Nel 2025 è arrivata la svolta normativa tanto attesa: l’Unione Europea ha riconosciuto ufficialmente l’ozono come sostanza attiva biocida, con effetti diretti anche in Italia.
Dal 31 luglio 2025 entra in vigore il nuovo quadro regolatorio che disciplina la produzione e l’utilizzo dei generatori di ozono per applicazioni alimentari e ambientali. Questo significa che solo le aziende autorizzate e conformi al Regolamento Biocidi (BPR, Reg. 528/2012) potranno commercializzare e installare generatori destinati alla sanificazione.

Le principali modalità operative possibili per il suo impiego sono:
- Acqua ozonizzata: dissoluzione di O3 in acqua per lavaggi di frutta, verdura, superfici e contenitori. Vantaggi: contatto diretto, assenza di residui chimici persistenti (O3 decade in O2). Studi riportano applicazioni efficaci con concentrazioni disciolte nell’ordine di frazioni di mg·L−1 fino a pochi mg·L−1 (es. 0.3–3 mg·L−1) a seconda del processo, del tempo di trattamento e del metodo (immersione, spruzzo, sparging). La tecnica di sparging (bubbling), per molti alimenti freschi, mostra maggiore efficacia antimicrobica rispetto all’uso statico.
- Ozono gassoso: impiegato per la decontaminazione di ambienti, celle frigorifere, confezionamenti e per trattamenti di stoccaggio a bassa concentrazione. Le concentrazioni efficaci in aria variano ampiamente (da frazioni di ppm per certe applicazioni a livelli superiori per trattamenti intensivi); tuttavia l’ozono gassoso richiede camere chiuse e controllo della ventilazione per motivi di sicurezza.
Il riconoscimento normativo dell’ozono, pertanto, apre nuove prospettive per il settore agroalimentare, offrendo strumenti efficaci e sostenibili per la sicurezza e la qualità degli alimenti.
Allo stesso tempo, comporta obblighi più stringenti per le aziende che già utilizzano generatori di ozono, contribuendo finalmente a sottrarre questa tecnologia all’ambiguità normativa e a valorizzarla come risorsa legittima e innovativa.
Ottobre 2025 - SSICA/ https://www.ssica.it

