Il virus della peste suina africana (PSAV-ASFV) ha sviluppato diverse strategie per replicarsi nei macrofagi suini, le sue principali cellule bersaglio.
Materiali e Metodi: Quattro suini meticci (Sus scrofa domesticus) clinicamente sani, di età compresa tra 6 e 18 mesi, sono stati utilizzati come donatori di sangue. Gli animali sono stati ospitati presso la Stazione Sperimentale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) della Sardegna e sono stati sottoposti a screening per virus della peste suina africana (PSAV-ASFV), circovirus suino 2 (PCV2), parvovirus suino (PPV), virus della sindrome riproduttiva e respiratoria suina (PRRSV) e Mycoplasma hyopneumoniae, per confermarne la negatività. Abbiamo studiato l'espressione di 84 geni antivirali nei macrofagi infettati dal ceppo virulento 26544/OG10 o dal ceppo attenuato NH/P68.

Risultati: L'infezione con entrambi i ceppi ha causato un'attivazione precoce delle difese antivirali, con sovraregolazione delle molecole RNA-sensing e dei geni stimolanti l'interferone. Tuttavia, con il progredire della replicazione virale, è stata osservata una sotto-regolazione di geni infiammatori chiave, soprattutto durante l'infezione con NH/P68, suggerendo una compromissione della risposta infiammatoria dei macrofagi.
Conclusioni: I dati generati forniscono un quadro più dettagliato delle strategie di elusione immunitaria dell'ASFV (African swine fever virus).
Franzoni Giulia , Mura Lorena , Zinellu Susanna , Sanchez-Cordon Pedro J. , Pedrera Miriam , Dei Giudici Silvia .Modulation of antiviral genes by African swine fever isolates of diverse virulence/Frontiers in Veterinary Science :Volume 12 - 2025/https://www.frontiersin.org/journals/veterinary-science/articles/10.3389/fvets.2025.1591709 DOI=10.3389/fvets.2025.1591709N=2297-1769