Pagina 412 di Articoli su notizie

L'Atto di Ginevra autorizza il registro internazionale delle Indicazioni Geografiche, oltre alle Denominazioni di Origine.

Questa nuova infografica è un utile strumento per familiarizzare con le regole ed un facile accesso ai testi corrispondenti: adottato per consenso dai 180 paesi membri dell'OIE.

Si prevede che nel 2015 l'export di carni suine lavorate raggiunga le 114 mila tonnellate.

In particolare, la produzione suina è aumentata del 3,77%, con un significativo aumento del numero di capi macellati.

Il meccanismo futuro sarà basato sulla vasta gamma di conoscenze scientifiche in Europa attraverso uno stretto rapporto con accademie nazionali e di altre agenzie.

Gli incontri saranno dal 4 al 6 giugno 2015 in collaborazione con Crpa ed Edagricole.

L'ultimo sondaggio sul benessere animale è avvenuto nel 2007.

La Finocchiona potrà essere prodotta solamente in Toscana con carni suine provenienti da suini pesanti sugli standard DOP o con carni di Cinta Senese.

Entrambe le relazioni concludono che i benefici dei nuovi requisiti di etichettatura obbligatoria non aumentano in maniera chiara i costi e che le norme dell'etichettatura volontaria sembrano la soluzione più appropriata.

Il Consiglio Federale dei Ministri della Germania ha appena approvato il nuovo piano di lotta contro le resistenze agli antimicrobici, conosciuto come "DART 2020".

Era conosciuta come la misura "100% reinspection".

La segnalazione dovrà essere trasmessa all'Unità di progetto per la eradicazione della peste suina africana (PSA) tramite il Cfva, utilizzando lo specifico modello fornito dalla Regione.

Il Governo Italiano lancerà un marchio unico nazionale per il made in Italy.

In Ungheria il consumo pro capite di carni suine è di 28 kg/anno, invece il consumo delle carni avicole è pari a 32 kg/capo/anno. Il Ministero dell'Economia dell'Ungheria ha annunciato il 21 aprile 2015 che dal 2016 l'IVA sulla carne suina avrà un ribasso dal 27% al 5%.  

L'OMC ha confermato la posizione difesa da molto tempo da parte di Canada e Messico, la quale sostiene che le richieste obbligatorie stabilite dal COOL per le carni bovine e suine sono chiaramente protezionistiche.