programma indicano che il numero richiesto di donatrici per scrofa ricevente può essere efficacemente ridotto da 2 a 1’5 mediante la superovulazione delle donatrici (Angel e coll., 2013). Allo stesso modo, è stato determinato anche una asincronia delle scrofe riceventi di +24 h (riceventi in calore 24 h dopo le donatrici) è ideale per il successo dei trasferimenti (Martinez e coll., 2013). Per ultimo, è stato sviluppato un protocollo per la conservazione degli embrioni freschi per un periodo di 24 h e, così rendere possibile, il loro trasporto, nazionale o internazionale, dall'allevamento donatore fino ai riceventi. I risultati di questo studio dimostrano che si può ottenere una elevata fertilità e prolificità nelle scrofe riceventi usando embrioni freschi conservati a 37ºC durante 24 h. Nonostante questo, l'ideale sarebbe utilizzare embrioni crioconservati, dato che questi potrebbero essere conservati in maniera indefinita e trasferiti quando è necessario.

Lo sviluppo della TnQ con embrioni crioconservati presuppone enormi e trascendentali vantaggi per le case di genetica dato che:

1) permetterebbe di fornire soggetti di elevato valore genetico direttamente dai nuclei di selezione delle case genetiche ai nuclei chiusi dei clienti senza limitazioni di tipo temporale,

2) semplificherebbe i trasporti internazionali di animali evitando i problemi associati al benessere animale,

3) permetterebbe alle case di genetica di introdurre il proprio materiale genetico, con le massime garanzie sanitarie, nei mercati emergenti,

e 4) permetterebbe la conservazione nel tempo del materiale genetico, fatto fondamentale di fronte ad eventuali crisi sanitarie.

Attualmente, la vetrificazione è l'unico metodo efficiente per la crioconservazione degli embrioni di suino. Le ricerche realizzate negli ultimi anni hanno dato come risultato che una elevata percentuale (80-95%) degli embrioni, senza alcun tipo di trattamento preventivo, sopravvive in vitro ai processi di vetrificazione e scongelamento-riscaldamento. Nonostante questi eccellenti risultati, ci sono scarsi studi che determinano la sopravvivenza in vivo degli embrioni vetrificati.

I nostri risultati indicano che si può ottenere una elevata fertilità (75%) e prolificità (10 suinetti nati per parto) quando gli embrioni vetrificati vengono trasferiti alle scrofe recettive per via chirurgica. Sfortunatamente, quando questo tipo di embrioni vengono trasferiti medianteTnQ, la fertilità diminuisce (50%), anche se la dimensione della figliata si mantiene (Martinez e coll., 2013). E' ovvio che è necessario realizzare ulteriori ricerche per incrementare la fertilità nelle scrofe riceventi quando entrambe le tecnologie vengono impegate congiuntamente.

I risultati fin qui esposti indicano che la TnQ nella specie suina è oggi una realtà. Il procedimento è semplice, sicuro veloce e ben tollerato dalle scrofe riceventi. Gli eccellenti risultati ottenuti utilizzando questa tecnologia in combinazione con embrioni freschi ed i promettenti risultati raggiunti con embrioni crioconservati, rappresentano un progresso fondamentale nell'uso commerciale della TE nel settore suinicolo nel breve tempo.

Ringraziamenti
Gli studi indicati sono stati parzialmentefinanziati da CDTI/S.Batalle (20090686), MICINN-FEDER (AGL2009-12091), MINECO-FEDER (AGL 2012-38621), e SENECA (GERM04543/07).

Commenti sull'articolo

Questo spazio non è dedicato alla consultazione agli autori degli articoli, ma uno spazio creato per essere un punto di incontro per discussioni per tutti gli utenti di 3tre3
Pubblica un nuovo commento

Per commentare ti devi registrare su 3tre3 ed essere connesso.

Prodotti associati al negozio on line

Il negozio specializzato in sunicoltura
Supporto e Servizio tecnico specializzato
Oltre 120 marchi e fabbricanti