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OMS: 1° rapporto globale sulla Salute Animale

Il primo rapporto sullo stato di salute degli animali a livello mondiale rivela che diverse malattie animali stanno raggiungendo nuove regioni e che la metà di esse può essere trasmessa all'uomo...

27 Maggio 2025
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Il primo Rapporto sullo Stato della Salute Animale nel Mondo, pubblicato dall'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OMS), mette in guardia dalla diffusione di malattie infettive animali in nuove regioni, molte delle quali con potenziale zoonotico.

Quasi la metà delle malattie incluse nell'elenco dell'OMS e segnalate tra il 2005 e il 2023 sono considerate una minaccia per la salute umana, con potenziale zoonotico.

Uno dei risultati più significativi è l'aumento dei focolai di influenza aviaria nei mammiferi, passati da 459 nel 2023 a 1.022 nel 2024, che hanno interessato 55 paesi. Questa espansione aumenta il rischio che il virus si adatti alla trasmissione tra mammiferi e, in seguito, all'uomo. Inoltre, sono stati identificati la ricomparsa della peste dei piccoli ruminanti in Europa e l'arrivo della peste suina africana in Sri Lanka, a oltre 1.800 km dal focolaio più vicino.

Il rapporto cita il cambiamento climatico e l'aumento degli scambi commerciali come fattori che influenzano la diffusione e la prevalenza delle malattie animali. Molte di queste malattie possono essere prevenute attraverso una combinazione di vaccinazioni, miglioramento dell'igiene e misure di biosicurezza, ma l'accesso ai vaccini rimane diseguale a livello globale. Il rapporto sottolinea inoltre l'importanza della prevenzione per ridurre l'uso di antibiotici e arginare lo sviluppo della resistenza ai farmaci.

Si prevede che entro il 2050 la resistenza antimicrobica causerà perdite di bestiame che metteranno a repentaglio la sicurezza alimentare di due miliardi di persone e genereranno perdite economiche fino a 100.000 miliardi di dollari se non si interviene con urgenza.

I dati più recenti indicano che l'uso di antimicrobici, inclusi gli antibiotici, negli animali è diminuito del 5% tra il 2020 e il 2022, con l'Europa che ha registrato il calo maggiore (23%), seguita dall'Africa (20%). Tuttavia, un paese su cinque utilizza ancora gli antimicrobici come promotori della crescita, una pratica sconsigliata dall'OMS.

Tra i casi di successo figurano la vaccinazione di massa contro l'afta epizootica in Turchia, la campagna nazionale contro l'influenza aviaria in Francia e la distribuzione di vaccini antirabbici nelle Filippine.

L'OMSA promuove il rafforzamento della cooperazione internazionale, gli investimenti nei servizi veterinari e le tecnologie diagnostiche avanzate, in linea con l'approccio "One Health".

Venerdì 23 maggio 2025/ WOAH.
https://www.woah.org/

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