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Fonti proteiche alternative alla soia per l'alimentazione dei suini

L'aggiunta di ingredienti alternativi alle formulazioni dipenderà principalmente dalla costanza della composizione nutrizionale rispetto alla soia e del prezzo, questi aspetti determineranno di quanto e se integrare...

I costi alimentari variano secondo gli ingredienti utilizzati nelle formulazioni e rappresentano circa il 70% dei costi di produzione. La fluttuazione costante dei prezzi di mercato, a causa della domanda dei principali grani e delle leguminose come materia prima per l'alimentazione umana, biocombustibili e prodotti bio-industriali, così come i cambiamenti climatici, tra altri, richiede la ricerca di ingredienti alternativi più economici da aggiungere ai mangimi senza compromettere le performance.

Esiste una grande varietà di legumi e leguminose, oltre ai sottoprodotti che possono sostituire parzialmente o totalmente la soia. Uno dei maggiori limiti all'uso di questi prodotti è la presenza di fattori anti-nutrizionali e la variabilità della composizione nutrizionale, che influenza direttamente la disponibilità e digeribilità dei nutrienti.

Quando si cercano alternative è necessario considerare l'origine, la composizione nutrizionale, la digeribilità e la disponibilità dei nutrienti, i fattori anti-nutrizionali, l'uso pratico e in quale fase produttiva utilizzare. E' importante sottolineare che è altrettanto necessaria l'aggiunta di amminoacidi sintetici per poter soddisfare i fabbisogni dei suini, potendo portare ad un aumento del costo del mangime rispetto all'uso della soia.

Piselli e colza per mangimi
Piselli e colza per mangimi
Piselli di scarto utilizzati nei suini.
Fonte: Biofarma
Sementi di colza.
Fonte: Unilabsementes

Piselli

L'aumento della produzione, come i loro sottoprodotti per consumo umano, genera una certa quantità di prodotto di scarto che non superano i livelli di qualità richiesti, quindi disponibili per l'uso nelle formulazioni dei suini. I piselli presentano un elevato contenuto di lisina ed energia, ma con livelli di amminoacidi solforati e triptofano bassi (Stein et al., 2006). Il loro utilizzo è solamente consigliato a partire dalla 2° settimana post-svezzamento per non compromettere le performance, a causa dell'immaturità del tratto gastrointestinale dei suinetti (Stein et al., 2004). Nei suini in accrescimento - ingrasso è possibile sostituire completamente la soia con i piselli senza impattare le performance né la composizione della carcassa (Newman et al., 2011) né la palatabilità (Stein et al., 2006). Dopo i 63 giorni di vita i suini sono più tolleranti a bassi livelli di fattori anti-nutrizionali: il consumo di mangimi è maggiore e la sostituzione della soia può diminuire i costi di produzione, essendo giustificabile il loro utilizzo in queste fasi che contribuiscono circa al 60-70% dei costi alimentari totali.

Farina di estrazione di colza

Il problema principale associato alla sua inclusione nella formulazione è la riduzione del consumo a causa della presenza di fattori anti-nutrizionali. Dal punto di vista produttivo, i più importante sono i glucosinolati, che di per sè non sono tossici, ma l'azione dell'enzima mirosinasi, presente nel proprio grano, o di enzimi dei microbi del tratto digestivo, danno luogo a formazione di prodotti di idrolisi (isotiocianati, oxazolidintiona e nitrili) che fanno calare i consumi (Fedna, 2011). Il miglioramento fitogenetico ha ridotto considerevolmente la presenza di glucosinolati, tuttavia i suinetti nella fase iniziale non sono idonei alla somministrazione, mostrando un calo delle performance associata probabilmente alla presenza di fibre, tannini, sinapina e probabilmente anche ai glucosinolati. Già in fase di accrescimento - ingrasso, gli studi dimostrano che un'inclusione fino al 25% non influenzano le performance degli animali (Beltranena E, 2014).

Farina di estrazione di cotone

Uno dei fattori importanti che limitano il suo utilizzo è la composizione chimica, legata a differenti forme di lavorazione delle sementi per l'estrazione di olio, rendendo difficoltoso il loro uso nelle formulazioni (Paiano et al., 2006), non dimenticando la presenza di gossipol, un pigmento polifenolico libero, tossico per i monogastrici che provoca la perdita di appetito, edema polmonare, ipertrofia epatica, necrosi muscolare cardiaca, problemi riproduttivi e fragilità degli eritrociti, tra i vari effetti...Durante la lavorazione dell'estrazione dell'olio, il gossipol si lega alla lisina ed alle proteine riducendo la loro disponibilità (Ezekiel, 2002).

Nella Tabella 1 si osservano i valori medi di differenti pubblicazioni sulla composizione chimica e sui coefficienti di digeribilità degli amminoacidi di alcuni ingredienti proteici che potrebbero sostituire parziale o totalmente la farina di soia.

Tabella 1. Valori medi della composizione chimica e dei coefficienti di digeribilità degli amminoacidi della semente di colza, farina di colza, piselli e torta di cotone per suini in base a differenti autori.

Composizione chimica (%) Semente di colza Farina di colza Piselli Farina di cotone
Sostanza secca 93,25 89,47 65,23 89,98
Proteina grezza 21,67 34,15 20,78 39,26
EG (kcal/kg) 6333 3151 3903 4310
ED (kcal/kg) 5005 3063 3412 2080
EM (kcal/kg) 4860 2821 3257 1905
FAD 12,86 17,34 6,56 1121
FND 18,69 27,19 10,69 18,56
Calcio 0,51 0,75 0,25 27,74
P totale 0,64 1,12 0,48 0,23
P fitinico 0,56 0,77 0,17 0,79
P disp. 0,19 0,30 -- 0,35
Aminoacidi % DIA DIS % DIA DIS % DIA DIS % DIA DIS
Arginina 1,20 80 86 2,02 82 85 1,75 88 91 4,03 86 88
Lisina 1,19 71 76 1,86 69 71 1,49 82 85 1,43 57 60
Metionina 0,43 69 71 0,68 83 85 0,22 71 78 0,53 69 70
Treonina 0,87 61 68 1,46 66 72 0,83 71 77 1,17 63 67
Triptofano 0,26 61 66 0,42 75 82 0,18 64 69 0,42 73 80
Valina 1,03 67 71 1,70 69 73 0,94 71 78 1,66 69 72

DIA: digeribilità ileale apparente.
DIS: digeribilità ileale standardizzata, che risulta dalla correzione con gli amminoacidi endogeni.
Origine dei dati: Sementi di colza (INRA, 2002; FEDNA, 2011; NRC, 2012; Gonzales-Veiga and Stein, 2012; Woyengoet al. 2014); Farina di colza: (INRA, 2002; FEDNA, 2011; NRC, 2012; Liu et al. 2014); Piselli: (INRA, 2002; Stein et al 2004; NRC, 2012); Farina di cotone: (INRA, 2002; FEDNA, 2011; NRC, 2012; Rostagno et al. 2011)

In conclusione, l'aggiunta di ingredienti alternativi alle formulazioni dipenderà principalmente dalla variabilità della composizione nutrizionale rispetto alla soia e dal prezzo, che influenzerà sui livelli di inclusione reale...

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