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Classificazione delle carcasse : il punto della situazione

Il 23 settembre si sono riuniti l'ANAS, UNAPROS, CONSORZIO DEL PROSCIUTTO DI PARMA, CONSORZIO DEL PROSCIUTTO DI SAN DANIELE, ORGANIZZAZIONI AGRICOLE, IINEQ ED IPQ per valutare la situazione dopo l'inizio dell'applicazione del sistema italiano di classificazione delle carcasse per il suino pesante.

3 Ottobre 2011
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Venerdì 23 settembre a Roma i rappresentanti dei Consorzi dei prosciutti di Parma e San Daniele,delle Organizzazioni sindacali agricole, di ANAS e UNAPROS hanno esaminato con la
collaborazione dei direttori di IPQ e INEQ i dati dell’attività di classificazione delle carcasse.
L’attività di classificazione è regolarmente attuata da quasi 60 macelli, e dallo scorso 1° luglio tutte le cosce avviate alla stagionatura DOP appartengono a carcasse classificate e timbrate (H – U, R,O). Parallelamente è stata avviata ed è in fase di completa messa a regime la trasmissione dei dati(DCM On Line) da parte dei macelli al portale “impresa.gov”. Più di 400 allevatori hanno già ottenuto la prevista password per poter consultare tempestivamente sul sito di IPQ-INEQ i dati riguardanti le proprie partite macellate.


I risultati consolidati delle prime 10 settimane di attività di classificazione riguardano circa 1 milione e 100 mila suini e il 91,4% delle carcasse presenta le caratteristiche di conformità ai fini della trasformazione DOP, si tratta delle carcasse pesanti (H) classificate U, R e O.

Per quanto riguarda le “non conformità”:
· le carcasse leggere (L) peso inferiore a Kg 110,1 sono il 3,5%. Il loro peso medio è risultato
pari a 103 Kg che corrisponde a un peso vivo di circa Kg 128.
· le pesanti (H) nelle classe E (55% e più di carne magra) sono il 4,5% e quelle nella classe
P (meno di 40% carne magra) sono lo 0,5%.


Nell’ambito delle carcasse conformi, le R rappresentano il 47,3%, le U il 33,5% e le O il 10,2%.
E’ doveroso precisare che si tratta di dati medi e che esiste una significativa variabilità tra impianti di macellazione e soprattutto tra gli allevamenti, che utilizzano tipi genetici diversi.
Le caratteristiche della carcassa sono fortemente condizionate dalla genetica, le partite di
carcasse ottenute con “genetiche” sviluppate per massimizzare la produzione di carne magra
senza tener conto della qualità per la stagionatura costituiscono situazioni critiche che richiedono interventi radicali. Tra questi la collocazione del prodotto fuori dal circuito DOP oppure la riconversione genetica dell’allevamento con l’introduzione di verri e scrofe appartenenti a tipi
genetici specializzati per le DOP, come sono soprattutto le razze “pesanti” del Libro genealogico
ANAS.


I partecipanti alla proficua riunione hanno condiviso la priorità di una più decisa “qualificazione” del prodotto per il rilancio della filiera delle DOP e quindi della suinicoltura italiana. A questo riguardo,l’attuazione della classificazione è un importante strumento per orientare la produzione verso la qualità e la uniformità e per favorire una maggiore trasparenza nelle relazioni commerciali.

ANAS- Associazione Nazionale Allevatori Suini - Italia http://www.anas.it

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