Pagina 84 di Articoli su esportazioni

E' approvata per la prima volta la registrazione di una impresa di carni rumena, la SC Smithfield Romania SA, per l'export di carni suine in Cina.

Il FSIS ( Food Safety and Inspection Service) ha approvato un nuovo standard per le informazioni da inserire nei certificati di esportazione delle carni e prodotti derivati.

Durante il 2014 sono stati macellati 19 milioni di suini con un aumento del 2,5% e di 44.179 tons rispetto al 2013.

 I dazi dureranno fino alla metà del 2015 ed hanno lo scopo di regolare i prezzi nel mercato interno, lievitati in maniera significativa durante gli ultimi mesi.

USDA prevede un aumento di quasi l'1% della produzione di carne suina brasiliana nel 2015.

Il maggior censimento e la maggior produttività a seguito del'applicazione delle norme sul benessere animale per le scrofe dovrebbero creare le condizioni idonee per un continuo recupero nella produzione nel periodo di proiezione a circa 23 milioni di tons..

Il valore delle vendite all'estero dei prodotti a base di carni ha superato € 850.000.000 nel 2014, che rappresentano il 10% in più rispetto all'anno precedente ed il 63% in più rispetto al 2009.

Il servizio di ispezione Cinese (AQSIQ) ha recentemente pubblicato un elenco dei primi tre stabilimenti francesi autorizzati all'esportazione di prodotti a base di carni suine in Cina.

Lo scorso anno le esportazioni europee di carnei suine sono calate del 5% e si sono attestate a 2.938.907  tonnellate.

Il vice ministro all'Agricoltura Kazimierz Plocke ritiene che vi sia una possibilità per l'apertura del mercato giapponese alle carni suine polacche. La decisione può essere presa nelle prossime settimane.

Risaltano le esportazioni di carni fresche di suino e prodotti freschi derivati (UE + paesi terzi), che hanno raggiunto 1,34 Mil. di Ton., superando i 2,800 Miliardi di €.

Con l'apertura del mercato sudafricano il Brasile prevede di esportare carni suine per un valore di 7 milioni di dollari all'anno.

Secondo i dati di INEGI, l'export agroalimentare (che include i subsettori zootecnici ed agroindustriali) hanno raggiunto nel 2014 i 25,614 miliardi di dollari.

Nel 2014, il surplus del commercio agroalimentare francese ha raggiunto 9,2 miliardi di €, in calo di 2 miliardi rispetto al 2013.

L'export agricolo-zootecnico, pesca, alimentare e forestale ha raggiunto il valore di oltre 40 miliardi di €, il 3% superiore all'anno 2013.

La controversia di lavoro ha portato a perdite settimanali stimate in 85 milioni di dollari alle industrie della carne, della pelle e del cuoio.