La DG Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione Europea ha appena pubblicato le Prospettive a breve termine per i mercati agricoli dell'UE nel 2025 (edizione di luglio 2025). Secondo il rapporto, il consumo di carne suina nell'UE rimarrà stabile nel 2025, trainato da prezzi al dettaglio competitivi e da una maggiore disponibilità interna.
La produzione è aumentata del 3,2% su base annua tra gennaio e marzo 2025, prolungando la ripresa del 2024 (+2%). La crescita è stata trainata sia dall'aumento del numero di macellazioni (+1,3%) sia dall'aumento del peso delle carcasse (+1,8%). Tra i principali produttori, Spagna (+6%), Germania (+4%), Danimarca (+4%) e Polonia (+3%) hanno guidato la crescita, mentre paesi come Francia, Belgio e Paesi Bassi hanno registrato lievi cali.

Nonostante questo aumento, si prevede che la produzione di carne suina nell'UE diminuirà leggermente nella seconda metà dell'anno (con una variazione complessiva del -0,4%) a causa di un calo del 3% delle scrofe riproduttrici a dicembre 2024. La peste suina africana (PSA) rimane un rischio per la produzione.
Il prezzo medio della carne suina nell'UE ha ripreso a salire a febbraio. Sebbene ancora leggermente al di sotto dei livelli del 2024, i prezzi rimangono superiori alla media quinquennale. Grazie anche alla leggera riduzione dei costi dei mangimi, i produttori continuano a godere di margini positivi. La carne suina rimane la carne più conveniente, sostenendo la domanda, che è aumentata del 2,4% nel 2024 e dovrebbe rimanere stabile a 31,7 kg pro capite nel 2025.
Tuttavia, il rapporto avverte che l'UE sta perdendo competitività a livello globale. I suoi prezzi rimangono significativamente più alti di quelli di Brasile, Stati Uniti e Canada, limitando le opportunità di esportazione. Dopo quattro anni di calo, le esportazioni di carne suina dell'UE si sono stabilizzate nel periodo gennaio-aprile 2025 (+0,9% rispetto al 2024), ma le spedizioni verso mercati chiave come Regno Unito (-6%), Giappone (-19%) e Stati Uniti (-9,5%) sono diminuite. Le esportazioni verso il Vietnam sono raddoppiate a causa della domanda di strutto suino, mentre le esportazioni verso la Cina sono leggermente aumentate (+3,8%).
Guardando al futuro, si prevede che le esportazioni dell'UE diminuiranno del 3% nel 2025 se il divario di prezzo persisterà. L'indagine antidumping cinese (prorogata fino a dicembre 2025) e i potenziali dazi statunitensi aggiungono ulteriore incertezza.
Lunedì 28 luglio, 2025/ EU agricultural markets short-term outlook – summer 2025/ EU.