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Con aspettative di basso prezzo e di ritorno economico nel 2015, i produttori di mais americani intendono coltivare 89.2 milioni di acri nel 2015.

La "Consejería de Agricultura y Ganadería" appoggerà la creazione di un marchio per il suino ibérico di Castilla e León sfruttando la forza comunicativa di ‘Tierra de Sabor’.

Lo scorso anno sono state prodotte 170.900 tons di carni suine, 15.900 tons in più di quanto previsto.

Si prevede che il patrimonio suinicolo della Russia raggiunga i 19,7 milioni di capi alla fine del 2015, il che sarebbe un aumento dell'1,5%.

Durante il 2014 sono stati macellati 19 milioni di suini con un aumento del 2,5% e di 44.179 tons rispetto al 2013.

 Le superfici della prossima campagna si stima uguale rispetto alla campagna precedente, ossia di 57,03 milioni di ettari.

Con i dati del 2014 già completati, ASICI ha pubblicato i dati annuali del registro RIBER e la loro evoluzione.

USDA prevede un aumento di quasi l'1% della produzione di carne suina brasiliana nel 2015.

Il maggior censimento e la maggior produttività a seguito del'applicazione delle norme sul benessere animale per le scrofe dovrebbero creare le condizioni idonee per un continuo recupero nella produzione nel periodo di proiezione a circa 23 milioni di tons..

La forte crescita del settore bovino e suino, le sostenute vendite delle colture ed i costi di produzione relativamente stabili, hanno prodotto un reddito record delle aziende agricole nel 2014 e continuerà a sostenere l'economia agricola anche nel 2015.

Per quanto riguarda la produzione di carne suina, questa è pari a 3,60 milioni di tonnellate, 4,87% in più rispetto al 2013.

Il numero di suini macellati nel 2014 è aumentato dello 0,2% (+112.600 animali) raggiungendo 58,7 milioni di capi.

Il N° delle scrofe è aumentato leggermente (un 1%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo  1.046.000 capi.

La Germania, con una produzione di 5,5 milioni di tons di carni suine nel 2013 è stato il più grande produttore di carni suine nella UE, seguita dalla Spagna (3,4 milioni di ton. al 16%).

Al primo posto tra i beneficiari dei pagamenti diretti Ue, si conferma la Francia con 7,96 miliardi di euro, seguita da Germania (5,25 mld) e Spagna (5,23 mld).

Dopo una serie di ispezioni, Bruxelles ha chiesto un rimborso di 1,4 miliardi di euro in totale a 13 stati membri.