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Nel dicembre 2012, il patrimonio suinicolo si è attestato a 11,1 milioni di capi, una calo del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L'export totale di carni suine nel 2012 è stato di 3.130.291 tonnellate, il che significa una riduzione dell'1,9% rispetto al 2011.

La percentuale di autosufficienza di alimenti proteici si attesta solamente al 33%.

Le quotazioni di tutti i tipi di carni sono state sostanzialmente stabili, anche se c'è stato una leggera flessione nei prezzi avicoli e della carne di suino.

Nell'anno 2012 la macellazione dei suini è aumentata del 12% in Argentina.

L'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno deciso di raggiungere relazioni commerciali ad un livello superiore iniziando negoziati per accordi globali di commercio e di investimenti.

L'obiettivo è il miglioramento della struttura dell'offerta e incentivare la fusione e l'integrazione dei produttori e delle varie entità.

Il Dipartimento dell'Agricoltura del Wisconsin esigerà a partire dal 1° marzo un permesso di importazione per i suini dove si specifica lo status della PRRS dell'allevamento d'origine.

La principale pratica sanzionata è la fissazione concordata delle quantità di suini da comprare da parte dei 5 maggiori macelli della Bretagna.

In particolare, per le carni di suino, la produzione è stata di circa 5,5 milioni di ton. nel 2012, un -2,5% rispetto al 2011.

In particolare, l'export di carni suine ha raggiunto i 2,26 milioni di ton., con un valore di 6.300 milioni di dollari, un aumento del 3,5% sul record dell'anno precedente.

L'elaborazione ANAS dei dati pubblicati da ISMEA indicano un calo generale del consumo di carne fresca del -1,8% rispetto all'anno 2011, nello stesso periodo invece sono aumentati i consumi di salumi del 2,5%

L'obiettivo è aumentare l'efficienza e la competitività del settore agro-alimentare spagnolo e ridurre lo squilibrio nelle relazioni commerciali tra i differenti operatori della filiera.

I prezzi mondiali delle carni di suino hanno raggiunto all'inizio del 2013 livelli storicamente alti, però si prevede una certa debolezza nei prezzi verso la fine del primo trimestre ed inizio del secondo.

Le principali questioni che affronta la riforma della PAC sono la fissazione di parametri più giusti per la distribuzione degli aiuti tra gli agricoltori "nuovi e vecchi" dei paesi della UE, la riduzione della burocrazia, l'implementazione dell'agricoltura biologica...

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