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Mangimi che costano poco, gasolio a prezzi stracciati: risultato, tanti..tanti suini

Il settore suinicolo degli USA sta passando un momento dove i prezzi dell'alimentazione sono i più bassi da molti anni a questa parte, per cui si prevede un aumento considerevole dei suini da macellare. La produzione supererà la capacità di macellazione?

Il settore suinicolo degli USA sta passando un momento dove i prezzi dell'alimentazione sono i più bassi da molti anni a questa parte. Le ragioni sono molteplici ed i fattori che contribuiscono al costo sembrano allinearsi per tale fine.

In primo luogo, a causa della PED dell'anno passato ed il ridotto numero di bovini da carne, la domanda di cereali per mangimi era calata di un pò. Il numero dei bovini sta aumentando poco a poco, ma continua sotto i livelli normali per questo periodo dell'anno, ancora dovuto al danno subito dalla siccità prolungata e dalle ampie tempeste di neve che hanno ucciso decine di migliaia di animali nel Dakota del Sud qualche hanno fa. La vendita al dettaglio ha dovuto diminuire lievemente il costo astronomico del vitello, dato che i consumatori passavano massicciamente a consumare più carne suina e di pollame, meno care, man mano che la produzione suinicola recuperava velocemente dalle perdite di produzione causate dal PEDv e l'offerta è sbocciata all'inizio di quest'anno. Questo ha comportato perdite di grandi allevamenti di bovini da carne, che sono in una situazione parecchio complicata.

La domanda totale di mangimi durante l'anno passato non è diminuita di tanto come si poteva immaginare, questo perchè i prezzi record dei suini hanno fatto sì che anche i pesi alla vendita aumentassero anch'essi da record. Tutto questo, ha oscurato un'eventuale calo delle tonnellate di carni suine macellate, che ha compensato in calo dei suini macellati. La domanda ridotta ed un grande raccolto ha determinato una rimanenza di quasi 1.8 miliardi di bushels per il mais e di +200 milioni di bushels per la soia, ad un punto già avanzato del raccolto del 2015.

Gli agricoltori hanno portato a termine la tipica, inefficace, strategia che usano quando i prezzi calano: la capacità di immagazzinare è aumentata in modo smisurato durante gli anni eccezzionali in cui il prezzo del mais era molto elevato a causa dell'etanolo, che ora cercano di far magazzino di tutto finchè il prezzo non raggiunga il valore desiderato. Questo potrebbe funzionare se la maggioranza non dovesse restituire i soldi dei prestiti utilizzati durante la produzione, ma il costante gocciolamento delle vendite di mais per pagare le fatture si sta convertendo in una inondazione, che rovina la strategia per tutti. Buona parte riesce a sopportare che i prezzi calino, sopratutto con l'arrivo del nuovo raccolto, e allora ci sarà panico e si venderà di brutto con una perdita ancora maggiore.

Inoltre, la guerra del prezzo del petrolio ha fatto scendere di tanto il prezzo della benzina negli USA (eccetto nelle grandi città delle coste, dove le tasse sono la maggior parte del prezzo), tanto che l'etanolo non si vende più. La miscela normale negli USA è E-10, un 10% di etanolo ad ogni gallone di benzina, come obbliga il governo. Tuttavia questo peggiora la resa rispetto alla benzina pura, e l'effetto globale della miscela è solo di una leggera riduzione del prezzo, dato che l'etanolo normalmente costa meno.

Ogni volta abbiamo più macchine negli USA costruite per usare E-85, (fino a 85% di etanolo) o con E-10, benzina normale, come dettano i prezzi attuali. Ora il problema è che il conflitto del petrolio ha abbassato il prezzo fino al punto in cui è più economico( a produrre) rispetto all'etanolo. I prezzi dell' E-85 normalmente sono  30-40 centesimi meno cari per gallone rispetto all' E-10, però recentemente vi è stata un cambio di tendenza, e l'E-85, un carburante con peggior resa (in Km per litro) è ora 20 centesimi più caro che la benzina normale dato che le aziende che mescolano il combustibile, cercano di non venderlo ad un costo inferiore a quelli di produzione. Anche con il mais che costa poco, i distillatori stanno soffrendo il prezzo del petrolio.

L'ultimo rapporto USDA stima che il raccolto del mais nel 2015 sarà di poco inferiore (non sufficiente per cambiare l'ago della bilancia) e un poco meno di soia. Combinando il grande raccolto con gli stocks, abbiamo mangimi e carburanti a basso costo per un buon tempo. Continuano le domande sull'espansione graduale della produzione, che sta già avvenendo. Abbiamo nuovi e grandi impianti di macellazione e lavorazione che saranno operativi nei prossimi 2 anni e anche l'annuncio della Indiana Packers, un'azienda media, in joint venture con una società giapponese (Itoham Foods) aumenterà il volume dei propri impianti a Delphi, per produrre più carni suine negli USA  e per l'export.. Tutto questo suggerische che il mercato è pronto per più suini prodotti negli USA.

Mancano 2 cose (almeno): La produzione aumenterà prima della capacità di macellazione? I bassi costi alimentari aiuteranno i produttori , ma perderanno un sacco di soldi se la produzione supera la capacità di macellazione. I vecchi impianti di macellazione si chiuderanno quando saranno in funzione i nuovi impianti più efficienti? determinando una riduzione netta della capacità di macellazione? Vedremo cosa succederà, ma per ora: mangimi che costano poco, benzina a prezzi stracciati e... tanti suini..chissà, una domanda sufficiente, faranno sì che dicembre non sarà così un disastro. Questo è quello che sembrano indicare le carte di oggi.

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