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L'EUDR minaccia la fornitura di soia, fondamentale per l'allevamento del bestiame

Oltre 20 organizzazioni europee chiedono una revisione dell'EUDR a causa dell'incertezza giuridica e del rischio di interruzioni nella fornitura di materie prime, tra cui la soia...

4 Novembre 2025
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Oltre 20 Organizzazioni Europee dei settori agroalimentare, forestale e mangimistico – tra cui FEFAC, COPA-COGECA, COCERAL, CELCAA e UECBV – hanno espresso preoccupazione per la mancanza di chiarezza giuridica e l'impossibilità pratica del Regolamento dell'Unione Europea sulla Deforestazione (EUDR), la cui entrata in vigore è prevista per il 30 dicembre 2025 per le medie e grandi imprese e per il 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese.

I firmatari chiedono alla Commissione di istituire un meccanismo di "sospensione" per rivalutare l'attuazione del regolamento, al fine di garantirne la fattibilità pratica senza compromettere l'obiettivo ambientale di combattere la deforestazione.

Da parte sua, la Federazione Europea dei Produttori di Mangimi (FEFAC) ha lanciato un allarme urgente sul rischio di gravi interruzioni nell'approvvigionamento di soia, essenziale per il settore zootecnico europeo, conseguenza diretta dell'incerta applicazione dell'EUDR.

Il 28 ottobre, la FEFAC ha inviato una lettera urgente al Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura dell'UE, presieduto dalla Danimarca, avvertendo di un potenziale blocco del mercato della soia. Secondo il Presidente della FEFAC, Pedro Cordero, i fornitori hanno ritirato le offerte per il 2026 e le poche offerte disponibili per il 2025 includono significativi ricarichi.

Gli acquisti di prodotti a base di soia previsti per il primo e il secondo trimestre del 2026 si trovano ora in uno stato di incertezza giuridica, ha spiegato Cordero, a causa della proposta della Commissione di rinviare di sei mesi le ispezioni e le sanzioni da parte delle autorità competenti, una misura che potrebbe avere o meno effetto retroattivo.

La FEFAC prevede che ciò comporterà interruzioni nella filiera della soia nei principali paesi produttori, con un conseguente impatto sui costi aggiuntivi per il settore zootecnico dell'UE fino a 1,5 miliardi di euro.

Lunedì 3 novembre 2025/ Redazione 333 a partire da dati FEFAC.

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