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In attuazione dell’art. 7 del Regolamento Generale, la tendenza e il prezzo sono stati definiti dagli allevatori in quanto i macellatori non si sono presentati alla riunione.

La caduta più importante nelle importazioni nel 2014 è stata per la carne suina: -41% in termini di quantità.

A partire dal 1 gennaio 2015, l'inventario suino totale del paese ha raggiunto i 12,00 milioni di capi, +1,68% rispetto al 2014.

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L'export di carni suine durante i 4 mesi del 2015 è di 934.810 tons, che rispetto allo stesso periodo del 2014 equivale ad un aumento del 6,1%.

Aumenti dell'11% (in quantità, +7,3% in valore) dell'export totale e del 33% (in quantità, +35,8% in valore) nel caso delle spedizioni a paesi terzi, rispetto al 2013.

Secondo un report di Prospettive Agricole OCDE-FAO 2015-2024 si prevede un aumento della produzione di carni suine in Brasile fino a raggiungere i 4,3 Mt (peso equivalente carcassa) nel 2024, un 24% in più rispetto al periodo base.

Il settore agroalimentare avrà 1.200 milioni di euro per aumentare la propria attività e incoraggiare la creazione di posti di lavoro.

L'aumento del reddito nei paesi sviluppati favorirà un cambiamento nella domanda alimentare e cambiamenti nella dieta.

La brasiliana JBS, il maggior produttore di carni al mondo, ha raggiunto un accordo con Cargill per acquisire il comparto dei suini della compagnia statunitense per 1,450 miliardi di dollari.

Messo a punto con un ricercatore d'Agrocampus Ouest, il prezzo fissato in comune nel contratto sarà assicurato per ogni produttore, per un volume determinato e per un periodo scelto, indipendentemente dal compratore.

I deputati hanno votato a favore per ripresentare tutti gli emendamenti della sessione plenaria di giugno, che sono state trasmesse alla Commissione per il commercio internazionale.

Le importazioni di carni suine in Corea del Sud hanno raggiunto in aprile le 39.000 tons, un 24,1% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

In attuazione dell’art. 7 del Regolamento Generale, la tendenza e il prezzo sono stati definiti dagli allevatori in quanto i macellatori non si sono presentati alla riunione.

Il patriminio suinicolo statunitense al 1° di giugno 2015 ammonta a 66.900.000 di capi, il che significa un aumento del 9% rispetto al 1° giugno 2014.

Pubblicato il protocollo per la certificazione dei sistemi di autocontrollo specifici per l'esportazione verso i paesi terzi con requisiti diversi dagli intracomunitari.