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Il Presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha dato le istruzioni relative alla sessione di governo tenutasi il 22 settembre, per una revisione delle misure volte a ripristinare la produzione di carni suine.

Nel corso dei primi 9 mesi di quest'anno le macellazioni sono state ridotte dello 0,3% in capi, ma sono aumentate dello 0,6% in peso.

Le stime rappresentano una variabilità del -0,7% a +3,2% rispetto alla campagna 2013/2014.

Secondo l'ultima edizione del rapporto semestrale Food Outlook della FAO, per la produzione mondiale di carni suine è prevista una crescita dell'1,4% a 116,1 milioni di tonnellate nel 2014, aiutata dai minori costi dei mangimi.

Nonostante la diminuzione della produzione che ha avuto luogo durante la prima metà dell'anno, ora ci sono segnali di recupero.

La Francia è stata, in maniera considerevole, il paese con la produttività più elevata rispetto a Spagna ed Olanda, attestandosi a 28,7 svezzati/scrofa produttiva/anno nel 2013.

Il N° totale di suini in Inghilterra al 1° giugno si è ridotto del 2,8%, passando dai 4,1 milioni di capi nel 2013 a 4,0 milioni nel 2014.

Il patrimonio suinicolo al 1° settembre è di 65,4 milioni di capi, -2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, però +6% rispetto al censimento del 1° giugno 2014.

Secondo il Servizio Nazionale di Statistica della Georgia, nel 2° trimestre di quest'anno, il N° di capi suini sono diminuiti di un terzo rispetto al censimento dello scorso anno.

Un 20,2% delle macellazioni si effettuano presso il macello della Cooperl Arcatlantique.

Nonostante la tendenza generale nel settore suinicolo sia stata in diminuzione nel 1° semestre del 2014, si sono notate differenti tendenze tra i principali Stati Membri.

Con i bassi prezzi per il mais, la coltivazione della soia è prevista in aumento.

Nonostante gli aumenti del mese di agosto, l'indice del costo di produzione nell'anno accumula un calo dello 0,86% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Si prevede una crescita del 70% della produzione avicola, 19% della bovina e più del 24% della suinicola.

Tali iniziative saranno realizzate in Siberia, nella regione del Volga, nella regione degli Urali e nell'Estremo Oriente.

In Italia il comparto del "Biologico"conta 3 miliardi di euro di fatturato e più di 52mila operatori.