Pagina 40 di Articoli su sanità in Abstracts

L'uso del protossido d'azoto come agente per l'anestesia/eutanasia può diventare una soluzione a costi accessibili, praticabile e più umana rispetto ad altre alternative.

I fattori antropogenici giocano un ruolo fondamentale nella propagazione della PSA.

In generale si crede che le misure di biosicurezza nella produzione suina migliorino lo stato funzionale e la salute dei suini, però esistono pochi dati quantitativi disponibili per appoggiare questa ipotesi.

Il presente studio riflette la complessa interazione tra i differenti agenti patogeni ed i loro effetti sullo scatenamento della PMWS in suini infettati dal PCV2.

Ricercatori del "Centre de Recerca en Sanitat Animal" (CReSA, Spagna) hanno dimostrato che è possibile proteggere i suini nei confronti del virus della peste suina africana.

Si studiarono ed approfondirono le attività di ceftiofur, penicillina, enrofloxacin, florfenicolo, tetraciclina, tilmicosina e tulatromicina contro i patogeni respiratori suini.

Questi virus sono capaci di resistere al trattamento dei liquami e mostra la necessità di aggiungere una ulteriore fase di inattivazione del virus.

I dati di caratterizzazione molecolare confermano i risultati di analisi precedenti che indicano che la commercializzazione di suini colonizzati da MRSA CC398 è il veicolo per la trasmissione.

Il metodo può aiutare a localizzare le popolazioni di acari e sopratutto ad ottenere una mappa epidemiologica del rischio della peste suina africana(PSA).

Ricercatori olandesi hanno osservato qual'è la miglior età per rilevare la presenza del virus della PRRS in allevamenti senza segni clinici ed il minimo sufficiente numero di campioni da prelevare.

Visto l'incremento, durante gli ultimi anni, di casi di pleuriti in suini nei macelli olandesi, ricercatori olandesi hanno realizzato uno studio il cui obiettivo era determinare quali patogeni respiratori erano coinvolti.

Ricercatori del Ministero dell'Agricoltura spagnolo hanno eseguito uno studio trasversale in Spagna per stimare la prevalenza della Salmonella enterica nei mangimifici e per identificare e valutare i possibili fattori di rischio associati alla contaminazione dei mangimi.

Sono stati studiati l'impatto clinico e la dimanica d'infezione del virus influenzale (SIV) in allevamenti danesi.

Obiettivo: determinare la presenza e la correlazione genotipica di isolamenti di Salmonella enterica in mangimi e campioni fecali in allevamenti commerciali.

Protocollo di ricerca per eradicare il coronavirus respiratorio suino (PRCV) nei suini provenienti da un allevamento positivo per questo virus.

Le mosche e gli scarafaggi che abitano negli allevamenti di suini possono essere vettori e/o serbatoi di enterococchi resistenti agli antibiotici e potenzialmente virulenti: questo potrebbe avere un impatto importante sulla salute pubblica ed animale.