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Progressi per frenare la diminuzione della diversità genetica degli animali da zootecnia

Circa il 22 % delle razze degli animali da zootecnia del mondo sono classificati come in pericolo di estinzione.

6 Novembre 2012
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Nonostante molti paesi stiano prendendo misure per difendere le risorse zoogenetiche, cruciali per l'alimentazione e l'agricoltura, esistono tuttavia carenze che devono essere affrontate con urgenza.

Nel corso di una conferenza internazionale sono state presentate informative da 80 paesi sui progressi realizzati nell'applicazione del Piano d'azione mondiale sulle risorse zoogenetiche. Le informative mostrano che i governi cominciano ad adottare programmi per invertire l'allarmante diminuzione del numero delle razze d'allevamento autoctone.

Rappresentanti di quasi 100 paesi partecipano al Gruppo di Lavoro Tecnico Intergovernativo sulle Risorse Zoogenetiche per l'Alimentazione e l'Agricoltura, riunitosi dal 24 al 26 ottobre per esaminare l'applicazione del Piano d'azione mondiale sulle risorse zoogenetiche. Il Piano fu adottato nel 2007 con l'obiettivo di migliorare la gestione della biodiversità del bestiame mondiale.

Le razze autoctone sono importanti in agricoltura dato che sono già adattate alle condizioni locali, posseggono materiale genetico unico importante per i programmi di miglioramento genetico. Nel mondo minacciato dai cambi climatici, le razze che resistono alla siccità, al calore estremo o alle malattie tropicali hanno un grande valore potenziale.

Secondo le ultime statistiche disponibili,circa il 22 % delle razze degli animali da zootecnia del mondo sono classificati come in pericolo di estinzione.

Paesi della ex Yugoslavia si uniranno all'Albania e Bulgaria per conservare dalla minaccia la razza Busha del bestiame bovino; Etiopía, Kenia e Uganda collaborano nel miglioramento della gestione delle risorse genetiche autoctone dei polli e Bolivia e Perú lavorano congiuntamente per implementare progetti di allevamenti di lama. Un progetto regionale nel Pacífico sud-occidentale creerà centri di conservazione per polli e suini nelle isole Cook, Niue e Fiji. Algeria e Marocco collaborano nella conservazione della pecore della razza Béni Guil, e un progetto in Gambia, Guinea, Mali e Senegal studierà l'impatto della produzione del bestiame transumante nella gesione della diversità genetica. Inoltre si eseguiranno progetti a livello nazionale in Mozambico e Togo, concentrati sulle risorse genetiche del bestiame vaccino ed avicolo.

Mercoledì 24 ottobre 2012/ FAO. http://www.fao.org

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