Il progetto WelfarePIGnet-Tecniche innovative ed efficienti per migliorare il Benessere Animale e la Biosicurezza negli allevamenti suinicoli, finanziato dal PSR 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna e coordinato da CRPA – Centro Ricerche Produzioni Animali Soc. Cons. p. A. di Reggio Emilia, ha lavorato per identificare, trasferire e diffondere le Migliori Buone Pratiche per il Benessere dei Suini e la Biosicurezza negli allevamenti.
Per raggiungere questo obiettivo è stato necessario:

- individuare le problematiche relative al benessere animale e alla biosicurezza negli allevamenti suinicoli;
- creare un questionario di consultazione online da sottoporre a portatori di interesse (allevatori, veterinari, agronomi, zoonomi, tecnici di organizzazioni agricole, ecc.) attraverso il quale è stato chiesto di attribuire un punteggio da 1 a 5 in base al livello di importanza della problematica;
- elaborare i risultati ottenuti dalla consultazione e individuare le principali 10 problematiche;
- per ogni problematica, definire pratiche migliorative (PMBA = Pratica Migliorativa del Benessere Animale).
Problematiche individuale
Le principali problematiche individuate riguardano l’accesso alle risorse ovvero all’alimento, all’acqua di bevanda e al materiale di arricchimento ambientale; la superficie di stabulazione e la pavimentazione; il controllo ambientale, soprattutto l’illuminazione, la presenza di gas nocivi e la ventilazione; l’applicazione di misure atte a prevenire l’ingresso e la diffusione di patogeni in allevamento e in particolare le procedure di pulizia e disinfezione dei ricoveri e di ingresso dei veicoli e visitatori.
Nel 1° Articolo parliamo del Controllo Ambientale e microclimatico e in questo vengono descritte alcune Pratiche Migliorative per l’accesso alle risorse, estratte dalle conclusioni ottenute nel progetto.
Alcune pratiche migliorative – Accesso alle risorse
Acqua di bevanda
L’acqua è un alimento essenziale e la corretta somministrazione dell’acqua ai suini è fondamentale per garantire il loro benessere e favorire il raggiungimento delle migliori performance produttive e riproduttive.
Per poter fornire agli animali acqua potabile in quantità sufficiente sono da preferire abbeveratoi automatici a imbocco, dove l’erogazione dell’acqua è sempre comandata dall’animale che deve compiere semplici movimenti con la bocca per aprire la valvola; oppure a tazza, un contenitore di forma e dimensioni variabili, nel quale il suino beve in modo naturale immergendo le labbra nell’acqua.

Un abbeveratoio a imbocco può servire un massimo di 12 suini in post-svezzamento e ingrasso e non più di 6 scrofe gestanti e ha un costo che varia da 11 a 16 €. Quando l’alimentazione è secca e razionata è buona norma non superare i 10 suini per abbeveratoio, in quanto la richiesta di acqua si concentra in un breve periodo immediatamente successivo ai pasti.
Un abbeveratoio a tazza, invece, può servire un massimo di 15 capi e ha un costo che varia da 35 a 47 € a seconda della categoria suina.
Scheda tecnica corretta somministrazione dell’acqua di bevanda
Virtual tour corretta somministrazione dell’acqua di bevanda
Alimento
L’alimento può essere somministrato in due modalità: a pasti (alimentazione razionata) distribuiti nella giornata oppure ad libitum, in questo caso l’alimento è sempre presente e disponibile.
La distribuzione può avvenire in truogoli che possono essere corti, prevalentemente per alimentazione ad libitum, oppure lunghi in caso di alimentazione razionata; lineari semplici o doppi, rispettivamente quando servono un solo box o due box adiacenti; circolari, in caso di alimentazione a secco; oppure mangiatoie che possono essere a tramoggia, per l’alimentazione secca ad libitum, generalmente a forma di parallelepipedo o di cilindro; multiposto, suddivisa in scomparti mediante divisori; singole senza tramoggia, utilizzate per l’alimentazione razionata a secco.

Nel caso di alimentazione razionata in truogoli lineari, è necessario calcolare correttamente il fronte al truogolo (tabella 1) attraverso la seguente formula:

F=75 x m0,34
dove:
F è il fronte espresso in millimetri;
m è la massa corporea espressa in kg.
Il risultato corrisponde alla larghezza alle spalle del suino aumentata del 27% circa, per tenere conto di uno spazio di rispetto fra animali adiacenti.
Il costo di acquisto e installazione di un truogolo lineare prefabbricato varia da 66 a 93 €/m, in base ai materiali utilizzati; nel caso di truogolo a doppio fronte il costo varia da 79 a 105 €/m.
Il costo di acquisto e installazione di una mangiatoia a tramoggia varia da 275 a 850 € a seconda dei materiali utilizzati e della capacità.
Tabella 1 – Fronte al truogolo in relazione alla categoria di peso
Categoria di peso | Fronte (m) |
---|---|
Suini del peso vivo di 30 kg | 0,24 |
Suini del peso vivo di 110 kg | 0,37 |
Suini del peso vivo di 160 kg | 0,42 |
Scrofette del peso vivo di 140 kg | 0,40 |
Scrofe del peso vivo di 220 kg | 0,47 |
Scrofe del peso vivo di 300 kg | 0,52 |
Scheda tecnica corretta somministrazione dell’alimento
Qui potrai vedere molti aspetti strutturali di come installare gli abbeveratoi come altezza e posizionamento secondo la tipologia.
Virtual tour accesso alle risorse: alimento