Ceva Salute Animale S.p.A.

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Società del gruppo Internazionale Ceva Santé Animale, Ceva Salute Animale opera oggi nel nostro paese con una organizzazione di circa 100 dipendenti impegnati nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di prodotti per la salute di animali da reddito e da compagnia. La gamma offerta, che spazia dai prodotti antinfettivi a quelli riguardanti la riproduzione, agli antinfiammatori, ai metabolici, ai vaccini, colloca Ceva tra i leader nel mercato italiano. Ceva Salute Animale, con le proprie strutture di Ricerca e Sviluppo, grazie alla solida esperienza nel settore veterinario gestisce progetti mirati alla messa a punto di prodotti e programmi d’impiego innovativi e sempre più rispondenti alle esigenze di salute e benessere degli animali. La qualità dei prodotti Ceva è assicurata da officine farmaceutiche (due di queste in Italia: per i prodotti iniettabili a Porto Empedocle, per i prodotti orali a Cavriago) che producono secondo le norme di Good Manufacturing Practice (GMP), con standard tecnologici e qualitativi decisamente molto elevati. Affidabilità, dinamismo, innovazione, competenza, sviluppo di servizi finalizzati alla soddisfazione del consumatore sono l’obbiettivo di Ceva Salute Animale, nell’ambito delle esigenze e peculiarità del mercato veterinario e zootecnico in Italia.

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Controllo dell'influenza: vaccinazione
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Controllo dell’influenza: perché è importante

Nei suini: Ridurre la malattia clinica e le perdite produttive ad essa correlate Ridurre le infezioni batteriche secondarie e quindi il consumo di antibiotici Nell’uom
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Controllo dell’influenza: perché è importante👇


Nei suini:
Ridurre la malattia clinica e le perdite produttive ad essa correlate
Ridurre le infezioni batteriche secondarie e quindi il consumo di antibiotici

Nell’uomo:
Ridurre la probabilità di trasmissione uomo-suino-uomo


Nei suini e nell’uomo:
Ridurre la probabilità di ricombinazione e la generazione di ceppi pericolosi per la salute animale e umana
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CONTROLLO PSA: ISPRA, una trappola sperimentale per la cattura dei cinghiali

E prevista per il mese di settembre la ripresa delle attività sperimentali di trappolamento. L'ISPRA testa il metodo PIG BRIG per affinare i metodi di cattura dei cinghiali.

Il progetto, coordinato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta e realizzato in collaborazione con l’ISPRA e l’Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese, prevede la sperimentazione di una trappola innovativa denominata “PIG BRIG”

La trappola PIG BRIG, ideata appositamente per ottimizz
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È aperto il bando regionale della Lombardia dedicato a interventi di biosicurezza e recinzioni per gli allevamenti di suini. A disposizione una dotazione finanziari di 2,2 milioni di euro.

La regione Lombardia ha aperto il bando per finanziare l'acquisto di recinzioni da impiegare come barriera di prevenzione per scongiurare l'insorgenza della malattia negli allevamenti, dopo i ritrovamenti di alcune carcasse di cinghiale positive al virus della Peste Suina Africana nella provincia di Pavia.
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Il Ministero dell'Agricoltura ha previsto l'erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici installabili su edifici anche ad uso zootecnico.
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In ogni scrofaia, la progettazione dell'unità di parto è un aspetto essenziale per il successo economico e produttivo. Esso comprende molti fattori che vanno dal numero di postazioni, la dimensione delle sale parto, le gabbie, il pavimento, il riscaldamento, la ventilazione, ecc.
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LA MALATTIA DEGLI EDEMI

La malattia degli edemi (ED) è una malattia riemergente del suino, caratteristica della fase post-svezzamento, che causa perdite significative nelle aziende colpite. È causata da ceppi di E. coli produttori di tossine Shiga (STEC), in particolare le tossine del sottotipo 2e (Stx2e). Questi ceppi sono per lo più dotati delle fimbrie F18 che utilizzano per aderire alle cellule delle pareti intestinali. Poiché i recettori cellulari sensibili alle F18 si sviluppano solo dopo i 20 giorni di età del suinetto, la suscettibilità degli animali all’ ED aumenta in modo marcato
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LA SALMONELLOSI

Le infezioni da Salmonella rappresentano una grave minaccia per la salute umana e animale
La Salmonella si trova comunemente nell'intestino di volatili e mammiferi sani. Negli alimenti, è più spesso rilevata nelle uova e nella carne cruda di maiale, tacchino o pollo. Le infezioni da Salmonella nell'uomo sono di solito di origine alimentare. Mentre la maggior parte di questi batteri Gram negativi sono fondamentalmente specifici per specie, alcuni hanno il potenziale per essere trasmessi ad altre specie o all'uomo.

In particolare, la Salmonella typhimurium (STM) presenta questo potenziale zoonotico, ossia è in grado di infettare varie specie animali e l'uomo. Questo patogeno è da sempre molto diffuso nelle aziende suinicole ed è oggi la serovar più frequentemente rilevata.

La Salmonella è una problematica importante che non può essere affrontato con un approccio semplice o univoco. Molti tentativi per una migliore igiene, un'alimentazione adeguata o l'uso di acidi sono falliti o sono stati efficaci solo per poco tempo.

La Salmonella può causare nel suino una malattia che si sviluppa con sintomatologia clinica e diventare un problema che minaccia anche la sopravvivenza dell'azienda agricola stessa.
Più la serovar si adatta al suino, più gravi sono i sintomi. Nella forma setticemica della malattia, i batteri penetrano nel flusso sanguigno degli animali infetti. All'inizio, i segni clinici sono simili a quelli della Malattia degli edemi nei suinetti, ma sono accompagnati da febbre. Questa forma colpisce soprattutto i suinetti svezzati, ma anche i suini da ingrasso e i riproduttori. Se la malattia acquisisce un decorso irregolare, possono verificarsi morti improvvise. Nei casi acuti, zone come le orecchie, il muso e la parete addominale diventano viola. Una respirazione pesante e faticosa indica un interessamento polmonare. La mortalità può superare di gran lunga il 20%. In molti casi, si verificano aborti nelle scrofe gravide.
I sierotipi meno adattati di solito causano solo diarrea, principalmente giallo-grigiastra e acquosa. I segni clinici possono essere confusi con quelli della diarrea post-svezzamento causata da E. coli. La forma intestinale cronica è caratterizzata da una diarrea non specifica pastosa o sanguinolenta. Altri effetti sono la tosse cronica e un maggior numero di suini sottopeso.

È opportuno menzionare la diarrea da Salmonella causata dai trattamenti antibiotici per altre malattie, come le infezioni respiratorie. Queste diarree compaiono quando gli animali infetti da Salmonella vengono trattati con un antibiotico a cui il ceppo specifico di Salmonella è resistente.
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Il Mal rossino suino è una malattia zoonotica in cui la maggior parte dei contagi si verifica attraverso graffi o ferite alla pelle, soprattutto nelle persone il cui lavoro è legato alla gestione di animali infetti. L'agente eziologico del Mal rossino è il batterio Erysipelothrix rhusiopathiae, di cui sono noti fino a 28 sierotipi, dei quali il 1a, 1b e 2 sono riconosciuti come patogeni. La malattia può presentarsi in forma setticemica, con un quadro clinico generalizzato grave (letargia, apatia, anoressia, febbre) in cui spicca la presenza delle placche di Talero, lesioni cutanee di forma romboidale patognomoniche di questa malattia e che può raggiungere fino al 40% di mortalità. Dopo questa fase acuta, la malattia può evolversi in una forma subacuta e cronica in cui si osservano principalmente segni di artrite ed endocardite. La Erysipelothrix rhusiopathiae è suscettibile a molteplici antibiotici, la penicillina è il primo trattamento di scelta. Il trattamento precoce dell'infezione di solito dà buoni risultati entro 24-36 ore. La prevenzione della malattia si basa sull'uso di batterine inattivate contro i sierotipi 1 e/o 2 mediante iniezione intramuscolare o mediante l'uso di batterine attenuate per il trattamento di massa con acqua da bere. La vaccinazione è generalmente efficace e la durata dell'immunità è di circa 6-12 mesi
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