PRRS

La sindrome riproduttiva e respiratoria dei suini (PRRS) è l'infezione che più ha impatto sull'economia suinicola negli USA ed in altri paesi europei. Come il suo nome indica, il virus determina problemi riproduttivi e respiratori.

Nomi alternativi: Sindrome riproduttiva e respiratoria dei suini, Malattia delle orecchie blu

+ info su diagnosi di laboratorio

Informazione

La sindrome riproduttiva e respiratoria dei suini (PRRS) è causata da un arterivirus. Il virus è classificato in due tipi: americano ed europeo (o Lelystad). Il virus è molto suscettibile all'ambiente e ai disinfettanti ed è caratterizzato dalla sua grande capacità di mutare. Il virus ha una particolare affinità per i macrofagi alveolari, che si trovano nel polmone. I macrofagi fanno parte del sistema immunitario in quanto ingeriscono ed eliminano i batteri e i virus invasori. Il virus si moltiplica all'interno dei macrofagi producendo più virus e le cellule dell'ospite muoiono nel processo. Distrugge fino al 40% dei macrofagi, distruggendo la maggior parte dei meccanismi di difesa dell'animale e permettendo a batteri e altri virus di proliferare e causare danni al sistema respiratorio. Il virus può attraversare la placenta e infettare i feti a partire dai 70 giorni di gestazione, causando aborti nel terzo trimestre e suinetti morti o mummificati.
 

 

 

 


Una volta entrato in allevamento tende a rimanerci e in forma attiva.

Per infettare per la prima volta tutto il parco riproduttore di un allevamento può impiegare anche 1 anno, sopratutto in grandi allevamenti. Anche se il virus sembra diffondersi velocemente, passano 4 a 5 mesi prima che il 90% dei capi si infetti e diventino sieropositive. I suini adulti eliminano il virus per periodi più breve (alcuni giorni) rispetto ai suini in accrescimento che possono eliminarlo per 1 a 2 mesi (addirittura per più di 5 mesi nei suini più giovani.

La situazione clinica può variare molto da allevamento ad allevamento a causa della grande varietà di ceppi. Nonostante la possibilità di sequenziamento, è impossibile prevedere la virulenza, la gravità clinica o se esiste una immunità crociata tra ceppi. Il virus può essere trasmesso attraverso il seme. Molti allevamenti moderni, per prevenire la PRRS, si basano sulla biosicurezza. Studi più recenti hanno identificato linee genetiche più resistenti al virus.

La forma cronica è molto variabile. Normalmente la forma clinica è similare alla forma acuta, ma interessando meno numero di capi, sopratutto scrofette e primi parti. La forma cronica continua a diffondersi in modo continuo ai suini di tutte le età, ma con meno gravità.

 

Sintomi

I sintomi sono molto variabili secondo il ceppo o ceppi presenti. I ceppi del NordAmerica tendono ad essere più virulenti con sintomatologia cliniche più severe.

Malattia Acuta
Scrofe

  • Brevi periodi di innappetenza.
  • Febbre.
  • Aborti, prevalentemente a fine gestazione (dopo terzo trimestre). Spesso è il primo sintomo dell'episodio acuto.
  • Parti anticipati di 2-3 giorni.
  • Suinetti mummificati.
  • Aumento dei natimorti.
  • Suinetti poco vitali alla nascita.


Suinetti lattanti

  • Diarrea.
  • Scarti
  • Aumento di infezioni come  Glässer e Streptococcus suis.


Verris

  • Innappetenza.
  • Febbre.
  • Letargia.
  • Perdita di libido.
  • Calo della fertilità.
  • Calo prolificità.
  • Calo produzione seminale.


Svezzamento e Ingrasso

  • Periodi di lieve innappetenza.
  • Aumento delle infezioni secondarie che prima erano sotto controllo (Salmonella, polmonite enzootica, App, PCVAD, Streptococcus suis)
  • Tosse moderata.
  • Aumento sensibilità a infezioni respiratorie (Mycoplasma, Influenza) con quadro respiratorio acuto e estesa consolidazione polmonare.
  • Sternuti.
  • A volta non ci sono sintomi evidenti.
  • Calo incremento giornaliero di peso.
  • Aumento della mortalità.

Malattia cronica

Scrofe

  • Aborti continuati ad una minor percentuale (2 a 5%).
  • Cianosi ridotta a pochi soggetti.
  • Parti prematuri
  • Aborti, prevalentemente a fine gestazione (dopo terzo trimestre). Spesso è il primo sintomo dell'episodio acuto.
  • Parti anticipati di 2-3 giorni.
  • Suinetti mummificati.
  • Aumento dei natimorti.
  • Suinetti poco vitali alla nascita.


Suinetti lattanti

  • Suinetti scarti.
  • Aumento di malattie come Glässer e Streptococcus suis.

Verris

  • Perdita di libido.
  • Calo della fertilità.
  • Figliate poco numerose.

Svezzamento ed Ingrasso

  • Aumento dei casi di malattie infettive che in precedenza erano sotto controllo (Salmonella, polmonite enzootica, App, PCVAD, Streptococcus suis)
  • Tosse moderata.
  • Aumento sensibilità a infezioni respiratorie (Mycoplasma, Influenza) con quadro respiratorio acuto e estesa consolidazione polmonare.
  • Sternuti.
  • A volta non ci sono sintomi evidenti.
  • Calo incremento giornaliero di peso.
  • Aumento della mortalità.

 

Cause/Fattori predisponenti

Forme frequenti di contaggio:

  • Spostamento di suini portatori.
  • Trasmissione aerogena.
  • Trasmissione tramite aghi con iniezioni.
  • Stivali, indumenti contaminati.
  • Automezzi sopratutto in inverno.
  • Trasmissione via seme.
  • La PRRS può entrare in qualsiasi tipologia di allevamento, sia ad elevato o basso status sanitario, sia stabulato sia all'aperto, non importa la dimensione
  • Tutte le secrezioni: nasali, saliva, feci, orina.

 

Diagnosi

+ info su diagnosi di laboratorio

Si basa sui sintomi clinici, necroscopie e identificazione del virus con PCR. Ci sono molti test disponibili, ma l'uso di ELISA può essere quello più idoneo per la rilevazione degli anticorpi. Oggi è pratica usuale utilizzare i fluidi orali come campionamento per il monitoraggio. Il sequenziamento del virus può aiutare a offrire informazione di tipo epidemiologico e per distinguere una nuova entrata del virus e la sua origine.
 

Controllo/Prevenzione

  • Non ci sono tuttavia nessun trattamento efficace contro il virus. La biosicurezza continua ad essere l'arma migliore per prevenire l'introduzione di nuovi virus.
  • La rimonta deve essere negativa proveniente da allevamenti negativi al PRRSV.
  • Tutto il seme utilizzato deve provenire da centri di inseminazione negativi al PRRSV sottoposto a costanti monitoraggi.
  • L'obiettivo in riproduzione è stabilizzare le scrofe ed erradicare il virus con rimonta negativa.
  • In presenza di un episodio in scrofaia, è possibile applicare il depopolamento, svuotamento, lavaggio, disinfezione e ripopolamento con animali negativi. Se non fosse possibile questa misura, in funzione dei costi elevati, è possibile applicare i seguenti passi:
    • Introduzione della rimonta a differenti età per evitare entrate per 200 gg.
    • Uniformizzazione del parco scrofe con esposizione del virus a tutta la popolazione e suini di tutte le età con il virus di campo presente oppure con vaccino vivo modificato.
    • L'allevamento deve essere "chiuso" per almeno 200 giorni.
    • Tutti i suinetti nati devono abbandonare la scrofaia al momento dello svezzamento. Ossia, non deve rimanere nessun suino che non le scrofe, per evitare che ci siano soggetti sensibili al virus e che possa diffonderlo.
  • Il management in ingrasso deve includere cure particolari e sistemazione degli ambienti per attraversare le fasi acute. Moltevolte si trattano con antibiotico in modo strategico per controllare le infezioni secondarie.
  • Si possono utilizzare i vaccini disponibili per scrofe e suinetti.
  • I centri verri dovrebbero dotarsi di filtri d'aria in entrata.

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