Pagina 84 di Articoli su esportazioni

Le principali esportazioni del Canada nel 2014 sono state grano, colza, pesce e frutti di mare, carne di maiale, olio di colza, legumi, soia e carne bovina.

Singapore è il 1° paese della regione che ha tolto le restrizioni correlate con la peste suina africana.

Con 38 voti a favore e 6 contrari, i requisiti sull'etichettatura di origine (COOL, per il suo acronimo in inglese), per manzo, maiale e pollo, sono stati abrogati.

Si prevede che nel 2015 l'export di carni suine lavorate raggiunga le 114 mila tonnellate.

Il Governo Italiano lancerà un marchio unico nazionale per il made in Italy.

Era conosciuta come la misura "100% reinspection".

L'OMC ha confermato la posizione difesa da molto tempo da parte di Canada e Messico, la quale sostiene che le richieste obbligatorie stabilite dal COOL per le carni bovine e suine sono chiaramente protezionistiche. 

Durante il 2014 la Croazia ha importato 79.447 tons di carni suine per un valore di 236 milioni di dollari.

La produzione del settore dell'alimentazione e delle bevande è aumentato del 3,8% nel 2014, pari a 93,238 miliardi d'euro.

Dato che finora non si è ottenuta una risposta da parte dei paesi del CA sulla prima proposta inviata e sui requisiti per l'import, stabilimenti abilitati, ecc., non ci sono per il momento ulteriori nuove richieste per l'export in questi paesi.

La Cina è il secondo consumatore mondiale di mais, e la notizia pressa il Governo per la riduzione degli stocks, limitando le importazioni.

Nel 2014 le importazioni di cosce suine fresche e congelate, incluse quelle importate con le carcasse/mezzene, sono aumentate dell’8,5%.

La Cina importa meno soia. Nel merse di marzo, il calo è stato del 4,5% rispetto allo stesso mese del 2014 per la soia che proviene dal Brasile.

Ampliata la lista degli stabilimenti autorizzati per esportare prodotti di origine suina per uso tecnico in Giappone.

Il volume di carni suine, bovine e avicole importate dal Vietnam è salito a 6.000 tons.

Il provvedimento è adottato con l'obiettivo di stabilizzare la situazione sul mercato dovuto al forte calo del valore del rublo con la finalità di non far mancare il prodotto nel paese.