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L'OMS pubblica una Guida per prevenire la diffusione della resistenza antimicrobica, vedi Documento Ufficiale...

L'abuso e l'uso improprio degli antibiotici negli animali e negli esseri umani contribuiscono all'aumento della minaccia causata dalla resistenza antimicrobica...

13 Novembre 2017
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L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che l'industria agraria, la pesca e l'industria alimentare sospendano sistematicamente l'uso degli antibiotici per stimolare la crescita e prevenire le malattie degli animali sani.

Le nuove raccomandazioni dell'OMS hanno lo scopo di preservare l'efficacia degli antibiotici importanti per la medicina umana riducendo il loro uso inutile negli animali. In alcuni paesi, circa l'80% del consumo totale di antibiotici di rilevanza medica si verifica nel settore degli animali, principalmente per stimolare la crescita negli animali sani.

L'abuso e l'uso improprio degli antibiotici negli animali e negli esseri umani contribuiscono all'aumento della minaccia causata dalla resistenza antimicrobica. Alcuni tipi di batteri che causano gravi infezioni umane sono già resistenti alla maggior parte o tutti i trattamenti disponibili e in questa fase sono molto poche le alternative promettenti.

In una revisione sistematica pubblicata oggi sulla rivista The Lancet Planetary Salute si conclude che gli interventi che limitano l'uso di antibiotici negli animali destinati alla produzione di alimenti, riduce i batteri resistenti agli antibiotici in questi animali fino al 39%. Questa ricerca è stata presa direttamente come base per sviluppare le nuove linee guida dell'OMS.

L'OMS raccomanda vivamente una riduzione generale dell'uso di tutti i tipi di antibiotici clinicamente importanti negli animali per la produzione alimentare, tra cui completa restrizione di questi farmaci per stimolare la crescita e prevenire le malattie senza diagnosi. Gli antibiotici devono essere somministrati solo agli animali sani per prevenire una malattia se è stata diagnosticata in altri animali della stessa mandria o popolazione di pesci.

Ogni volta che sia possibile, si devono effettuare test sugli animali malati per determinare l'antibiotico più efficace con cui trattare la loro infezione specifica in modo prudente. Gli antibiotici utilizzati negli animali dovrebbero essere scelti tra coloro che, secondo l'OMS, sono "minori" per la salute umana, non tra quelli classificati come "di fondamentale importanza e priorità." Questi antibiotici sono solitamente il trattamento di ultima istanza o fanno parte di una serie limitata di trattamenti disponibili per trattare gravi infezioni batteriche nell'uomo.

Molti paesi hanno già adottato misure per ridurre l'uso degli antibiotici negli animali destinati alla produzione alimentare. Ad esempio, nel 2006 l'Unione europea ha vietato l'uso di antibiotici per stimolare la crescita. I consumatori stanno anche spingendo per la domanda di carne prodotta senza l'uso di routine degli antibiotici, per cui alcune grandi catene alimentari stanno adottando la politica del "no" antibiotici per le loro forniture di carne.

Martedì 7 novembre 2017/ WHO.
http://www.who.int/

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