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Un totale di 645 crcasse suine provenienti da 14 macelli sono state selezionate a caso tra gennaio e maggio 2013.

Il rischio che la peste suina africana sia endemica in Georgia, Armenia e nella Federazione Russa è aumentato da moderato ad alto dal 2010.

La Cina ha sollecitato all'USDA la certificazione corrispondente che accrediti che i suini provengono da allevamenti indenni dal virus della PED.

A partire dal 7 aprile la Russia impone restrizioni temporanee all'import di prodotti lavorati derivanti da carni suine lavorate in impianti della Lituania e Polonia.

Le carni possono essere trasportate a temperature superiori al massimo stabilito attualmente di 7°C senza causare una crescita batterica addizionale.

La FDA è incoraggiata dalla risposta che finora è riuscita ad avere da 26 aziende interessate di cui 25 hanno firmato la loro collaborazione.

Lo scorso 25 marzo è stato scoperto il virus in 15 soggetti di un allevamento con suini da ingrasso che aveva avuto contatto con l'allevamento infetto di Lucerna.

Il periodo di applicazione delle misure previste dalla Decisione tiene conto dell'epidemiologia della peste suina africana e delle condizioni atte a ripristinare lo status di "indenne da peste suina africana", conformemente al codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale della sanità animale, e pertanto tale periodo dovrebbe durare almeno fino al 31 dicembre 2017.

La Commissione Europea ha dichiarato ufficialmente la Lituania indenne da brucellosi.

Dopo alcuni anni, sono stati osservati pochi casi di "rottura" della malattia nel mese di dicembre 2013.

La macellazione dei suini in America del Nord potrebbe diminuire di circa 18,5 milioni di capi durante il 2014 ed il 2015.

La relazione congiunta evidenzia che, nell'uomo, la resistenza clinica agli antimicrobici di uso comune in isolati di Salmonella spp. è stata rilevata di frequente a livello UE, e quasi metà degli isolati è resistente ad almeno un antimicrobico.

E' stato confermato un caso di PEDV in Manitoba.

Il National Pork Board, dipartimento dell'Associazione Nazionale Allevatori Suini ha annunciato la disposizione di fondi per la ricerca con l'obiettivo di evitare la diffusione della Diarrea Epidemica Suina (PED).

I prodotti a base di carni suine dovrebbero provenire da suini nati, allevati, macellati e lavorati in paesi indenni da peste suina africana (PSA) e non adiacenti a paesi dove è stata confermata la malattia.

Le misure zoosanitarie revisionate identificano 3 livelli di rischio per la PSA e ridefiniscono le aree infette dove sono stati identificati rischi per la PSA.