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Convegno di Phileo su suini e pollame - Ridurre l'uso di antibiotici: trasformare il cambiamento in opportunità

A distanza di un anno dal convegno sul pollame di San Paolo, in Brasile, Phileo Lesaffre Animal Care ha organizzato a Roma il 24 e 25 ottobre scorsi, un convegno dedicato ai suini e al pollame, che ha riscosso un notevole successo.

3 Dicembre 2017
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Phileo

A distanza di un anno dal convegno sul pollame di San Paolo, in Brasile, Phileo Lesaffre Animal Care ha organizzato a Roma il 24 e 25 ottobre scorsi, un convegno dedicato ai suini e al pollame, che ha riscosso un notevole successo.

Circa 300 invitati provenienti da 5 continenti (45 paesi) hanno partecipato a questo evento che aveva come tema principale la riduzione degli antibiotici e le opportunità offerte da un mercato mondiale in continuo mutamento rispetto alla materia in questione.

Nel cuore della Città Eterna, durante la prima seduta pomeridiana della sessione plenaria è stato tracciato il quadro d'azione a livello mondiale: "La nostra sfida è produrre di più con meno, con l'uomo al centro dei nostri pensieri", ha dichiarato Frédérique Clusel, direttrice generale di Phileo Lesaffre Animal Care, aprendo il convegno.

Una preoccupazione globale

Il convegno di Roma ha permesso di giungere a una constatazione importante: ormai è consapevolezza comune l’importanza di ridurre l'uso degli antibiotici, e i venti ospiti internazionali che hanno preso la parola durante la due giorni hanno ribadito ampiamente questo concetto, con interventi sia su questioni economiche che su aspetti tecnico-scientifici.
Di aspetti economici ha parlato il consulente brasiliano Osler Desouzart nella prima seduta pomeridiana della sessione plenaria, sottolineando il ruolo di protagonista in tal senso dell'Asia e, in modo particolare, della Cina. "L'Asia sarà responsabile di oltre la metà dell'incremento previsto della produzione mondiale di carne entro il 2026, e la Cina sarà la locomotiva di questa crescita", ha ricordato Osler Desouzart. Secondo quest'ultimo, le produzioni animali dovranno affrontare in futuro le sfide legate alla scarsità dei terreni e alle risorse idriche a livello mondiale. "Il 75% della produzione di pollame si concentrerà in 26 paesi entro il 2026", ha aggiunto il consulente brasiliano, che prevede che, grazie ai progressi della scienza e delle biotecnologie, sarà possibile produrre senza antibiotici.

La sicurezza alimentare è un motivo di crescente preoccupazione per le autorità cinesi, che stanno mettendo in atto un sistema di monitoraggio sull'uso degli antibiotici", ha puntualizzato il consulente cinese, Dott. Rongsheng Qiu. L'Associazione dei consumatori cinesi, ha proseguito quest’ultimo, sta facendo pressione sul dibattito scientifico, al punto che gli allevatori professionisti fanno sempre più spesso appello alle alternative agli antibiotici, in modo particolare agli enzimi, che in Cina stanno conoscendo un rapido sviluppo. A questa dichiarazione ha fatto seguito quella della ricercatrice americana Shawn Bearson, che ha ricordato gli sforzi compiuti dall'USDA negli Stati Uniti dal gennaio 2017 per mettere a punto alternative agli antibiotici e favorire, in questo modo, la risposta immunitaria degli animali e la salute umana, sottolineando l'interesse per i probiotici e i prebiotici.

Una realtà per le imprese

Al convegno di Roma sono intervenuti anche numerosi operatori delle filiere animali o della distribuzione per i quali la riduzione degli antibiotici è una realtà quotidiana. "L'Italia è il terzo consumatore di antibiotici per animali da reddito in Europa e Coop Italia ha già iniziato nel maggio scorso la vendita dei suoi primi prodotti provenienti da aziende agricole che intendono ridurre gli antibiotici o persino eliminarli del tutto", ha commentato Chiara Faenza, responsabile sostenibilità e innovazione di Coop Italia, uno dei principali gruppi di distribuzione italiani (quasi il 19% del mercato dei supermercati e degli ipermercati). "Abbiamo messo in atto un piano d'azione strategico che mira a proteggere la salute intestinale dei suini nati da scrofe iperprolifiche al momento dello svezzamento", ha precisato Carlo Lasagna del gruppo agroalimentare italiano Martini, attivo in diverse filiere animali (suini, pollame e conigli). A queste parole hanno fatto seguito, durante la sessione suinicola, quelle di Mathieu Gloaguen, responsabile della stazione sperimentale della Cooperl. "La formazione di allevatori e veterinari da un lato e la ricerca di soluzioni alternative che rafforzino l'immunità degli animali dall’altro costituiscono i pilastri di una strategia a lungo termine che deve essere sposata da tutti gli attori economici", ha detto Mathieu Gloaguen. Per il momento, 1,7 milioni di suini sono allevati senza antibiotici presso Cooperl, che negli ultimi due anni ha scelto strategicamente di limitare l'uso di antibiotici.

Le promesse della scienza

Al convegno di Roma si è parlato anche di scienza, sia durante le sessioni plenarie che nelle due sessioni dedicate ai suini e al pollame, con la simultanea traduzione degli interventi in sei lingue (inglese, italiano, spagnolo, cinese mandarino, russo e francese). "Abbiamo appena iniziato a studiare la flora intestinale, che subisce alterazioni profonde e durature in seguito all'uso di antibiotici", ha spiegato il professore americano Jan Suchodolski. In un intervento dai toni molto chiari e concreti, Elizabeth Santin, professoressa dell'Università federale del Paraná, ha sottolineato l'importanza e la difficoltà di disporre di indicatori della salute digestiva in grado di rilevare precocemente le lesioni macroscopiche per orientare la salute digestiva negli allevamenti in rapporto al terreno, valutare meglio la salute intestinale dei suini e del pollame e sviluppare un approccio preventivo volto a ridurre l'uso di antibiotici.

Anche l'importanza delle fibre e il miglioramento della loro digeribilità sono stati argomenti ampiamente discussi durante la sessione suinicola. "Producendo acidi grassi volatili, le fibre migliorano la salute intestinale", ha spiegato Gilles Langeoire, consulente francese esperto di alimentazione suina. "Una migliore comprensione della composizione chimica delle fibre e dei loro effetti sul processo digestivo del suino nella fase di crescita consentirebbe di privilegiare mangimi più ricchi di fibre", ha aggiunto Gilles Langeoire.
Anche i lieviti probiotici possono favorire la salute intestinale dei suini, migliorando la digestione delle fibre, come ha spiegato Tadele Kiros Gebreyohannes, responsabile R&S suini presso Phileo Lesaffre Animal Care (Canada). "Un'integrazione quotidiana dell'alimentazione dei suini con il lievito probiotico di riferimento Actisaf® favorisce la fermentazione nell'intestino crasso, portando a un aumento del valore energetico degli ingredienti alimentari e al miglioramento delle prestazioni degli animali", ha spiegato il Dott. Kiros Gebreyohannes, precisando che Actisaf® consentirebbe l'utilizzo di ingredienti meno costosi ed energetici nei mangimi per suini.

A queste osservazioni hanno fatto seguito quelle del Dott. Jimmie Corley, responsabile suini e pollame per Phileo Lesaffre Animal Care (USA), che ha chiuso la sessione dedicata ai suini con una presentazione di soluzioni pro-, pre- e paraprobiotiche volte a proteggere la salute intestinale migliorando la prestazioni zootecniche. Tra quest'ultime, il lievito vivo Actisaf® offre numerosi benefici, tra cui lo sviluppo di una flora batterica intestinale favorevole nei suinetti, la riduzione della quantità di batteri coliformi nell'intestino e il miglioramento del valore energetico dei mangimi.

Preservare l'integrità intestinale

La sessione dedicata al pollame ha evidenziato in primo luogo l'importanza di un intervento precoce per migliorare le prestazioni future del pulcino. "Un'alimentazione e un apporto idrico precoci fin dal momento della schiusa migliorano lo sviluppo intestinale e il sistema immunitario del pulcino", ha spiegato Erik Helmink, direttore marketing del gruppo olandese HatchTech. Una tesi avvalorata dalle parole di Aziz Sacranie, direttore tecnico di Global Poultry Services (Regno Unito), che ha insistito sull'importanza per la crescita dei primi sette giorni di vita del pulcino.
Altro fattore chiave per la riduzione dell'uso di antibiotici è l'adozione di un sistema di gestione efficace di vaccinazioni nelle aziende agricole. La Dott.ssa Sarah Tilley (USA), responsabile dei controlli sanitari sul pollame per Fieldale Farms, una delle principali integrazioni di filiere avicole degli Stati Uniti, ha condiviso le migliori prassi in materia di politiche di vaccinazione finalizzate a rendere gli animali più resistenti alle forme patogene. Tuttavia, la Dott.ssa Tilley ha ricordato che un buon piano di vaccinazione deve essere abbinato a un alto livello di biosicurezza per favorire la riduzione dell’uso di antibiotici nella produzione di pollame. Michael Czarick, professore associato presso l'Università della Georgia (USA), ha spiegato che "una gestione ottimizzata della ventilazione favorisce il benessere e la salute degli animali". Al fine di migliorare le condizioni di ventilazione nelle stalle, la capacità di aspirazione dell'aria e la qualità del riscaldamento sono fattori importanti, così come la regolazione di parametri quali i livelli di CO2, l'umidità relativa e le variazioni di temperatura. L'umidità che viene estratta dalla stalla non finisce nella lettiera, migliorando il benessere degli animali e riducendo la produzione di ammoniaca.
Il mantenimento dell'integrità intestinale è stato un altro tema affrontato durante la sessione dedicata al pollame.
Per José Ignacio Barragán, consulente spagnolo nel settore avicolo, alcune strategie alimentari contribuiscono a favorire la salute intestinale dei polli, in caso di livelli di antibiotici bassi o inesistenti: verificare la quantità e la qualità della soia, la concentrazione energetica degli alimenti, aumentare la percentuale di fibre grezze, utilizzare additivi come pre- o probiotici o betaina, molto efficace nei casi di stress intestinale.

"Il 70% del sistema immunitario dei volatili da cortile è concentrato nell'intestino, da cui si evince l'importanza di preservarne l’integrità per garantire buone caratteristiche", ha spiegato Alain Riggi, Global Poultry Manager di Phileo, che ha illustrato una presentazione sul successo delle soluzioni nutrizionali Phileo (Safmannan®, Nucleosaf® e Selsaf®) come strumenti preventivi contro gli agenti patogeni, con il conseguente miglioramento dell’uso degli antibiotici nel pollame. Alain Riggi ha aggiunto che "diversi test hanno dimostrato gli effetti di Safmannan® sulla morfologia della mucosa intestinale,migliorando il rapporto tra la lunghezza dei villi e la profondità delle cripte, un indicatore efficace della salute intestinale".

Altro esempio citato da Alain Riggi è Selsaf®, una fonte naturale di selenio organico, che si ottiene dalla coltura di un ceppo specifico di lievito Saccharomyces cerevisiae arricchito con selenometionina e selenocisteina. "Selsaf® protegge il pollame dallo stress ossidativo grazie ai componenti attivi dl selenio che contribuiscono a preservare la salute e le caratteristiche dei volatili", ha spiegato Alain Riggi.

Press contact
Justine Cau
Global Communication Manager
j.cau@phileo.lesaffre.com

Informazioni aziendali

Informazioni su Lesaffre

Leader mondiale nel settore dei lieviti e della fermentazione, Lesaffre sviluppa, produce e distribuisce soluzioni innovative per i prodotti da forno, il sapore e il piacere gastronomico, il benessere e la salute e le biotecnologie. Azienda familiare fondata nel 1853 nel nord della Francia, oggi Lesaffre è un gruppo globale e multiculturale, che opera convintamente per nutrire meglio il mondo e preservare il pianeta. Sempre attenta ai clienti e ai partner commerciali, Lesaffre conta su un organico di 9.500 dipendenti distribuiti in più di 70 filiali in una quarantina di paesi.

Per ulteriori informazioni: www.lesaffre.com

Informazioni su Phileo

Forte di un’esperienza trentennale e di un organico di 150 dipendenti in tutto il mondo, Phileo è una protagonista del mercato della nutrizione, della salute e del benessere degli animali. Situata al crocevia tra i settori della nutrizione e della salute animale, Phileo sviluppa, produce e distribuisce soluzioni nutrizionali innovative che migliorano la salute e le prestazioni degli animali. La sua capacità di innovazione e controllo dei processi produttivi permettono all'azienda di rispondere alle esigenze più urgenti dell'industria e delle produzioni animali. Grazie alla sua presenza in tutto il mondo, l'azienda è al fianco degli operatori presenti sul territorio, capace di adattarsi alle esigenze dei suoi clienti.

Per ulteriori informazioni: phileo-lesaffre.com

Novembre 2017 - Phileo.

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