Articoli su peste suina africana in Abstracts

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L'abbattimento aereo dei cinghiali non altera il loro comportamento naturale sul territorio

Questo studio australiano, valuta gli effetti di abbattimento dei cinghiali via aerea sul comportamento territoriale...

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Figura 1. Curva di sopravvivenza di Kaplan-Meier che confronta entrambi i gruppi dopo la somministrazione del ceppo virulento Armenia07 (A). Viremia (B), risposta anticorpale specifica per il virus della peste suina africana (C) e citochine nei campioni di siero (D) dopo l'immunizzazione dei suini al giorno 0 (prime) e 21 (boost) dpi con Lv17/WB/Rie1 e la somministrazione del ceppo Armenia07 a 35 dpi. Suini immunizzati (linea rossa) e suini non immunizzati (linea blu). Sono mostrati i valori a ciascun punto temporale per ciascun singolo suino (B, C). I dati medi ± SEM sono mostrati per ciascun gruppo (D). La significatività è indicata dai seguenti valori: * (p < 0,05), ** (p < 0,01), *** (p < 0,001) e ****(p < 0,0001). Gli asterischi neri indicano la significatività tra i gruppi ("punto temporale corrispondente"). La significatività all'interno del gruppo tra il giorno 0 e i diversi giorni successivi all'immunizzazione è indicata da asterischi rossi (gruppo immunizzato) o da asterischi blu (gruppo di controllo non immunizzato). Fonte: Vaccines 2024, 12, 443. https://doi.org/10.3390/vaccines12040443

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Caratterizzazione della risposta immunitaria cellulare protettiva nei suini immunizzati per via intradermica con il virus vivo attenuato della peste suina africana (ASFV) Lv17/WB/Rie1

Nuove vie di somministrazione vengono studiate per sconfiggere la peste suina africana. In questo studio si valuta la vaccinazione intradermica...

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Il ceppo vaccinale Asfv-G-ΔI177l del Virus della Peste Suina Africana torna allo stato virulento e influisce negativamente sulle prestazioni riproduttive.

Il virus ASFV-G-ΔI177L non è geneticamente stabile e pertanto non è sicuro per l'uso nei vaccini contro la PSA. I candidati vaccini contro la PSA devono essere sottoposti a test di sicurezza su animali gravidi...

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Figura 5. Quantificazione delle cellule T produttrici di IFN-γ antigene-specifiche per milione di PBMC nei suinetti immunizzati mediante saggio ELIspot. Le PBMC isolate sono state stimolate con 100 µL del ceppo ASFV HLJ/18 (106 TCID50) per pozzetto. I risultati sono stati letti utilizzando il sistema di lettura AID iSpot FluoroSpot e sono state calcolate le cellule T produttrici di IFN-γ per milione di PBMC. Le differenze nei risultati sono state analizzate mediante un'analisi della varianza a un fattore. La significatività statistica è stata definita come segue: ns, p ≥ 0,05; **, p < 0,01.Fonte: Vaccines 2025, 13, 5. https://doi.org/10.3390/vaccines13010005

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Un pool di particelle simili a batteri che simulano antigeni del Virus della Peste Suina Africana induce risposte immunitarie sia umorali che cellulari nei suini

Oggi, in tutto il mondo, si fa ricerca su vaccini per la peste suina africana, questo è uno...

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Figura 1. Cronologia sperimentale. In ogni esperimento, vengono mostrati il numero di gruppi di suini, i giorni, le dosi e i virus utilizzati per l'immunizzazione, il richiamo e la sfida. Fonte: DOI: 10.1080/22221751.2025.2505645

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Il virus della peste suina africana vivo attenuato del genotipo II geneticamente modificato induce una protezione crociata contro il genotipo I ma non contro il genotipo IX

Lo studio sperimentale è stato realizzato dal Pirbright Institute del Regno Unito (Centro di Eccellenza per la ricerca e controllo delle malattie virali degli animali e dei virus zoonotici e l'International Livestock Research Institute, Nairobi, Kenya...

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Contatto tra zecche molli, vettori del virus della peste suina africana e cinghiali invasivi nel sud-est degli Stati Uniti

Lo studio americano ha valutato la possibilità di presenza del virus nelle zecche presenti in Florida, paese con elevato rischio di entrata della peste suina africana proveniente dalla migrazione dalle isole caraibiche positive...

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Figura 4. Mappe che mostrano la distribuzione dei focolai di PSA in Vietnam dal 2019 al 2024. I punti rossi rappresentano i focolai di PSA a livello di comune.

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Epidemiologia e controllo della Peste Suina Africana in Vietnam: una revisione di approfondimento

Con la transizione della PSA da una fase epidemica a una fase endemica, la ricerca dovrebbe concentrarsi su strategie sostenibili per convivere con la malattia riducendo al minimo le perdite economiche...

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Fig. 1. Frammentazione e aggregazione della rete nei registri di movimentazione degli animali. Il pannello in alto a destra mostra come più allevatori della stessa azienda siano rappresentati come nodi diversi, il che porta a una frammentazione artificiale. Il pannello in basso a destra illustra il processo di aggregazione, in cui ogni nodo rappresenta l'azienda fisica, che comprende più proprietari a livello fiscale.
https://doi.org/10.1371/journal.pone.0317313.g001

Impianti-attrezzaturaAbstract

T-RACING: Applicazione a supporto della ricerca epidemiologica delle malattie nella produzione animale in Italia

Dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo lo studio su malattie bovine. Un aiuto anche per la lotta alla Peste Suina Africana in Italia?... Il sistema a breve sarà incorporato a VETINFO...

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Stabilità di un virus algale surrogato simile alla peste suina africana negli ingredienti per mangimi a base di mais e soia durante i processi di stoccaggio prolungato e di digestione in vitro

Il rischio di introduzione di un virus in un paese è tutt'altro che trascurabile: negli USA sono molti gli studi in corso sulla sopravvivenza del virus della peste suina africana nelle materie prime...

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Figura 2. Configurazione sperimentale della trasmissione del virus della peste suina africana: trappole per infezione modificate per mosche adulte – (A) fronte, (B) retro, (C) prospettiva dall'alto. La figura è stata prodotta utilizzando Canva (2024),

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Le vie di trasmissione della peste suina africana durante un'epidemia in Serbia luglio-agosto 2023: rilevamenti del virus della peste suina africana in campioni ambientali e insetti

I campioni di insetti sono stati raccolti tramite trappole posizionate intorno ad allevamenti positivi alla PSA...

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Un nuovo metodo per rilevare la Peste Suina Africana (PSA)

Un metodo utile, sviluppato dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo (IZSAM) per la rilevazione del virus in forma più semplificata...

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Figura 1. Rilevamento del DNA del virus della peste suina africana (ASFV) in campioni ambientali. Le superfici in acciaio inossidabile sono state inoculate con 100 μL di sangue infetto da ASFV e tamponate utilizzando diversi tipi di dispositivi di campionamento. Il surnatante è stato sottoposto a PCR quantitativa per rilevare il DNA dell'ASFV. Sono stati utilizzati 100 microlitri di sangue per il controllo positivo. La quantità di DNA dell'ASFV (numero di copie per mL) è stata trasformata in logaritmo per l'analisi statistica e la tendenza centrale è stata rappresentata dalla media dei valori trasformati in logaritmo. Le differenze statistiche tra ciascun dispositivo asciutto e bagnato sono state valutate tramite il test t di Student (valore p

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Sviluppo e ottimizzazione di tecniche di campionamento per superfici ambientali contaminate dal virus della peste suina africana senza contaminanti organici

Nuove tecniche di rilevazione del virus PSA, tramite PCR, anche in superfici come acciaio inox utilizzando una semplice strumentazione sviluppata dall'Università del Kansas.

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FIGURA 1.Frequenza di categorie e sottocategorie di fattori di rischio per la PSA nei suini domestici in Europa. Le barre rappresentano il numero di volte in cui sono stati studiati i fattori di rischio all'interno di quella categoria (blu scuro) rispetto alle frequenze di quelle categorie risultate significative negli studi originali (arancione).

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Fattori di rischio e fattori di protezione nei confronti della PSA nei suini e nei cinghiali nella UE e misure di contenimento della diffusione nei cinghiali.

L'EFSA ha elaborato una revisione frutto degli ultimi anni di ricerca in Europa in tema di peste suina africana (PSA)...

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Risultati dei test ottenuti utilizzando campioni di sangue intero. (A) Valori di soglia del ciclo (Ct) ottenuti utilizzando i test qPCR di riferimento e portatili. La linea tratteggiata orizzontale a un valore Ct 38 indica il cutoff del test. I campioni con valori Ct inferiori a questa soglia sono stati considerati positivi. (B) La percentuale di campioni risultati positivi in ogni giorno di campionamento

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Valutazione della sensibilità e specificità diagnostica di 2 tipologie di test nei confronti della peste suina africana su suini infettati sperimentalmente

Con la continua diffusione della malattia, si sta ricercando di avere test rapidi o su campo in modo di poter realizzare in modo pratico ed affidabile la diagnosi di peste suina africana...

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