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Indicatori comportamentali dello stato di malattia dei suini allevati

Questa revisione cerca di far luce sugli indicatori comportamentali degli status di malattia negli animali allevati. L'obiettivo è trovare più marcatori rilevati manualmente o automaticamente per migliorare benessere e stato di salute degli animali...

12 Giugno 2025
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L'identificazione di marcatori comportamentali affidabili e validi dello status di malattie negli animali allevati è sempre più importante dato l'aumento dei rischi di malattie emergenti oltre l'importanza nel combattere l'antimicrobico-resistenza. L'individuazione precoce delle malattie a livello comportamentale potrebbe contribuire a frenarne la trasmissione, a selezionare animali resilienti e a orientare la progettazione delle strutture per aiutare gli animali a evitare le infezioni e a favorirne la guarigione.

Materiali e Metodi: Questa revisione esplora l'adattabilità e la flessibilità delle risposte animali ai patogeni, compresi i comportamenti che (i) favoriscono la prevenzione delle malattie, (ii) sono associati all'attivazione immunitaria, (iii) resistono direttamente ai patogeni, (iv) sono disregolati portando a ipersensibilità e (v) sono associati alla tolleranza dei patogeni. Un tema chiave è che tutte queste risposte comportamentali sono fortemente modulate da fattori contestuali quali il dolore, la fame e interazioni sociali. Gli sforzi per sviluppare, convalidare e automatizzare sempre di più gli indicatori comportamentali dell'infezione si sono finora concentrati principalmente sui cambiamenti indotti dall'infezione nei comportamenti fondamentali, come l'alimentazione e l'attività generale, o sul confronto tramite apprendimento automatico privo di ipotesi. Tuttavia, tali approcci hanno una specificità e una sensibilità limitate e possono essere difficili da generalizzare nei diversi contesti.

Conclusione: L'attuale revisione suggerisce come la specificità potrebbe essere migliorata monitorando i cambiamenti nei comportamenti più strettamente correlati all'attivazione immunitaria, ad esempio sonno, attenzione e funzione motoria, attraverso un focus più granulare e integrando i sintomi clinici. Propone inoltre che la sensibilità potrebbe essere migliorata monitorando i comportamenti flessibili ("di lusso") e mediante stimolazioni o test intenzionali. Una migliore conoscenza del comportamento degli animali infetti potrebbe essere utilizzata per progettare ambienti in cui i costi di resistenza o tolleranza siano ridotti e in cui venga favorita la guarigione.

Christine Janet Nicol, Behavioural Indicators of Infectious Disease in Managed Animals, Applied Animal Behaviour Science, 2025, 106573, ISSN 0168-1591, https://doi.org/10.1016/j.applanim.2025.106573.

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