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Progetto della FAO per prevenire potenziali incursioni della peste suina africana(PSA) in Cina che produce circa il 50% dei suini mondiali

In Cina, grazie soprattutto al settore della produzione suina che possiede quasi la metà della popolazione mondiale, un'incursione di PSA avrebbe un impatto catastrofico.

20 Ottobre 2014
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Poiché la situazione della peste suina africana (PSA) peggiora in molte parti del mondo, la Cina è diventata sempre più preoccupata per la possibile introduzione della malattia. Il 4 luglio 2014, l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) ha lanciato un progetto tecnico di programma di cooperazione (TCP) per aumentare il grado di preparazione, e sviluppare strategie per la prevenzione e il controllo della PSA in Cina. La FAO collaborerà con la "Chinese Ministry of Agriculture, the China Animal Health and Epidemiology Center" (CAHEC) e con la "China Animal Disease Prevention and Control Center" (CADC).

Con l'aumento della circolazione del virus della PSA in tutto il mondo, vi è una crescente preoccupazione a livello mondiale che la PSA possa diffondersi in Asia orientale dalle aree PSA-endemiche. Con la Cina, grazie soprattutto al settore della produzione suina e di possedere quasi la metà della popolazione di suini domestici del mondo, un'incursione di ASF avrebbe un impatto catastrofico sul commercio e la produzione di suini, con gravi conseguenze per la sicurezza alimentare globale.

In caso di un'incursione di PSA in Cina, il controllo della malattia sarebbe ulteriormente complicata da due fatti: i) la più alta percentuale della produzione suina nazionale proviene dai piccoli sistemi di produzione familiare con basse misure di biosicurezza; ii) il sistema autostradale ben sviluppato permette un rapido movimento di suini da una provincia all'altra. Un ulteriore effetto a catena della malattia si diffonderebbe nei paesi limitrofi dell'Asia e costituirebbe una sfida economica grave al mondo.

Questo è il primo progetto della FAO per affrontare specificamente la minaccia di un'incursione di PSA. Gli obiettivi principali sono quelli di migliorare il livello nazionale generale di preparazione per la PSA attraverso attività di capacity building sulla valutazione del rischio, capacità di diagnosi e le campagne di epidemiologia e di sensibilizzazione per gli agricoltori e veterinari. Il progetto si concentrerà su l'organizzazione di attività di formazione nel paese per la diagnosi di laboratorio, realizzazione di sorveglianza attiva nelle aree a rischio e di indagine di focolaio a livello nazionale e provinciale.

Lunedì 6 Ottobre 2014/ FAO. http://www.fao.org

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